La nostra 39. foto, nell’occasione senza testo ma con commento della settimana (consueta rubrica domenicale di https://irriverentemente.com/), potrebbe sembrare ironica. Persino sarcastica, come succede spesso in questo tipo di pezzo, ma non è affatto così. Perché il dubbio sollevato è stavolta inerente al comportamento che terrà l’ormai “soltanto” consigliere comunale Antonello Talerico nel civico consesso di domani (in cima ai Tre Colli “così raro come un dì senza vento a Catanzaro” del famoso detto. Leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-da-de-nobili-torna-consiglio-special-edition-piu-raro-del-passaggio-della-cometa-di-halley-mentre-a-lido-si-impazzisce-per-nuova-viabilita-e-se-non-saranno-rispettati-tempi-vig/). Un Talerico, ribadiamo, ora non più “doppio” consigliere dopo la beffarda e cocente sconfitta nelle urne, quindi sinonimo di mancata conferma nell’assise di Palazzo Campanella, alle Regionali del 5 e 6 ottobre scorsi. (leggi qui: https://irriverentemente.com/regionali-costanzo-ribatte-tallini-per-interposta-persona-polimeni-fa-ciaone-a-tandem-concittadini-aiello-talerico-con-il-secondo-uscente-non-a-caso-da-noi-ribattezzato-oltre-1-anno-fa-espo/), 

Il nostro interrogativo? Più che legittimo, considerati i “vari volti (politici)” di Talerik, a partire dal suo “lato A”

Noi crediamo che l’interrogativo posto sia legittimo. Più che legittimo, anzi, sul piano squisitamente politico. Considerato come Talerico sia partito a inizio consiliatura, a fine giugno 2022 (e anche prima in fase di ballottaggio tra Nicola Fiorita e Valerio Donato), da alleato di ferro e autentico salvatore della traballante (meglio inesistente) maggioranza fioritiana con un… pattuglione di colleghi allora a lui fedeli. Determinanti per dare disco verde a Nick e, in particolare, per far… un improbabile dispetto al plenipotenziario di Forza Italia Calabria del tempo, Giuseppe Mangialavori, che a Palazzo Campanella voleva Michele Comito in primis e pure Valeria Fedele (in realtà d’intesa con Roberto Occhiuto) al posto suo. Lo stesso Talerik, quindi, si era speso… a tutto campo, risultando decisivo per far ottenere all’asseritamente “divisivo” Gianmichele Bosco la sospirata presidenza del consiglio comunale (pur da meno votato della vicepresidente, di destra, Manuela Costanzo); per far nominare l’avvocato del suo caro amico Fabio Celia, Eugenio Perrone, al vertice dell’Amc (nomina su cui il sindaco aveva traccheggiato per un anno ai “danni” di Celia) e, in ultimo, quasi determinante per far conseguire allo stesso Nick anche la guida della Provincia salvo il… successo non facile del competitor (alla fine vincente) Amedeo Mormile. Ma poi… 

La fine di un “grande amore” come cantava Spagna 

Malgrado quanto detto si sa che anche “i più grandi amori”, come cantava Ivana Spagna in Gente come noi, “soffrono le pene di (certi, ndr) errori per perdersi così in stupidi rancori… ”. E sebbene l’unione tra Nick e Talerik non è che si fosse capito se andasse classificata come pura, o al contrario interessata, alla fine è comunque… saltata. In un pomeriggio di fine estate del ’24, per l’esattezza. Quando fra sindaco e principale sponsor in Comune volarono gli stracci per il disaccordo sulla formazione del cosiddetto Fiorita-ter. Un contrasto, appunto sulla terza giunta in soli 2 anni, a nostro avviso alimentato da più di qualche manina esterna. Che come noi avevamo pronosticato (già allora con oltre un anno di anticipo) era un abile piano per far fare a Talerico la “brutta fine” di Baldo Esposito. Vale a dire, la fine di uno marginalizzato dal potere cittadino e fuori dalla Regione, dopo le elezioni, pur con migliaia di preferenze conseguite (di seguito la riprova della… azzeccata profezia. Leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-seri-scrivendo-di-consiglio-difficile-di-fronte-alle-bugie-di-fiorita-e-al-tutto-e-puro-per-i-puri-di-donato-ma-pure-alla-coerenza-di-talerico-che-non-spiega-come-sta-ora-con-i-2/ e qui: https://irriverentemente.com/comune-catanzaro-fiorita-ter-rischia-di-essere-allinsegna-di-un-guerriero-assessore-al-personale-mancato-e-condizionato-dal-fattore-t-anzi-doppia-t-che-incasina-e-divide-le-destre/). 

Il lato B di Talerik all’insegna della sgangherata alleanza antifioritiana con il revanscista Celia

A prescindere da quanto appena raccontato, dal momento della “traumatica rottura” con Nick, il buon Antonello non ne ha indovinato più una, politicamente parlando, che fosse una. Intanto finendo subito dritto a nuotare nella… vasca degli squali. Leggasi in una Fi Catanzaro per lui simile a un terreno minato, preparato e gestito da un Marco Polimeni e un Sergio Costanzo (in perfetto accordo tra loro) che non vedevano l’ora di mandarlo Ko, anche per la sua intesa con un Mimmo Tallini inviso (eufemismo!) ai due forzisti locali appena citati. E come non bastasse, mentre Polimeni e Costanzo sostenevano e salvavano sottobanco Fiorita su mandato nientemeno di Occhiuto e del maggiorente leghista Filippo Mancuso, Talerik (“lato B”) non era pago di commettere sbagli tattici che… la “metà era sufficiente”. Si profondeva infatti, con un furore quantomeno miope, nel tentativo di attuare improbabili “spallate” ai danni di un sindaco (come premesso invece blindato da tutto l’arco costituzionale locale), peraltro “in solido” con il revanscista e isolato Dem (poi passato al Gruppo Misto) Celia. Uno, quest’ultimo, a cui Fiorita dice(va) sempre no in modo smaccato e quasi canzonatorio, dopo averne sfruttato i voti e l’aiuto in campagna elettorale. Progetto tuttavia senza speranze, il loro. Roba da meritarsi, ci scusino i diretti interessati, il più classico degli zero spaccati in Politica, qui intesa come disciplina. Anzi, Arte. A loro però poco conosciuta, malgrado la messe di voti presi.

Il dubbio: il lato C di Antonello quale sarà?

Ecco dunque che, come nel Gioco dell’Oca, torniamo ora alla (nostra) casella di partenza. E lo facciamo come ovvio con la domanda iniziale: il lato C di Antonello, a cominciare dal consiglio comunale di domani, quale sarà? In altri termini, un Talerik sedotto e… bidonato (più che abbandonato) dalla destra, com’era già di palmare e solare evidenza un anno fa persino per un cieco anche solo intenditore modestissimo di politica, tornerà alla corte di Fiorita per questi 18 mesi scarsi di agonia amministrativa cittadina (oltretutto possibile anche e soprattutto con il placet della destra. Leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-ironia-o-realta-bosco-e-fiorita-sempre-piu-a-caccia-di-onori-puntano-a-sostituire-divisive-feste-natale-con-quelle-hare-krishna-e-destra-fa-peggio-li-tiene-li-non-richiamando-a/)? O, di contro, resterà in… modalità antifioritiana? O, infine, farà finta di essere neutrale cullando invece il proposito di… buttarsi a sinistra, o ancora una volta di stare in un terzo polo mascherato contro il candidato a sindaco della destra, alle Comunali 2027? Mah, chissà…. , anche se tra una trentina di ore circa dovremmo avere un “primo assaggio”. Malgrado non definitivo, alla luce dell’estrema volubilità del personaggio politico in questione. 

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