Foto tratta da Gds

La condivisione del video da parte di adulti, sebbene animata da buone intenzioni, è stata come ovvio molto stigmatizzata. Ma l’indignazione ad esempio mostrata dal garante regionale per la Tutela delle vittime di reato Antonio Lomonaco (leggi qui: irriverentemente.com/?p=13088), figura di garanzia che come tutte le authorities è indipendente ma di chiara e inconfutabile emanazione politica, non è stata propria anche delle figure politico-istituzionali in senso stretto. Finora, almeno. Considerato come non si è ancora letta una riga. da parte di nessuno tra i cosiddetti rappresentanti del popolo. 

Ma magari viene considerata una vicenda scabrosa, che non porta voto e su cui si rischia pure di… scivolare. Come ovvio, mediaticamente parlando. Comunque sia, intanto la madre della vittima di questo inaudito atto di disumanità ha condiviso il video che testimonia l’aggressione sui social e così scritto a commento: “Vorrei sapere cosa ha in testa la nuova generazione, avete visto tutti il film, accompagnati dai docenti, ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’ ma non avete capito nulla! 

Ora prendere in giro mio figlio per una sua neuro-divergenza vi starà bene, vi farà anche divertire, ma non riuscite a comprendere quanto possiate essere minorate. A te che hai filmato voglio solo dire che hai il dono, sempre se Dio te ne darà modo, di procreare; di mettere al mondo figli e io ti auguro di metterlo al mondo come il mio e non come una minorata come te. Voglio anche ricordarti che, superati i 14 anni, sei penalmente perseguibile dalla legge e credimi che se mi farai ancora incazzare ti denuncio insieme alla tua amica“.

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