Riceviamo e pubblichiamo. Foto Archivio

Amalia Bruni: “Il Primo Maggio sia un impegno quotidiano per lavoro, diritti e dignità”.

“Il Primo Maggio non è soltanto una data sul calendario. È un giorno che ci chiama alla memoria, alla responsabilità e all’impegno collettivo. È il simbolo di una battaglia che non si esaurisce nelle celebrazioni, ma che ogni giorno riguarda la vita reale di milioni di persone: quella per la dignità, la tutela dei diritti, la costruzione di un futuro migliore”. È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni.

“In una terra come la Calabria, segnata da disoccupazione cronica, precariato diffuso, lavoro povero e insicuro, la Festa dei Lavoratori assume un significato ancora più profondo e, se vogliamo, anche più urgente – continua Bruni -.

Come consigliera regionale vivo quotidianamente il contatto con le tante fragilità del nostro sistema socio-economico, ma al tempo stesso ne conosco le risorse straordinarie. Penso ai giovani che inseguono con ostinazione il sogno di rimanere, agli operatori della sanità pubblica che, tra mille difficoltà, garantiscono ogni giorno cure e assistenza.

Penso agli artigiani, ai docenti, ai braccianti agricoli, ai lavoratori dei servizi. A tutti coloro che, spesso invisibili, continuano con serietà e determinazione a fare la loro parte per tenere in piedi le nostre comunità.

Penso a chi ha perso la vita per svolgere il proprio lavoro, sostenere la propria famiglia, uscendo di casa la mattina senza più farvi ritorno: la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro continua a mietere vittime innocenti”,

“In questa giornata così simbolica, sento il dovere di ribadire che il lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica, e non solo a parole. Servono scelte concrete, investimenti nella formazione tecnica e professionale, politiche attive per l’occupazione, sicurezza nei luoghi di lavoro, stabilità contrattuale, parità di genere e inclusione sociale. E serve, soprattutto, una visione di sviluppo equo e sostenibile che permetta al Sud e alla Calabria di non restare sempre un passo indietro”, sottolinea ancora la consigliera regionale.

“In questo Primo Maggio, un pensiero particolare va a chi ha perso il lavoro, a chi lo cerca ogni giorno senza successo, a chi è scoraggiato e ha smesso di lottare. A loro dobbiamo vicinanza concreta e strumenti per ripartire – conclude Bruni -.

Il Primo Maggio non può essere ridotto a una ricorrenza. È e deve essere, oggi più che mai, un impegno quotidiano. Un impegno che riguarda tutte e tutti noi, e che non deve mai smettere di tradursi in rispetto, diritti, tutele e opportunità”.

Gianmichele Bosco:

Il Primo Maggio è la giornata in cui celebriamo il valore del lavoro, ma soprattutto riflettiamo sulle sue sfide irrisolte. Non basta ricordare le conquiste del passato: oggi è necessario guardare con coraggio alle urgenze del presente, per garantire un futuro più giusto e dignitoso per tutte e tutti.

Il mondo del lavoro è attraversato da troppe fragilità: precarietà diffusa, disuguaglianze crescenti, diritti non sempre garantiti.

Troppi giovani vivono senza certezze, troppe donne subiscono ancora disparità di trattamento e ostacoli all’accesso pieno all’occupazione.

A tutto questo si aggiunge una questione non più rinviabile: quella della sicurezza sul lavoro. Ogni vita spezzata sul posto di lavoro è una ferita per l’intera comunità, un prezzo inaccettabile che non può diventare normalità.

È tempo di affrontare con serietà anche il tema del salario minimo, affinché nessuno sia costretto a vivere con compensi indegni, sotto la soglia della dignità. Il lavoro deve essere strumento di emancipazione e non di sfruttamento.

Le istituzioni hanno il dovere di rimettere al centro il lavoro come diritto fondamentale, tutelando chi lavora e chi un lavoro lo cerca. Solo così potremo costruire una Catanzaro più equa, solidale e capace di offrire prospettive reali.

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