Riceviamo e pubblichiamo
Il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato Antonio Lomonaco, dopo incontro circa 9 mesi con senatrice Minasi a Roma (https://irriverentemente.com/roma-ottimo-risultato-per-garante-lomonaco-che-incontra-senatrice-minasi-a-p-madama-per-sostenere-proposta-legge-regione-calabria-su-istituzione-figura-nazionale-per-vittime-reato/), punta sempre più a incarico nazionale.
E ora ha inviato al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e al presidente della rete nazionale Dafne, Marco Bouchard, due lettere ufficiali con le quali esprime pieno sostegno alla proposta di realizzare una rete integrata di servizi per l’assistenza alle vittime di reato su base interregionale.
La rete Dafne, nel documento trasmesso alle Regioni italiane lo scorso 31 ottobre, ha sollecitato la costituzione di un Tavolo permanente di coordinamento per garantire omogeneità e continuità agli interventi di tutela.
Lomonaco ha accolto l’iniziativa “con apprezzamento”, sottolineando come la Calabria sia tra le poche regioni d’Italia ad aver istituito un Ufficio del Garante operativo e riconosciuto
Capace di far da ponte tra istituzioni, magistratura, enti locali e realtà sociali impegnate nel sostegno alle vittime.
“La nostra Regione (qui intesa come ente) — ha dichiarato Lomonaco — può e deve assumere un ruolo di guida in questo percorso. Il lavoro svolto in Calabria dimostra che un modello coordinato e stabile è possibile: oggi serve una visione nazionale che valorizzi le esperienze virtuose già attive sul territorio.”
Nel suo messaggio a Occhiuto, il Garante ha proposto che la Calabria aderisca formalmente alla rete interregionale promossa dalla Dafne, partecipando ai lavori del Tavolo tecnico nazionale e ponendosi come regione pilota per la costruzione di un sistema di assistenza “coordinato, sostenibile e di qualità”.
Lomonaco ha infine ribadito la disponibilità dell’Ufficio del Garante a collaborare con la Rete Dafne e con le altre regioni (qui intese come realtà territoriali) nella definizione di linee guida comuni e progetti condivisi.
Nell’ottica di un progressivo rafforzamento dei diritti delle vittime di reato e della piena attuazione della Direttiva europea 2012/29/UE.
