Capodanno in piazza, il paragone tra Reggio e Catanzaro è impietoso. E non possiamo purtroppo mettere da parte le polemiche politiche. Neppure il primo giorno dell’anno. Perché se è vero che il potente governatore forzista Roberto Occhiuto, e tutto l’influente apparato del centrodestra reggino al suo fianco, guarda assai più alla città dello Stretto, rispetto al capoluogo di regione(?), avendola beneficiata con il “Capodanno Rai” 2025 (tornato in Calabria 12 mesi dopo la tappa crotonese del 2024), è pur vero come questo sia anche e soprattutto frutto della grande debolezza dell’Amministrazione Fiorita. Di centrosinistra, o civica nettamente orientata a sinistra, come quella di Enzo Voce a Crotone. E sorretta da Pd et similia al pari della Giunta guidata da Giuseppe Falcomatà a Reggio. Esecutivi questi ultimi che, pur essendo composti da fieri oppositori (almeno sulla carta), del citato Occhiuto hanno evidentemente più… sostanza della “sgangherata armata” fioritiana.

Un governo cittadino debole e sostanzialmente dipendente dal centrodestra, anche sul… Capodanno Rai

L’estrema fragilità della truppa di Nick la si vedrà forse in maniera plastica già nelle prossime settimane se si verificheranno determinate condizioni politiche in Comune. Ma, a prescindere da ciò ovvero se al sindaco riuscirà ancora di salvare capra e cavoli, è stata (con accanto l’ibrida e variegata componente talerichiana) e continua a esserle con altri, dopo la brusca rottura di oltre tre mesi fa con Antonello Talerico, un frutto della benevolenza (leggasi voto in Aula) dei peones… destrorsi del consiglio comunale. Gente attualmente in ‘libera uscita’ per mero interesse politico personale, ma con riferimenti chiari e pronta a tornare alla ‘casa madre’. Ergo, chi comanda ai piani alti della Cittadella a partire dall’Anno che Verrà della Tv di Stato (una ca@@ata in confronto al resto, credeteci), per finire ai “doppioni e a breve triploni” di Medicina dell’Umg negli altri Atenei della Calabria (faccenda cento volte più seria della prima per le sorti della città dei Tre Colli), nelle decisioni importanti si cura e si curerà poco o niente di chi manifesta una palese debolezza. Giusto? No. Certo che no! Ma, al di là di ogni propaganda di ogni fazione in campo, è soltanto una persino banale opera di… Realpolitik. Di abissalmente differenti rapporti di forza, insomma.

La “tenera risposta” catanzarese allo sfavillante Anno che Verrà in… versione reggina, come ovvio ben oltre la mezzanotte, con El Matador

Alla luce di quanto fin qui detto, pardon scritto, ha dunque fatto quasi tenerezza la “risposta” fioritiana, per così definirla, del Capodanno catanzarese. Quello… classico. Partito cioè ben oltre la mezzanotte, circa tre ore dopo Reggio considerato come la ‘prima’ foto  di Piazza Prefettura nel nostro collage sia stata scattata alle 23.52 e l’altra all’1.02. Dove la festa della notte di San Silvestro ha avuto come protagonista il giovane rapper, ‘romano di Ciampino’, El Matador (al secolo Dylan Potenza). Che di sicuro sarà piaciuto a qualcuno, con la sua musica di un certo… genere artistico, mentre si esibiva nel centro di Catanzaro. Anzi, magari sarà addirittura piaciuto a molti. Ma nelle ore in cui è d’obbligo divertirsi (altra ca@@ata, questa, scusateci i reiterati francesismi nel pezzo), con l’ausilio di un bel po’ di alcol addosso e soprattutto per i ragazzi di buona compagnia per far casino, sul palco andava bene chiunque o quasi. Ragion per cui, battere la grancassa del trionfalismo (come accadrà stamani) parlando enfaticamente di successo della serata sarà l’ennesimo boomerang di Nick. Che a fine giugno 2022 si è auto-condannato a 5 anni di governo di minoranza (ricordando da vicino quelli della “non sfiducia” in voga in Parlamento nella Prima Repubblica). E solo per salvare la carriera, ma rendendo così un pessimo servigio alla città. 

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