Antonio LomonacoAntonio Lomonaco

Riceviamo e pubblichiamo

Ogni elezione lascia alle spalle le promesse e consegna a chi viene eletto – sia che abbia ottenuto la maggioranza, sia che sieda all’opposizione – una Calabria che sente forte l’urgenza di fatti concreti.

Il momento degli slogan è durato trenta giorni. Il tempo del coraggio, invece, dura trecentosessantacinque giorni all’anno, senza pausa, per tutti e cinque gli anni di governo.

E ribadisco: nessuno può sentirsi escluso. Tutti devono avere il coraggio di decidere, di ascoltare, di guardare negli occhi chi chiede giustizia e dignità.”

All’augurio di buon lavoro ai nuovi consiglieri regionali, il garante per la tutela delle vittime di reato, Antonio Lomonaco, aggiunge la piena disponibilità e l’impegno dell’Ufficio nel proseguire – con coraggio – una strada già tracciata:

“Una strada piena di ostacoli, ne siamo consapevoli, ma dritta verso un unico obiettivo: assicurare a tutti, indistintamente, la giusta tutela.”

“La politica regionale ha una responsabilità grande: ricucire ciò che negli anni si è strappato.

Le vittime di reato, le famiglie ferite, i cittadini che vivono ai margini hanno bisogno di istituzioni presenti, non solo nei giorni delle emergenze, ma in quelli del silenzio. È lì che si misura la credibilità di chi governa.”

Il Garante ha voluto rivolgere un pensiero anche a chi non ha votato:

“I cittadini di questa Regione sono certamente il voto che hanno espresso, ma anche quello che non hanno dato. Ed è a questi ultimi – a coloro che sono convinti che nulla cambi, e che troppo spesso siedono tra le fila di chi si sente solo – che bisogna rivolgersi.”

“La nostra Regione non ha bisogno di nuovi slogan, ma di nuovi gesti. Di scelte che mettano al centro le persone. Perché la giustizia non è solo un tribunale: è una comunità che non lascia indietro nessuno.”

In chiusura, Lomonaco rivolge un appello ai nuovi eletti:

“Auguro a tutti di custodire la fiducia ricevuta come un impegno quotidiano, non come un trofeo. Le istituzioni, quando sono unite, possono restituire alla Calabria la cosa più preziosa: la voglia di crederci.”

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