Riceviamo e pubblichiamo
E’ immaginabile che il malcelato livore contenuto nella nota della ex assessora al Bilancio sia frutto della delusione per essere stata revocata dal Sindaco e, quindi, per avere perso una stracomoda e molto ben retribuita posizione di potere.
L’amarezza per l’esclusione dalla giunta Fiorita, senza una strenua difesa del suo partito di appartenenza, non è evidentemente ancora stata assorbita. E tutto ciò è umanamente comprensibile.
Alla ex assessora rispondiamo brevemente nel merito della vicenda Imu avendo già ampiamente chiarito e pubblicamente condiviso le motivazioni a base della scelta fatta dalla Giunta Fiorita di revocare (anche sulla scorta della volontà espressa dalla commissione consiliare al bilancio) il bando e di rafforzare gli uffici, che sono certamente nella condizione di portare a compimento le azioni di recupero programmate.
Prima di sostenere il ritiro del bando abbiamo svolto diverse riunioni alla presenza di Sindaco, Assessori, Dirigenti, Funzionari e responsabili della società che gestisce i servizi informatici. E’ stato condiviso da tutti un percorso che vedeva il potenziamento degli uffici il giusto supporto di funzionari e dirigenti e l’attenzione dell’assessore competente.
Ciò al fine di non disperdere anni di lavoro e di formazione del personale dell’ufficio tributi. Certo è che per ottenere i risultati programmati è necessario impegno corale, dedizione, supporto da parte del personale apicale. La conferma che la procedura sia in itinere ci fa ben sperare sulla bontà della scelta che magari produrrà i suoi effetti non già a partire dal bilancio 2025 (come noi avremmo sperato) ma solo dai prossimi anni.
Siamo abituati a trattare le questioni non con obiettivi di natura personale, rifiutando le pur stracomode e ben retribuite postazione di governo che pure ci sono state offerte, ma per perseguire un limpido e ben più nobile interesse di natura collettiva. Ed il ritiro del bando aveva solo questo fine.
Una domanda però all’ex assessora in quota PD vorremmo porla : a suo avviso è politica di destra o di sinistra promuovere azioni “benevole per i privati” piuttosto che “promuovere una virtuosa attività della struttura pubblica” ?
Ciò detto, vorremmo ancora chiedere alla ex assessora se nel mentre stava comodamente seduta in Giunta si è mai accorta, come invece “meravigliata” sostiene oggi, che …l’Amministrazione è sorretta in maniera sempre più vistosamente trasversale, da destra a sinistra !
Ci piacerebbe sapere, inoltre, a cosa ed a chi si riferisce la ex assessora quando scrive di …spinose questioni che riguardano la gestione amministrativa e politica del Comune, che hanno visto la complicità di soggetti differenti e che sono finite a danno della cittadinanza.
Pur essendo certi che la ex assessora, nell’esercizio delle sue funzioni, abbia già attivato ogni più utile azione a tutela del patrimonio dell’Ente rivolgendosi alle competenti autorità.
Per il resto i due anni e mezzo trascorsi non hanno certamente segnato la storia dell’assessorato alle Finanze del Comune di Catanzaro.
Abbiamo puntualmente denunciato le irregolarità procedurali e le questioni di merito.
In effetti qualche record però è stato registrato : per la prima volta nella storia del Comune di Catanzaro e, immaginiamo, di tutti i Comuni d’Italia il Bilancio Preventivo 2024 (che rappresenta l’atto più alto e qualificante dell’intera azione amministrativa), è stato approvato per alzata di mano, senza la lettura della relazione da parte dell’Assessore proponente, senza uno straccio di discussione e senza la doverosa illustrazione di un documento così importante.
Sono sempre stati disattesi i termini previsti dal TUEL artt. 151 e 174; dal Regolamento di Contabilità dell’Ente art.18 e dal Principio Contabile allegato 4/1 punto 9 D.lgs. 118/2011.
Ci riferiamo, per esempio, al “termine inderogabile” di almeno trenta giorni che devono trascorrere tra la data di consegna della documentazione ai consiglieri (7 marzo 2024) e la data di convocazione del Consiglio Comunale (18 e 19 Marzo 2024).
Ciò, sorvolando sulle tante altre irregolarità pure palesi, ha compromesso seriamente l’esercizio effettivo della funzione del Consiglio Comunale di Catanzaro quale “organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”.
La formazione ed approvazione dei DUP è sempre stata irregolare.
Sono stati proposti ed approvati in questi due anni Bilanci senza anima con una programmazione che ha nulla “di sinistra” se è vero come è vero che, nelle spese correnti, è stato destinato zero per le politiche giovanili, zero per le famiglie, zero per gli anziani, zero per lo sport.
Nessuna vera azione è stata messa in atto per il miglioramento strutturale del bilancio corrente e per il risanamento e rilancio delle società partecipate; su questi temi, senza tediare ulteriormente i lettori, siamo pronti ad un pubblico dibattito.
GRUPPO AZIONE CONSIGLIO COMUNALE CATANZARO
Di seguito la nota dell’ex assessore esterna Marina Mongiardo
Ho atteso qualche giorno sperando in una smentita o uno scatto d’orgoglio da parte dei Consiglieri comunali “di maggioranza” della città di Catanzaro e invece, sono state fatte passare sottotraccia le dichiarazioni, a mio parere gravi, che un Consigliere comunale di Azione ha rilasciato lo scorso giovedì sera, durante la trasmissione di un quotidiano locale online.
Nel momento in cui l’Amministrazione è sorretta in maniera sempre più vistosamente trasversale, da destra a sinistra, non conviene proprio a nessuno puntare i riflettori su spinose questioni che riguardano la gestione amministrativa e politica del Comune, che hanno visto la complicità di soggetti differenti e che sono finite a danno della cittadinanza.
Non conviene di certo soffermarsi, tanto più se si tratta del famigerato ritiro del Bando per il recupero dell’evasione IMU, il cui percorso si sta delineando esattamente per come era chiaro fin da subito e si sta avviando a conclusione (manca solo un ultimo tassello), nel mentre c’era chi tentava di mettere a tacere, a tratti anche con una certa violenza.
Era noto che l’intervento sul rafforzamento del personale, per come programmato e posto a base della revoca del Bando, non poteva da solo essere sufficiente ad imprimere quella svolta significativa e necessaria alla lotta all’evasione tributaria. Solo successivamente, a seguito della maggiore disponibilità finanziaria derivante dal recupero dell’evasione, si sarebbe potuto intervenire con il rafforzamento significativo e specialistico dell’organico dei servizi tributari. E così, anche quest’anno il Collegio dei revisori richiama l’Amministrazione, in sede di approvazione del bilancio 2025-2027, al rafforzamento degli uffici tributari e a porre maggiore attenzione alle dinamiche di riscossione delle entrate.
Ciò che è emerso di nuovo nei giorni scorsi è che il gruppo Azione, dopo aver spinto con prepotenza per il ritiro del Bando dell’IMU, forte di un (quasi) ingresso nella maggioranza comunale e forte per aver “vagliato” alcune figure assessorili, ma soprattutto forte di godere dei benefici decisionali dello stare (quasi) nella maggioranza senza però compromettersi firmando atti, dopo aver abbandonato il Sindaco Fiorita in tempi record, accolla il fallimento della sua stessa operazione a dirigenti e personale del Comune. Questa volta sì, mortificandoli e screditandoli!
Già nelle scorse settimane, un altro Consigliere dello stesso gruppo aveva anticipato che loro non avrebbero di certo garantito sui risultati dell’operazione ma solo sulla teorica (a suo parere) bontà della stessa ed era quindi già chiaro l’intento pilatesco.
Di più, il Consigliere di Azione intervistato giovedì scorso ha addirittura dichiarato che, nel bilancio che sarà presentato in Consiglio a giorni, gli introiti provenienti dal recupero dell’IMU saranno inferiori rispetto a quelli dello scorso anno, praticamente una debacle.
Come si fa ancora a ritenere che un’azione amministrativa possa essere “teoricamente” positiva e completamente scollegata dai risultati, sulla base dei quali i cittadini-elettori dovranno giudicare?
L’affermazione riportata che l’organizzazione del lavoro nell’Amministrazione sia “in itinere” preoccupa, inoltre, poiché potrebbe costituire un’anticipazione di quanto paventato pubblicamente da un Consigliere di opposizione e cioè l’elusione dell’evidenza pubblica a favore di un rafforzamento dell’attività della Società che già opera sui servizi informatici del Comune e quindi un affidamento diretto, esternalizzando un’attività senza bando pubblico ed eludendo un affidamento trasparente a soggetti altamente qualificati per lo scopo specifico.
E’ bene ribadire che, in base a motivazioni risibili, è stato ritirato un bando che avrebbe portato introiti non indifferenti nelle casse comunali e che avrebbe reso possibile al contempo un’operazione verità e trasparenza negli archivi dell’Ente per combattere la piaga dell’evasione fiscale.
Si smentisca quanto affermato dai Consiglieri di Azione, rendendo pubblici i risultati dell’attività di recupero dell’evasione IMU, nel caso contrario e soprattutto nell’ipotesi di stagnazione delle attività degli uffici, mi rivolgo soprattutto ai consiglieri del Partito Democratico affinché pensino al futuro di Catanzaro e dei suoi cittadini e procedano tempestivamente proponendo i provvedimenti necessari, già dal prossimo Consiglio, per rendere possibile e operante la ripubblicazione del bando ritirato.
*ex Assessore al bilancio e tributi del Comune di Catanzaro, militante del Partito Democratico