Articolo e foto tratti da La Repubblica
L’ultimo porporato creato da Francesco è categorio su Sua Santità, morto appena sei giorni orsono: “C’è il rischio di beatificarlo a parole, per dimenticarlo nei fatti. Lui parlava chiaro, senza fare sconti come fanno i profeti”.
E quando gli chiedono, se potesse in un’immagine, Francesco che Papa è stato? Risponde così: «Un pastore con l’odore delle pecore. Un vento buono che ha riaperto le finestre della Chiesa. Ma soprattutto un uomo innamorato di Cristo e del sogno evangelico di una Chiesa povera e per i poveri». Domenico Battaglia, 62 anni, è l’ultimo cardinale creato da Francesco, a novembre. Una scelta un po’ inaspettata — seguita alla rinuncia di un religioso asiatico — eppure pienamente bergogliana: perché l’arcivescovo di Napoli, calabrese, per tutti don Mimmo, è sempre stato prete di strada, refrattario ai salotti, amico di fragili, detenuti, donne della tratta.
Ed ancora. Quale lezione lascia Bergoglio? «Che la realtà è più importante dell’idea. E che il bene dell’uomo, soprattutto dell’uomo ferito, viene prima di ogni cosa. Perché è proprio l’amore di Dio per l’uomo, per le sue creature ad essere il centro del Vangelo, di questa buona notizia di cui il mondo ha bisogno, più che mai in questo tempo».