Riceviamo e pubblichiamo
Impossibile non condividere le preoccupazioni espresse dai consiglieri Lobello e Assisi in merito al problema dei cinghiali che scorrazzano per le vie della città spaventando i cittadini e costituendo reale pericolo per tutta la popolazione.
È risaputo che la gestione della fauna selvatica e i danni da essa causata è di piena competenza regionale.
Sappiamo che il Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione e il contenimento della specie cinghiale (Sus scrofa), ai sensi dell’art. 19-ter della legge 11 febbraio 1992, n. 157 e del D.M. 13 giugno 2023, è attuato anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto.
E come correttamente segnalato dai consiglieri Lobello e Assisi, nei centri abitati è data possibilità al sindaco di intervenire con ordinanza comunale all’abbattimento dei cinghiali, mediante personale qualificato e autorizzato appartenente ai corpi di Polizia Municipale e Polizia Provinciale muniti di licenza per l’esercizio venatorio o mediante i selecontrollori iscritti negli apposti elenchi autorizzati dalla Regione.
Restiamo perplessi, tuttavia, sull’impianto legislativo che toglie d’impiccio la regione Calabria dagli obblighi finora ad essa ascrivibili per ribaltare il problema sul Sindaco.
Peccato che le operazioni di abbattimento siano vietate: 1) nelle aie e nelle corti o altre pertinenze di fabbricati rurali 2) nelle zone comprese nel raggio di cento metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro e a distanza inferiore a cinquanta metri da vie di comunicazione ferroviaria e da strade carrozzabili, eccettuate le strade poderali ed interpoderali.
Nelle suddette aree sono previste azioni di cattura del cinghiale mediante trappole. Nelle restanti aree è consentito soltanto l’uso di fucile con canna ad anima rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri 5,6 con bossolo a vuoto di altezza non inferiore a millimetri 40.
È vietato inoltre sparare da distanza corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima del fucile in direzione di immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro; di vie di comunicazione ferroviaria e di strade carrozzabili, eccettuate quelle poderali ed interpoderali; di funivie, filovie ed altri impianti di trasporto a sospensione; di stabbi, stazzi, recinti ed altre aree delimitate destinate al ricovero ed all’alimentazione del bestiame nel periodo di utilizzazione agro-silvo-pastorale.
Sostanzialmente, a leggere attentamente il Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione e il contenimento della specie cinghiale, ci si accorge che è totalmente inapplicabile in quanto gli avvistamenti degli ungulati sono sempre più frequenti anche nel centro cittadino, sulle strade di accesso alla città, nei parchi; insomma, in tutte quelle zone dove è impossibile sparare.
Particolare attenzione dovrà essere riservata all’attribuzione dei settori di tiro e alle modalità di apertura del fuoco, con espresso divieto di sparare qualora gli ungulati si trovino sui crinali o in aree che non rendano visibile la zona retrostante alla linea di tiro, o che non siano messe altrimenti in sicurezza.
Alle zone canoniche di accesso all’area dovrà essere apposta dal giorno precedente evidente cartellonistica indicante il luogo, la data e l’orario delle operazioni di abbattimento. Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, come si possa sapere in anticipo dove gli animali decideranno di andare, in che giorno e a che ora… . Anche la gestione delle operazioni di abbattimento rende inapplicabile il Piano laddove lo stesso prevede che le operazioni di abbattimento andranno attuate nella direzione di minor pericolo rispetto ai luoghi abitati o alle strade più vicine.
Gli operatori dovranno mantenersi in contatto radio tra di loro per tutta la durata delle operazioni. Il sindaco dovrà ordinare la chiusura al traffico del tratto di strada interessato.
Le operazioni dovranno essere effettuate nel rispetto di tutte le norme sulla sicurezza pubblica e interrotte immediatamente in caso di avverse condizioni climatiche o di situazioni particolari che possano mettere a rischio la sicurezza degli operatori o di terze persone.
Queste ultime norme comporterebbero, vista la frequenza degli avvistamenti, la paralisi del traffico cittadino a ogni ora del giorno e della notte.
Rassicuriamo i colleghi consiglieri che l’Amministrazione e il sindaco sono “sul pezzo” e condividono le preoccupazioni ma la soluzione proposta – non da loro ma dalla Regione – è irricevibile e non rappresenta la soluzione di un problema così gravoso.
Rappresenta piuttosto il tentativo della Regione di liberarsi di un problema di cui, ad oggi, nessuno conosce la soluzione. Quindi, ogni strumentalizzazione sull’argomento non solo non contribuisce alla soluzione del problema ma non può che essere censurata.
Campo scuola Gagliano
Vedere tantissimi giovani festanti alla riapertura del campo della scuola Galati, abbandonato da almeno 25 anni, mi ha riempito il cuore di gioia riportandomi al passato quando quella struttura era un luogo di gioia ed aggregazione per tutto il quartiere.
Questa opera rappresenta una della azioni migliorative che più volte i giovani e le famiglie del quartiere avevano chiesto negli incontri pubblici all’amministrazione ed anche per questo la soddisfazione per il risultato raggiunto è piena.
Grazie a BKT, alla Serie B, all’Us Catanzaro ed ai suoi tifosi ma, permettetemi, grazie, soprattutto, al sindaco Nicola Fiorita per aver da subito condiviso l’idea di candidare per Fattore Campo la città di Catanzaro con questa struttura nel quartiere Gagliano.
Grazie, in particolare al Capo di Gabinetto Salvatore Bullotta ed all’assessore ai lavori pubblici e gestione del territorio Pasquale Squillace, a tutto il settore ed alle maestranze, per l’impegno, la qualità del lavoro ed la passione.
E grazie alla simpatia che ci ha fatto vivere Ivan Colacino nelle fasi della inaugurazione.
Un nuovo terreno di gioco in sintetico, spalti riqualificati ed abbelliti dalle opere dagli artisti Sonny Procopio e Claudio Chiaravalloti coadiuvati dagli studenti della Galati, la riqualificazione dell’impianto di illuminazione e più in generale dell’area sono i tasselli di un percorso che, per essere pienamente virtuoso, dovrà necessariamente camminare sulle gambe di un patto di collaborazione tra cittadini e amministrazione.
Perché si abbia una valorizzazione piena, un utilizzo diffuso ed una tutela vera della struttura.
Con la riqualificazione del campetto sportivo polivalente della Scuola media Galati nel quartiere Gagliano questa amministrazione restituisce, dopo la rigenerazione del campetto di Parco Genziana a Mater Domini e del parco giochi di Rione De Filippis e la riapertura del Centro Sociale di Gagliano e di quello di Via Lombardi a Rione De Filippis, un ulteriore nuovo polmone pubblico per lo sport e la socialità nei quartieri a nord di Catanzaro.
Azioni frutto di una chiara visione e strategia con le quali questa amministrazione ha deciso di indirizzare tutte le risorse possibili su giovani e famiglie, inclusione e aggregazione.
Sblocco liste d’attesa per Dsa
“Dall’Asp di Catanzaro è arrivata finalmente una notizia positiva attesa da tempo: da ieri sono state sbloccate le liste d’attesa per garantire i test e le successive certificazioni relative ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e oggi sono state eseguite le visite.
E’ un risultato che va incontro alle aspettative e ai bisogni di tante famiglie, che a Catanzaro attendevano di poter accedere ad un servizio sanitario fondamentale per la corretta diagnosi ed individuazione di disturbi sempre più frequenti tra bambine e bambini. Proprio dalla valutazione clinica effettuata dall’equipe delle Neuropsichiatre e Psicologhe dell’ASP dipende la diagnosi tempestiva di questo tipo di disturbi ed il trattamento spesso multidisciplinare; questa presa in carico consente, dunque, alle famiglie di poter garantire un percorso scolastico adeguato ai bisogni dei loro piccoli.
Ho, quindi, ricevuto rassicurazioni confortanti direttamente dal Commissario Antonio Battistini che mi ha ricevuto presso la struttura di Neuropsichiatria infantile, insieme alla direttrice del servizio, Giuseppina Russo.
E’ arrivata, infatti, la conferma che la lista d’attesa, che comprende circa 120 bambini, verrà fatta scorrere attraverso un calendario di sei turni a settimana, a cui si aggiungerà, al contempo, la presa in carico delle nuove richieste.
Voglio rivolgere, quindi, i miei ringraziamenti ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale e al personale sanitario che, tutti insieme, hanno attuato le misure organizzative per abbattere le liste d’attesa e dare risposte tempestive agli utenti interessati.
Su questo argomento avevo evidenziato, nei mesi passati, l’urgenza di prendere in mano la situazione e superare lungaggini e problemi burocratici che hanno rallentato l’esito positivo delle procedure.
Oggi, con i finanziamenti disponibili e la disponibilità delle diverse professionalità indispensabili per assicurare il servizio, posso esprimere la mia soddisfazione per un traguardo a beneficio dell’intera comunità e a salvaguardia del diritto alla salute e all’inclusione scolastica di tutti gli alunni.
Un risultato per cui sento di dover ringraziare anche il Consigliere regionale Antonio Montuoro, che anche se su posizioni politiche diverse, si è impegnato anche lui, fin da quando ho sollevato il problema, ad avviare un’interlocuzione risolutiva con i vertici dell’ASP.
E’ la dimostrazione che quando ci si impegna con la giusta sensibilità e determinazione su tematiche che toccano da vicino le persone, è possibile migliorare le cose attraverso una proficua collaborazione istituzionale, che consente anche di superare inutili ridondanze burocratiche”.
Servizi digitali
I cittadini non dovranno più necessariamente recarsi al Comune per richiedere il rilascio di certificati o estratti concernenti lo stato civile. Lo rende noto l’assessore alla Transizione digitale, Vincenzo Costantino, spiegando che il risultato potrà essere centrato, mettendo a frutto il finanziamento Pnrr, ottenuto dall’ente, per implementare i servizi digitali con riferimento alla misura “Estensione dell’utilizzo dell’anagrafe nazionale digitale (ANPR) – Adesione allo Stato Civile digitale (ANSC)”.
“Il progetto riguarda l’adesione ai servizi resi disponibili dall’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente (ANPR) per l’utilizzo dell’Archivio Nazionale informatizzato dello Stato Civile”, afferma Costantino.
“Parliamo di un archivio informatizzato che permette di digitalizzare gli atti di stato civile prodotti con riguardo alla cittadinanza, la nascita, il matrimonio, l’unione civile e la morte.
Con l’introduzione su scala nazionale dello stato civile digitale, gli Ufficiali dello Stato Civile potranno, quindi, disporre di un sistema informatizzato, unico e centrale, che renderà gli atti digitali prodotti in un Comune disponibili su tutto il territorio nazionale.
Grazie a questa innovazione, si potrà contare anche su un più rapido aggiornamento dei dati anagrafici e sulla possibilità, offerta ad ogni utente, di ottenere certificati on line senza più doversi presentare agli sportelli comunali. Un tassello che andrà ad incrementare le opportunità, già disponibili, di accedere ai servizi anagrafici in modalità digitale.
Ricordo, infatti, che da qualsiasi posto ed in completa autonomia – conclude Costantino – entrando con le proprie credenziali SPIE o CIE nel portale https://www.anagrafenazionale.interno.it/, con un semplice click è possibile scaricare una lunga serie di certificati, facilitando e innovando il dialogo con la pubblica amministrazione”.
Viabilità S.Maria
“La situazione in cui versa il quartiere Santa Maria, da diverso tempo, è sotto gli occhi di tutti e la cosa preoccupante è che non si intravede una risoluzione positiva nemmeno sui fronti che erano stati oggetto di annunci e di interesse da parte dell’amministrazione comunale.
Ci riferiamo, in particolare, all’area dove insiste l’edificio che, a dispetto di tutte le ipotesi discusse, oggi risulta chiuso: la guardia medica non c’è più, l’idea di farne una sede decentrata dell’anagrafe forse è tramontata, la biblioteca di quartiere non ha ancora visto luce.
Per non parlare del parchetto circostante che, dopo i primi lavori, appare già poco accessibile e sicuro, con i giochini oggetto di atti vandalici.
Per allargare il discorso, non ci giungono rassicurazioni nemmeno in merito all’area del cimitero, con il muro perimetrale in condizioni di pericolo, e senza alcuna risposta finora pervenuta sui lavori di messa in sicurezza.
La viabilità in troppe zone è compromessa, e se anche da consiglieri di maggioranza, nei giorni scorsi, è arrivato un richiamo diretto al sindaco – con riferimento particolare a finanziamenti disponibili già dalla precedente amministrazione ma rallentati dalla burocrazia – allora significa che il malcontento è ampio e trasversale.
L’elenco delle cose che non vanno è esteso, ma ci auguriamo che i danni non diventino irrecuperabili e che si intervenga con urgenza per restituire dignità e decoro al quartiere”.
Nuovo bando Rifiuti
“Con la pubblicazione del nuovo bando per la gestione dei rifiuti giunge a compimento un complesso percorso amministrativo che il Comune di Catanzaro ha intrapreso, allineandosi alle più recenti disposizioni normative e agli schemi tipo predisposti da ARERA, con l’obiettivo di rilanciare la sfida dell’aumento dei livelli di raccolta differenziata e, al contempo, garantire la salvaguardia del personale impegnato da anni nel servizio.
I documenti della gara europea, consultabili sul portale appalti dell’ente, riguardano le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani differenziati, i servizi di igiene urbana e complementari, il conferimento agli impianti autorizzati per il trattamento, il riciclaggio, il recupero o lo smaltimento, oltre allo spazzamento e alla gestione del Centro Comunale di Raccolta. L’investimento complessivo dell’appalto ammonta a oltre 80 milioni di euro, con una durata prevista di cinque anni.
È utile ricordare che l’affidamento della gestione dei servizi previsti nel progetto sarà temporaneo e subordinato ai tempi necessari per l’individuazione del gestore unico di tutti i servizi per l’Area Omogenea Centro, che verrà selezionato da ARRICAL.
Le principali novità inserite nel nuovo bando, frutto di un importante confronto con le rappresentanze sindacali, riguardano in particolare la salvaguardia occupazionale degli addetti, con la previsione di un ampliamento dei servizi e di un monte ore più elevato, in linea con l’aggiornamento delle tabelle contrattuali.
Per quanto riguarda il servizio, è stata prevista una maggiore frequenza nella raccolta del residuo secco per le utenze domestiche, che passa da una cadenza quindicinale a settimanale, l’inserimento nel capitolato dell’attività di raccolta rifiuti dai bordi stradali e il potenziamento del servizio di spazzamento manuale.
In sede di gara, i candidati alla gestione potranno inoltre presentare proposte di miglioramento della logistica del sistema di raccolta, con l’allestimento di nuovi punti di conferimento, i cosiddetti “EcoPunti”, che andranno ad affiancare e potenziare l’attuale Centro Comunale di Raccolta in viale Magna Graecia, con specifica attenzione alle esigenze delle aree periferiche.
Di particolare rilevanza strategica è la previsione di iniziative mirate alla riduzione dei rifiuti e al potenziamento della raccolta differenziata, in un’ottica di integrazione con le piattaforme interrate e le isole ecologiche mobili già operative sul territorio. Un impegno che si affianca ad un’intensa attività di informazione e sensibilizzazione, fondamentale per coinvolgere attivamente la cittadinanza.
L’amministrazione lancia una sfida ambiziosa: superare gli attuali livelli di raccolta differenziata e raggiungere l’obiettivo dell’80%, grazie anche a un sistema di premialità volto a incentivare comportamenti virtuosi.
Un traguardo possibile solo con il contributo di tutti i catanzaresi, che hanno già dimostrato una forte consapevolezza civica e che, insieme, possono fare ancora di più per il futuro della città”.