Riceviamo e pubblichiamo
Abbiamo ricevuto segnalazione dell’ennesimo potatura drastica/capitozzatura e infine taglio definitivo di molti alberi (dodici all’incirca) in via Luigi pascali, nella strada che costeggia la famosa Caserma “Pepe” a Catanzaro.
Sono ignote le cause di un intervento così drastico in una delle vie tra le più caratteristiche del capoluogo, essendo confinante con la preziosa “Villa Pepe” (che ricevette anch’essa interventi di “potatura” davvero violenti e letali durante il 2020…).
Siamo anche molto preoccupati per l’oscuro “trend” che questa città sta’ assumendo in merito al rispetto del patrimonio verde, che ricordiamo non è una proprietà privata di cui si può disporre a piacimento, ma si riferisce a un “bene comune”, nel quale, ovviamente, rientra anche il paesaggio.
Quale ratio si nasconde dietro a chi ha orrendamente mutilato e ucciso dodici alberi, nel mese di novembre in centro città? Senza voler apparire polemici, ci chiediamo che fine abbiano fatto tutti i tecnici del settore agroforestale ora entrati nella giunta di Fiorita, che appena nel 2018, denunciavano le capitozzature illegali e violente della giunta Abramo e inneggiavano al rispetto degli alberi e alla vita sui social…ora tacciono tutti.
E’ questo il restyling della città di Catanzaro che tanto stanno pubblicizzando i canali di comunicazione del sindaco Fiorita? Abbiamo anche ritrovato l’incauto avviso per la manifestazione di interesse al taglio gratuito di alberi e arbusti sulle aree di proprietà comunale https://www.comune.catanzaro.it/pubblicato-lavviso-per-la-manifestazione-di-interesse-al-taglio-gratuito-di-alberi-e-arbusti-sulle-aree-di-proprieta-comunale/… forse qualcuno avrà avuto bisogno di legna per l’inverno?
Abbiamo avvertito lo stesso preoccupante e sospetto silenzio, in merito all’elezione del Garante per i diritti degli animali, inserita nella discussione consiliare del 10 novembre, la cui convocazione è stata comunicata con appena 48 ore di anticipo… .
Nessuna possibile discussione preventiva, nessuna interlocuzione reale con le tante associazioni e privati che si occupano di ambiente e di randagismo a 360 gradi…
Riteniamo che anche in questa occasione, sprecata, il comune di Catanzaro e chi lo amministra, abbia voluto dare un chiaro segnale di totale disinteresse reale e di palese scollamento dalle realtà presenti sul territorio in merito alle tematiche legate agli animali, ai randagi e a tutto quello che ruota attorno.
Conosciamo personalmente e apprezziamo l’operato dei candidati Nunnari e Stagliano’, ad esempio, ma per quanto riguarda il candidato Parentela non ci è dato sapere da quale realtà di tutela animale provenga… .
Non si può aspirare a cariche di questo tipo, se non si è inseriti nel mondo delle tante realtà che si battono ogni giorno per gli animali, (festivi inclusi e spesso senza alcun riconoscimento), per sopperire a una totale mancanza delle istituzioni preposte.
Proprio a questo proposito avevamo creato una petizione per l’ottenimento dell’Ambulatorio Veterinario e del Gattile Comunale a Catanzaro, https://www.change.org/p/vogliamo-l-ambulatorio-veterinario-e-il-gattile-comunale-a-catanzaro?recruiter=132831225&recruited_by_id=8dda5095-ab5a-4f0f-9462-5d788299afe0&utm_source=share_petition&utm_campaign=petition_dashboard_share_modal&utm_medium=copylink, unica città della Calabria a non possederli e quindi, a non essere a norma in merito alla legge regionale che disciplina il randagismo.
Quasi 2.000 firme verificate e molto clamore a livello di opinione pubblica (nessuno o pochi erano al corrente della situazione disastrosa e tenuta nascosta in cui versa il capoluogo…) ma dal comune tutto tace.
A quanto pare il nascondere grossolanamente le discussioni democratiche su argomenti che andrebbero affrontati con onestà intellettuale e con la dovuta umiltà e rispetto nei confronti delle realtà operanti per davvero sul campo, rientra nella prassi.
Trattare con superficialità un dibattito potenzialmente utile alla collettività e ignorare palesemente anche il nostro eventuale contributo in quanto ente presente sul territorio attraverso articoli, inchieste e petizioni appare come l’ennesima, avvilente, strategia della maggioranza in consiglio comunale.
Nonostante il tanto pubblicizzato “cambiamento” epocale di comunicazione, pratiche e modalità, non possiamo che constatare quanto, insieme agli alberi e al patrimonio, è proprio il dialogo democratico nella città a essere stato mutilato, offeso e maldestramente capitozzato.
OPAT Osservatorio Permanente Ambiente e Territorio