Fonte Carabinieri
Il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Brigata Riccardo Sciuto, ha incontrato i militari protagonisti di due recenti interventi che hanno scongiurato il tragico epilogo di altrettanti tentativi di suicidio.
Il Generale ha voluto esprimere personalmente il proprio apprezzamento ai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme, della Sezione Radiomobile della Compagnia di Catanzaro e della Stazione di Catanzaro Bellamena, congratulandosi per l’elevata professionalità dimostrata.
Il primo episodio è avvenuto nella notte del 1° settembre, intorno alle ore 3:00, quando i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Lamezia Terme hanno salvato un giovane di 23 anni, originario del nord Italia e in vacanza nel territorio lametino.
I militari, transitando in via Aldo Moro di Lamezia Terme, sul ponte sul Torrente Piazza, hanno notato il giovane che ne aveva scavalcato il parapetto e che, alla loro vista, si aggrappava alla ringhiera minacciando di lasciarsi cadere nel vuoto se qualcuno si fosse avvicinato a lui.
I Carabinieri instauravano un colloquio di circa 30 minuti con il malcapitato per comprendere le motivazioni alla base delle sue intenzioni e, nel contempo, per convincerlo a desistere.
La Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, nel frattempo, informata di quanto in corso e rappresentata la crescente determinazione del ragazzo nel portare a termine l’insano gesto, coordinava celermente i soccorsi richiedendo il supporto dei Vigili del Fuoco di Lamezia Terme e l’intervento di personale medico del 118.
L’equipaggio della Sezione Radiomobile, a quel punto, percependo la situazione di reale pericolo e l’effettivo convincimento del giovane a togliersi la vita, approfittando di una sua distrazione, lo afferrava per un braccio e lo stesso si lasciava cadere, restando sospeso nel vuoto trattenuto per un braccio dai militari.
Il giovane veniva sorretto dalla sola forza dei Carabinieri che, in un estenuante sforzo a mani nude, lo tenevano da un braccio nonostante tentasse di divincolarsi dalla presa. Con l’ausilio dei Vigili del Fuoco giunti sul posto, il giovane veniva imbracato e, in piena sicurezza, riportato sulla sede stradale dove veniva soccorso da personale del 118 che lo trasportava presso l’ospedale di Lamezia Terme per gli accertamenti e le cure del caso.
Un secondo intervento si è verificato invece il 4 settembre a Catanzaro, dove i Carabinieri della Sezione Radiomobile del capoluogo e della Stazione di Bellamena sono accorsi presso una struttura ricettiva, allertati da una telefonata di un’amica di una donna 55enne che aveva manifestato chiari intenti suicidi.
I militari, dopo aver individuato l’albergo in cui la donna alloggiava, sono entrati nella sua stanza, trovandola già in fase cianotica: stava tentando di soffocarsi con un sacchetto di plastica stretto al collo con dei lacci. Nonostante la forte resistenza opposta, i Carabinieri sono riusciti a rimuovere il sacchetto e a tagliare i lacci, scongiurando fatali conseguenze.
La tempestività e la prontezza dell’intervento hanno permesso ai sanitari del 118 di intervenire in tempo e prestare le cure necessarie.
Entrambe le vicende sottolineano il costante impegno dell’Arma dei Carabinieri al servizio della comunità, volto non solo alla prevenzione e al contrasto di fenomeni di criminalità diffusa e organizzata, ma anche a tutela dell’incolumità dei cittadini.