Ha storto il naso (eufemismo!) più di qualche operatore Amc dopo le recenti esternazioni sulla stampa dei vertici aziendali, che hanno ribadito e rilanciato il proposito della “guerra aperta” ai cosiddetti fannulloni. Dipendenti asseritamente lassisti. Che in questa Municipalizzata di Palazzo De Nobili andrebbero a visita, nel presidio sanitario deputato al rilascio delle certificazioni ad hoc, al fine di farsi dichiarare “non idonei” alla guida per lavorare di meno. O comunque in modo diverso rispetto alle originarie mansioni di autista. Ovvero, in sostanza, per operare da controllore oppure impiegato negli uffici della Società. Ma sul punto c’è chi obietta. Come l’operatore che ha parlato con noi di  irriverentemente.com/. E che ha sollevato la questione, su cui noi non abbiamo però riscontri oggettivi, che tra “idonei e non” ai… piani alti si farebbero figli e figliastri. Che insomma ci sarebbero dipendenti con cui si chiuderebbe un occhio, anche tra i neoassunti, rispetto alla loro effettiva inabilità alla conduzione dei mezzi. Un’accusa grave che andrebbe provata e magari formalmente… denunciata a chi di competenza. Perché di voci sulla “politicizzazione” di aziende come Amc ne girano tante.

Tante voci, ma anche una possibile prova schiacciante sull’opportunità di viaggiare gratis

Tante voci, si è detto. Ma poi, come sempre, servono le prove. Che tuttavia ci sarebbero sulle obliteratrici non funzionanti (le macchinette, cioè, poste a bordo dei mezzi Amc, fondamentali per vidimare i biglietti delle corse). Soprattutto quelle di ultima generazione, con tracciatura, di cui ci è stato fornito un video. E le cui immagini sembrerebbero assecondare proprio questa tesi. Che porterebbe al risultato di far viaggiare tranquillamente gratis l’utenza. Messa nelle condizioni di non usufruire di tale indispensabile strumento per annullare la validità del biglietto a fine corsa (quindi poi non più utilizzabile, salvo le fasce orarie). Un fatto che sarebbe intollerabile, recando peraltro un danno economico enorme all’Azienda. A lungo andare tale da minarne addirittura la stabilità finanziaria. Comunque sia, lo stesso piccato e loquace operatore riconosce l’ottimo lavoro aziendale svolto sul fronte del rinnovamento della flotta. E sottolinea la demolizione di una ventina di vetture obsolete, sostituite da un numero leggermente superiore di mezzi nuovi e, diciamo così, al passo con i tempi in merito al rispetto dell’Ambiente. Bus ecologici che tuttavia sarebbero stati impiegati per troppa fretta, se dovesse rivelarsi fedele ed esatto quanto ci è stato riferito, già a fine mese scorso. Vale a dire il 30 settembre. Mentre i rispettivi contratti di assicurazione erano attivi solo dall’inizio del mese successivo. Dal primo ottobre, in sostanza.

Supposizioni, illazioni ma anche qualche verità? Di sicuro bisognerebbe indagare più a fondo con controlli innanzitutto promossi dal Comune

Ma anche nel caso appena affrontato è necessario precisare, per non lanciare accuse indiscriminate nel mucchio, che per quanto ci riguarda non sono suffragate da alcuna documentazione. Si tratta, dunque, di mere ipotesi. Che comunque dovrebbero far scattare un campanello d’allarme, inducendo gli organi preposti a promuovere approfonditi e ciclici controlli. Noi, invece, prendiamo per ora atto del tentativo di Amc di voltare pagina rispetto alle brutte pratiche del passato nei confronti di eventuali lavoratori furbetti. I quali, a scanso di luoghi comuni, in particolare nel pubblico non mancano. Mai. E lo diciamo perché nel privato, salvo rari casi, se si fa i furbi si riceve una pedata dove non batte il sole e a… casa. Ottima cosa aver anche tentato di copiare Atac Roma sulla tracciatura dei ticket. Ma sempre a patto, giova ribadire anche questo, che chi ha parlato a irriverentemente.com/ non abbia detto la pura verità su certi aspetti di particolare delicatezza. Sulle obliteratrici difettose, ad esempio, con tanto di video. Che se non è… tarocco, necessita di un intervento immediato e risolutivo. A tutela in primis di un’Amc nei giorni scorsi oltretutto già finita al centro di roventi polemiche politiche a causa della funicolare non funzionante. 

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