Riceviamo e pubblichiamo
“Quartiere Aranceto: lo Stato non può voltarsi dall’altra parte. Crescono degrado, insicurezza e sfiducia nelle istituzioni”.
Così l’associazione culturale antimafia La Tazzina della Legalità esprime profondo sdegno e forte preoccupazione per il progressivo e grave peggioramento delle condizioni di vivibilità e sicurezza nel quartiere Aranceto.
Nonostante i numerosi comunicati e appelli pubblici rivolti (leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-limpegno-de-la-tazzina-su-degrado-aranceto-e-via-teano-ormai-ridotto-a-disco-rotto-da-un-comune-che-secondo-stesso-sodalizio-fa-solo-operazioni-di-facciata/; e qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-la-tazzina-la-citta-si-mostra-alla-rai-ma-nasconde-laranceto-dietro-le-quinte/; e qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-dopo-iniziativa-la-tazzina-derro-in-zona-sud-citta-ma-sodalizio-avverte-vigileremo-che-non-sia-solita-inutile-passerella/; e qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-la-tazzina-plaude-a-senatrice-leghista-minasi-per-aver-presentato-a-palazzo-madama-sua-interrogazione-su-quartieri-sud-capoluogo/; e qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-la-tazzina-per-combattere-lillegalita-della-zona-sud-della-citta-scrive-a-piantedosi-e-occhiuto/ e infine qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-la-tazzina-attacca-si-scrive-aranceto-se-legge-caivano-vediamo-perche/) al sindaco Nicola Fiorita e al prefetto Castrese De Rosa, nonostante l’interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Tilde Minasi al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la situazione non solo non è migliorata, ma appare oggi nettamente peggiorata.
Ogni giorno come associazione veniamo contattati da cittadini esasperati, famiglie e anziani che denunciano episodi di degrado, insicurezza, illegalità diffusa e abbandono.
Persone che hanno ormai perso la fiducia nelle istituzioni e nella politica, e che non sanno più a chi rivolgersi per essere ascoltate.
Fa male constatare come, a fronte di un quartiere che chiede attenzione, risposte e presenza dello Stato, l’attenzione sembri concentrarsi quasi esclusivamente su eventi mediatici e vetrine nazionali, come il Capodanno RAI che si svolgerà a poco più di un chilometro in linea d’aria da una realtà che vive quotidianamente emergenze sociali e di sicurezza.
Non siamo contrari agli eventi, ma riteniamo inaccettabile che l’immagine prevalga sulla sostanza, che la festa oscuri il grido di aiuto di un quartiere intero.
Ci chiediamo pubblicamente: a chi dobbiamo appellarci per essere finalmente ascoltati?
È davvero necessario arrivare a coinvolgere il Presidente della Repubblica affinché venga riconosciuta la gravità di quanto sta accadendo ad Aranceto?
E soprattutto: cosa si aspetta ad agire? Dobbiamo attendere che si verifichi un fatto irreparabile, un morto o una violenza gravissima, come già accaduto in altri territori del Paese – da ultimo Caivano – prima che lo Stato intervenga con decisione?
Chiediamo con forza:
una presenza concreta e costante delle istituzioni sul territorio;
interventi immediati sul piano della sicurezza e del decoro urbano;
un confronto pubblico e trasparente con i residenti e le associazioni;
risposte chiare e tempi certi.
Il silenzio e l’inerzia non sono più tollerabili. Aranceto è Catanzaro. Aranceto è Italia. E nessun quartiere può essere lasciato solo.
La Tazzina della Legalità continuerà a stare accanto ai cittadini, a dare voce a chi non ne ha più e a denunciare ogni forma di abbandono istituzionale, nella convinzione che la legalità non sia uno slogan, ma una responsabilità quotidiana.
Associazione culturale antimafia La Tazzina della Legalità
