Riceviamo e pubblichiamo
E se rinascessi? Vorrei fare il ciabattino, per dare un calzare alle emozioni.
O, forse, l’ambulante al mercato del sabato mattina, per comprare un orcio e nasconderci i ricordi.
No, vorrei fare il capraio e il contadino, per vedere spuntare il sole, quando gli altri lo sognano soltanto.
Tanto lo so, non farò nulla. E continuerò a nascondermi fra le mie notti insonni, per cucire i dubbi del mio oggi ai desideri di un bambino.
E continuerò a rubare le parole, a osservare la loro ombra, a sentire il profumo dei loro seni. E proverò a salirci su, come in un cavallo a dondolo. Ad abbracciarle in un grande girotondo.
A farmi cullare sino al cielo, dove prenderò per mano una stella, la luna e la pioggia che non c’era. Grazie a tutti. Serberò per sempre la bellezza greca di Arianna Fermani, il suo pensiero che redime e si fa universo.
E serberò la commozione di Francesco Kostner perduta negli elogi di un accanto che mi fa sentire fra i vicoli del vero.
Ascolterò nel sonno il talento di Salvatore Venuto che di un bricco di cartone sa fare un vassoio di cristallo. E m’incanterò di meraviglia ancora negli occhi di Luigi Patitucci che danno un verso anche alla polvere.
E busserò al portone di Francesco Galeota per chiedere come si fa a masticare tra i rovi e non farsi male.
Siete stati tanti, tanti, tanti. E c’era tanta Calabria, ma così tanta da sembrare una. Ero frastornato, lo so ed ho mancato.
A qualcuno ho dato un abbraccio, ad altri solo un sorriso, a qualche altro uno sguardo appena. Confido nel cuore degli altri, però. Perché sono io.
E mi basterà un arcobaleno, anche solo la sua coda, per incontrare Marisol e portarle la vergogna del dolore.
Il più consueto racconto dell’evento
Ha avuto luogo venerdì 30 maggio, alle ore 18.00, presso il MARCA, Museo delle Arti di Catanzaro, la presentazione dell’ultimo romanzo di Felice Foresta “L’arcobaleno di Marisol”, PELLEGRINI EDITORE
Alla presentazione, insieme all’autore, emozionatissimi, hanno partecipato ospiti di rilievo nel panorama culturale e scientifico, Francesco Kostner, giornalista, e Arianna Fermani, Professore di Storia della Filosofia Antica dell’Università di Macerata.
Le letture, invece, sono state affidate a Salvatore Venuto. Alla fine della presentazione, l’intervento del papà di Martina (nel romanzo è Marisol) è stato di grande impatto emotivo.
L’arcobaleno di Marisol, attraverso una sofferta opera di scavo e di ricostruzione, è un racconto forte, che scortica e che, tuttavia, vuole affermare e riaffermare la primazia della vita.
Felice Foresta, questa volta, lascia la Calabria – che, comunque e sia pur in qualche breve inciso, affiora – e si sposta nel Sud della Francia.
Marisol è, infatti, una bambina di cinque anni di St. Anneau, un paese della Francia meridionale.
Un giorno di aprile, viene giù di colpo dallo scivolo dell’asilo. Una caduta apparentemente banale, una come tante per i bambini della sua età.
Quella caduta, invece, segna un confine.
L’arcobaleno di Marisol è il racconto di un padre, Daniel Galeotier, che, dal giorno in cui la figlia viene divelta dalla sua quotidianità, sperimenta una lacerazione intima, una rivisitazione di sé stesso, un conflitto con la propria fede.
Daniel si frange in una galleria di personaggi, in gran parte femminili, che incrocia sul proprio percorso di speranza e di sofferenza. Ognuno di loro, ciascuno a modo suo e, forse, senza neppure saperlo, si fa custode di un pezzo dell’amore di una madre.
Quel sentimento unico e universale che anima, sino alla profondità delle sue fibre, Martine Luxon, la mamma di Marisol.
Nello sfondo, Nanette Garillon, la deliziosa e anziana fioraia che Daniel conosce da quando è bambino.
Nanette Garillon, assiepata fra i colori dei suoi foulard, è un po’ oracolo e un po’ provvidenza. Compare e scompare per venirci a dire che l’amore, crocevia di ogni esistenza e di ogni fragilità umana, racchiude una bellezza senza tempo.
Quella di un arcobaleno senza pioggia. L’arcobaleno di Marisol.
Felice Foresta esercita la libera professione di Avvocato.
È autore dei romanzi “Il faggio che sposò la luna” e “Lungo il sentiero delle trasparenze”TRALERIGHELIBRI Editore.
Ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Dietro la fontana…”, LA RONDINE Edizioni.
Nel 2019 è stato pubblicato un CD musicale (“Noi ci saremo ancora”) con i testi di 9 sue poesie, con la musica e la voce di Gianfranco Riccelli degli Arangara.
Ha pubblicato anche una raccolta di racconti “La lanterna e le ortiche – Piccole Storie” PELLEGRINI EDITORE.
È fra gli autori del volume ALESSANDRO MANZONI, La tradizione in viaggio, SOLFANELLI EDITORE.