Riceviamo e pubblichiamo
Quello che si è consumato nel corso dell’Assemblea dei soci della società Comalca scrl in data 25.06.2025 costituisce una mortificazione per i soci di Assingort.
Il comportamento del presidente non ci ha consentito di verbalizzare integralmente e motivatamente il nostro dissenso sul punto n. 1 dell’odg “Esame e approvazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2024 e relazioni allegate” né contestare l’impossibilità di visionare tutta la documentazione informativa dei punti 2,3,4,5 e 6 dello stesso o.d.g. nonostante le tante e vane richieste formulate.
Il risultato del bilancio di esercizio al 31.12.2024, divulgato a mezzo stampa della società COMALCA scrl con toni trionfalistici, non è altro che il frutto di operazioni straordinarie che hanno impattato positivamente sul bilancio stesso.
Lo stesso Collegio Sindacale nella sua relazione ha scritto: “Anche per l’anno in corso, come per il precedente, il Collegio osserva che il bilancio di esercizio è fortemente influenzato dalle operazioni straordinarie sopradescritte.
Che hanno comportato introiti ed esborsi ulteriori rispetto a quelli previsti dalla gestione caratteristica della società, ed al riguardo, suggeriamo una particolare attenzione del CdA al verificarsi di tali eventi di natura straordinaria.”
Come dire che il risultato positivo di bilancio della società non è dovuto ad una oculata ed efficiente gestione caratteristica ma a fatti che niente hanno a che fare con le peculiarità gestionali del Centro Agroalimentare di Catanzaro che, a dire del presidente Ciranni, “si candida ad essere una delle strutture di riferimento di tutto il sud d’Italia”.
Sicuramente il Centro Agroalimentare di Catanzaro è già diventato, con questa gestione, una delle strutture di riferimento di tutto il sud d’Italia, ma per la sua inadeguatezza gestionale ed organizzativa, per il degrado strutturale, per le precarie condizioni igienico sanitarie, per i mancati introiti degli stand e locali sfitti, per i disservizi offerti e più volte denunciati dagli stessi operatori, dagli acquirenti, dai trasportatori e dall’utenza tutta (v. le lettere trasmesse, gli articoli di stampa, le foto, i video, etc.).
Ribadiamo la nostra contrarietà all’approvazione di un bilancio redatto e proposto, tra l’altro, da un presidente e da un consiglio di amministrazione a nostro avviso non legittimato che continua a perseguire la mission della società che, nel caso di specie, non è certa quella di fare utili ma di offrire, sempre più, servizi efficienti ai giusti corrispettivi.
Avevamo chiesto al socio di maggioranza, Camera di Commercio di CATANZARO – VV- KR, di nominare un Amministratore Unico, di spessore, evitando composizioni pletoriche degli Organi societari che probabilmente soddisfano esigenze politiche ma rappresentano solo costi per la società a scapito di efficienti servizi ad oggi non erogati.
In risposta il presidente Falbo ha lasciato invariato il numero degli amministratori aumentandogli le indennità di carica annue, € 30mila per il presidente ed € 6mila per i consiglieri.
Della serie “peggio vanno le cose e più c’è un premio”.
Un ulteriore schiaffo a chi alle quattro del mattino si alza per guadagnarsi il pane e si trova a convivere con disservizi, topi, piccioni, cinghiali e cani.
Aspettiamo, se mai verranno, risposte dal Collegio Sindacale circa l’accertamento e la fondatezza dell’ampliamento della pianta organica dopo un licenziamento per giustificato motivo oggettivo che si è secondo noi consumato non rispettando le procedure di reclutamento di personale previste dall’art. 19 del D.lgs. 175/2016 sulle società partecipate.
Assunzioni invece millantate come “un grande risultato sul piano sociale ed occupazionale”, ma (ci parrebbe) con strumenti normativi riservati alle Pubbliche Amministrazioni e non alle società a controllo pubblico come Comalca scrl.
Di fronte a tutto ciò, ASS.ING.ORT., nella qualità di socio della società Comalca scrl anche in ordine alle responsabilità contabili per danno erariale, si riserva di agire nelle opportune sedi a tutela dei propri interessi e di quelli dei propri associati.
La scorsa, pepatissima, lettera
È convocata in seconda convocazione per domani, 25 giugno 2025, l’assemblea dei soci di Comalca srl.
Nell’approssimarsi della riunione, il presidente dell’Associazione Operatori grossisti del settore Agroalimentare di Catanzaro (Ass.Ing.Ort.), Lorenzo Russo, chiede la revoca e la decadenza dell’attuale Consiglio di Amministrazione, invitando il socio di maggioranza, Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, a nominare un Amministrare unico “evitando composizioni pletoriche di Organi societari che rappresentano solo costi per la società a scapito di efficienti servizi ad oggi non erogati”.
La lettera, oltre che il presidente, ha come destinatari il segretario generale della stessa Camera, il sindaco di Catanzaro insieme al dirigente dell’Ufficio Partecipate del Comune, il presidente della Regione Calabria. Camera di Commercio (50,668%, Regione (27,286 %) e Comune (19,659%) sono i principali soci del Consorzio Mercato Agroalimentare Calabria scrl, a prevalente capitale pubblico, in cui la rimanente composizione è frazionata tra diversi operatori privati, tra i quali Ass.Ing.Ort, che detiene lo 0,0078% del capitale sociale. Capitale che assomma a euro 5.131.400.
Il Consiglio di amministrazione è composto dal presidente Daniele Maria Ciranni, dal vice Giovanni Ferrarelli e dai consiglieri Roberta Canino, Marco Napoli, Paola Squillace.
Lorenzo Russo, presidente di Ass.Ing.Ort, nella lettera premette che l’Assemblea dei soci nella precedente riunione del 29 aprile 2024 ha deliberato “di continuare ad affidare l’amministrazione della Società ad un organo collegiale composto da cinque membri affinché essi, nell’attuale fase di avvio/realizzazione dei lavori Pnrr, possano supportare, pur nei limiti delle loro attribuzioni quali amministratori, le funzioni amministrative ed esecutive degli uffici”.
Ciò sarebbe avvenuto in deroga allo Statuto della società.
Ma il punto di contrasto riguarda il rapporto numerico tra dipendenti (ridotto a sole tre unità secondo Russo) e Consiglio di amministrazione (5 componenti) al momento della deroga.
Ebbene, Russo richiama la legge n. 190/2014 laddove stabilisce che “le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti, senza che sia prevista una deroga a tale disposto, vanno soppresse”.
Successivamente, la pianta organica della società è stata ampliata, ma, secondo Russo “in maniera illegittima”, senza l’adozione di “provvedimenti, criteri e modalità previste dall’art. 19 del d.lgs. 175/2016 sulle società partecipate”, potendo con ciò ingenerare “forme di responsabilità contabile per danno erariale”.
Tutto ciò premesso, Russo “contesta la legittimità della composizione dell’attuale Consiglio di amministrazione di Comalca Scrl nonché la nullità di tutti gli atti approvati e adottati dallo stesso dopo il 29 aprile 2024” e, come detto chiede revoca e decadenza dell’attuale CdA e la nomina di un Amministratore unico, richiamando l’articolo 18 dello Statuto della società.
La lettera chiude considerando necessario “un cambio di rotta nella gestione considerato che ad oggi l’attuale Consiglio di amministrazione di Comalca nulla ha fatto per dare certezze e prospettive sia nel breve che nel medio periodo agli operatori e all’utenza tutta. Il degrado del Centro, le sue precarie condizioni igienico sanitarie e i disservizi offerti e più volte denunciati sono sotto gli occhi di tutti”.