Nella nostra recente cronaca sui fatti del Pd di Catanzaro, ci siamo spesso imbattuti nel nome di Antonio Ionà. Diventato “segretario particolare al 50% del consigliere Amalia Cecilia Bruni con decorrenza 29 ottobre 2024 (fate attenzione alla data, perché ne riparleremo in chiusura di pezzo, ndr)”. Di lui si è detto, lo abbiamo scritto noi, come non sarebbe esattamente (o non lo sarebbe sempre stato) un sincero… Democratico (inteso nel senso di fervente simpatizzante del Partito di Elly Schlein, sia chiaro!). Lo stesso Ionà, peraltro nient’affatto tenero con noi nella chat degli iscritti forse addirittura con il ricorso a toni insultanti o quantomeno denigratori della nostra professionalità per qualche articolo a lui evidentemente sgradito sui Dem locali, sarebbe tuttavia un elemento “molto valido”. Definito così da più parti. Un giovane insomma preparato e con competenze e conoscenze che prescindono dalla carriera politica, come ovvio al di là delle sue presunte simpatie di destra del passato. Di cui comunque non abbiamo contezza diretta.

Le asserite vecchie simpatie politiche di destra di Ionà non rilevano, secondo noi, se le si “agita strumentalmente” per colpire la sua ben più nota lontana parente Cristallo

Secondo noi, le asserite vecchie simpatie politiche di destra di Ionà – vere o false che siano – comunque non rilevano se tirate in ballo come una sorta di specchietto per le allodole. Usato per nascondere i reali motivi per cui Ionà sarebbe inviso a gruppi (facilmente individuabili) del suo attuale partito: una lontana parentela con Jasmine Cristallo. Dirigente nazionale del Pd che noi per primi abbiamo criticato in modo aspro, anche per un comportamento molto scorretto nei nostri confronti. Ma su cui dobbiamo raccontare la verità. O quella che noi, dopo doverose verifiche e in perfetta buona fede (non scrivendo sotto dettatura, ma avendo solo imprescindibili fonti), riteniamo tale. Partiamo dai fatti, dunque.

La notizia del contratto di Ionà, fatta circolare ora, ci induce al fondato sospetto che serva a ben altri scopi

L’assunzione, tra mille virgolette, di Ionà nella Struttura di Palazzo Campanella di Bruni è un fatto, per carità. Chi lo nega. Ma guai a non analizzarlo, e contestualizzarlo, basandoci sul presupposto che ormai quasi all’alba del 2025 nessuno fa politica come ad esempio noi facciamo giornalismo: per la… gloria! Perché, di questi tempi, più che a un atto velleitario somiglia tanto a un atto di deliberata stupidità. Ed è probabile che, solo per quanto ci riguarda, siamo degli sciocchi idealisti. Detto ciò, perché la notizia su Ionà circola adesso? Lo abbiamo anticipato: la chiave di lettura più probabile potrebbe essere una strumentalizzazione sullo sfondo dell’imminente guerra interna per la segreteria cittadina. Sempre nel caso in cui il congresso, in via ufficiosa (cautela d’obbligo con il Pd di mezzo) fissato per il prossimo 12 gennaio, si celebrasse davvero. Perché, se ciò accadesse, sarebbe fra un… attimo, considerati i tempi biblici della politica per cui 15 giorni sono nulla.

Altro che Ionà, al di là del suo secondario incarico professionista di livello, sarà il congresso il terreno di scontro fratricida

Il congresso di cui si parla, se non si troverà la quadra tra 2 (se non persino 3) gruppi in… guerra aperta fra loro, farà morti e feriti. In senso figurato, of course. E un Ionà, già segato nella corsa per la segreteria del Circolo Democrat Centro-Enzo Lauria alle ‘elezioni interne’ di inizio dicembre scorso (leggi qui: irriverentemente.com/catanzaro-pd-ecco-cosa-si-cela-dietro-ai-congressi-di-circolo-fatti-nomi-e-possibili-scontri-tra-gruppi-locali-di-potere-sullo-sfondo-del-coordinamento-cittadino/), ora invece vittima di una ipotizzata campagna di delegittimazione potrebbe in qualche modo indebolire la posizione proprio di Cristallo nelll’ottica di una sua legittima… sponsorizzazione di un possibile candidato (o candidata) alla guida dei Dem catanzaresi. Magari beffardamente a beneficio di quanti possono per giunta vantare ben altre, e assai più pesanti, collocazioni lavorative rispetto a quella, oltretutto pro tempore, del “povero” Ionà. Non certo da demonizzare, quindi!

Il delicatissimo ruolo e tutti i reiterati attacchi all’unica vera libera informazione della città che alcuni proprio non digeriscono

Chi fa informazione in maniera libera e seria da circa un quarto di secolo ormai, che pure può suo malgrado sempre ingoiare la classica… polpetta avvelenata, spesso sente odore di strumentalizzazione lontano un miglio. Soprattutto alla luce delle… ridotte intelligenze in campo, che non brillano di certo per strategia. Semmai per indole truffaldina. Purtroppo molto spesso premiata nello strano mondo in cui viviamo. E che a furia di essere praticata da mattina a sera a volte fa centro, cogliendo in castagna anche noi. Ma resta misera-misera e molto dozzinale. Sgamatissima, insomma! Detto questo non significa che in futuro faremo sconti a Ionà o Cristallo stessa o a chicchessia, anche se un giorno diventassero premier. Però, stavolta, imbastire una polemica o montane un caso sotto elezioni congressuali (per giunta a 2 mesi di distanza dalla firma di un contratto) per una… roba tutto sommato normale, sempre come premesso alla luce dei tempi e dell’andazzo correnti, ci sembrerebbe una pessima (e orientata) informazione! Soprattutto nei confronti di un Ionà che, per quanto da noi asserito, può essere a pieno titolo un valido collaboratore di un politico.

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