Comune Catanzaro - Palazzo De NobiliComune Catanzaro - Palazzo De Nobili

Riceviamo e pubblichiamo

Questa mattina, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, accompagnato dall’assessore ai Lavori Pubblici Pasquale Squillace, dal consigliere comunale Gregorio Buccolieri, dal direttore dell’Amc Luca Brancaccio, dall’ingegnere Claudio Moroni, Rup del progetto, dal direttore dei lavori, Domenico Angotti, ha svolto un sopralluogo presso il cantiere della metropolitana di superficie.

L’incontro è stato un’occasione per verificare direttamente l’avanzamento dei lavori fortemente voluto e già annunciato dal presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, e per confermare l’importanza strategica di questa opera nel futuro del capoluogo.

Durante la visita, il primo cittadino ha potuto constatare i progressi compiuti nel cantiere, segno del lavoro assiduo e dell’impegno delle maestranze coinvolte. Il sindaco ha ribadito come “la metropolitana di superficie, che si prevede entrerà in funzione nei primi mesi del 2025, rappresenterà un’infrastruttura cruciale per Catanzaro, capace di trasformare non solo il sistema di trasporto urbano ma anche le abitudini quotidiane dei cittadini.

Con un percorso che collegherà i quartieri principali e le aree nevralgiche come il centro cittadino, Lido, il campus universitario, il policlinico e la cittadella regionale, l’infrastruttura offrirà una soluzione rapida ed efficiente per pendolari, studenti e tutti coloro che frequentano Catanzaro per lavoro o per servizi”.

Il sopralluogo ha messo in luce l’impegno congiunto delle istituzioni e delle maestranze coinvolte, cui va il ringraziamento del sindaco per il costante avanzamento dei lavori. “Il Comune, l’Amc, la Regione Calabria, Ferrovie della Calabria e Trenitalia continueranno a collaborare per definire un sistema integrato di mobilità che includa un biglietto unico per metro, autobus e funicolare, e che possa semplificare l’uso dei mezzi pubblici per i cittadini.

Saranno, inoltre, studiate soluzioni per assicurare la sostenibilità economica del sistema, con particolare attenzione ai riflessi sui servizi di trasporto esistenti”.

Nota su Università

Ho atteso qualche giorno prima di esprimermi sulle vicende che riguardano la nostra UMG poiché ritengo che non sia mai una buona idea estrapolare da una situazione complessa e articolata, un ragionamento frettoloso ed emotivo.

L’adesione all’UNICAL di una delle menti più brillanti e delle professionalità più fulgide del nostro Ateneo come quella del prof. Ciro Indolfi non poteva non innescare una serie di reazioni e di interrogativi.

Personalmente ritengo che in una società moderna, cosmopolita e dinamica come quella dei nostri tempi, non dovrebbe stupire che un professionista decida di buttarsi in una nuova avventura, stimolato da un ambiente lavorativo ed accademico ricco di spinte innovative come quello che oggi propone la nuova Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Unical.

È altrettanto evidente però che lo strascico innescato dallo stesso Indolfi relativamente agli scenari e alle dinamiche interne all’UMG evocati dalle sue dichiarazioni, non può essere liquidato con atteggiamenti propri da tifoserie.

Sono certa che il prof. Indolfi avrà pesato ogni parola e saprà dare seguito alla propria esternazioni, se lo riterrà necessario, nei modi e nei termini che riterrà più opportuni.
Portando la riflessione oltre questo specifico snodo, non si può non ritenere che la Città e l’Università che in essa abita non costituiscono mondi separati e non dialoganti e che ogni criticità o debolezza dell’una e dell’altra come anche, al contrario, ogni vigorìa ed ogni successo dell’una e dell’altra, abbiano riverberi vicendevoli e reciproci.

E dunque, le sorti ed i destini dell’una e dell’altra sono inscindibili.
Se la città non ha decollato negli ultimi venti anni (tempo minimo per un serio apprezzamento di risultati) anche la sua Università ne ha risentito e, così, in un rapporto di reciproca influenza, qualsiasi debolezza o scelta sbagliata fatta dalla governance dell’Università ha finito per incidere sul percorso di sviluppo della città.
Ed allora, non trovo onesto il rimpallo di responsabilità dell’una sull’altra così come risulta stucchevole la recriminazione fine a se stessa, al solo scopo di cercare un responsabile.

Quando circa un anno fa, assistemmo alla formazione e poi alla nascita della nuova Facoltà di Medicina a Cosenza, chiesi al Sindaco Fiorita di organizzare un consiglio comunale dedicato a tale argomento, allo scopo non di avviare una discussione basata su sterili campanilismi ma con la convinzione che la moltiplicazione di Facoltà analoghe in una regione con meno di due milioni di abitanti avrebbe finito per frammentare l’offerta formativa a discapito della qualità, privando il mondo accademico di una prospettiva “di sistema”.

Che puntasse a valorizzare le singole realtà esistenti e a diversificare le proposte in base ai territori e alle specifiche vocazioni di essi.

Come si ricorderà, il presidente Occhiuto pensò bene neppure di partecipare a quel dibattito e l’allora Rettore De Sarro si arroccò su una posizione di strenua difesa della duplicazione della Facoltà di Medicina, senza nemmeno troppo pudore rispetto ad una scelta tanto nefasta.

Nel frattempo, il disegno di Occhiuto di moltiplicare le Facoltà di Medicina (un’altra ne è stata aperta a Crotone) ha continuano il suo corso, in una logica miope di germinazione di nuove facoltà di cui si avvertono tutti i limiti. Ebbene, in questo scenario, oggi siamo tutti chiamati a riflettere e a darci da fare per far crescere la nostra realtà.

Non c’è chi possa sottrarsi a dare un contributo per invertire la rotta di un destino che, ripeto, vede appaiate e complementari la Città e l’Università. La mia proposta, pertanto, è di mettere da parte atteggiamenti recriminatori e di porre alla discussione congiunta di tutti gli attori misure concrete che strutturino un programma a breve, medio e lungo termine fatto di interventi seri (collegamenti, nuovi innesti di studio e abitativi in centro, incentivi alla socializzazione e allo scambio di servizi e attività), misure cioè che creino un effettivo rapporto virtuoso tra la Città e l’Università.

È il momento dunque di innescare un nuovo slancio e uno scatto di orgoglio che correggano e pongano rimedio alle scelte e alle spoliazioni subite e che cambino finalmente il destino del nostro territorio.
Immagino inoltre la creazione di una Consulta permanente Città-Università in cui i rappresentanti dell’una e dell’altra concertino obiettivi e strumenti di intervento e le cui riunioni siano aperte e “diffuse” sul territorio in modo da dare ai cittadini la possibilità di ascoltare le proposte e di verificare i risultati raggiunti. Non c’è più tempo e non ci sono più scuse.

Lotta a dispersione scolastica

Un investimento senza precedenti per la città di Catanzaro che coinvolgerà fino a centocinquanta ragazzi nel contrasto alla dispersione scolastica, attraverso la costruzione di una rete virtuosa tra amministrazione comunale, istituti scolastici e famiglie.

L’assessore alle politiche sociali e alla pubblica istruzione, Nunzio Belcaro, descrive così il progetto dal titolo “Impronte sul cammino dell’inclusione”, che ha visto l’Ambito sociale di Catanzaro beneficiario di un finanziamento di un milione 690mila euro, per il prossimo triennio, per cui è stata sottoscritta la relativa convenzione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

A riguardo, a margine della firma, si è tenuto nei giorni scorsi un momento di incontro con il consulente Antonio Ardolino, tutor indicato dal Ministero, al fine di avviare un confronto sulle metodologie operative da promuovere sul territorio.

Il cuore del progetto riguarda la realizzazione di attività integrate volti a rafforzare l’inclusione e integrazione sociale di bambini e adolescenti rom, sinti e caminanti, nonché delle loro famiglie, attraverso l’attivazione di iniziative di accompagnamento individualizzato e di gruppo.

Il percorso riguarderà anche interventi socioeducativi rivolti alla comunità più ampia di giovanissimi presenti negli istituti scolastici che hanno manifestato la loro adesione: sono previste azioni di sensibilizzazione, orientamento e formazione volte a rafforzare le competenze degli operatori sociali, sociosanitari e socioeducativi coinvolti.

“Su questo campo Catanzaro non aveva mai potuto disporre di un finanziamento così corposo che, per la prima volta, consentirà di intervenire sul fenomeno della dispersione scolastica seguendo da vicino ragazzi e famiglie nei contesti territoriali più a rischio”, commenta l’assessore Belcaro.

“L’istruttoria del progetto, avviata con successo da chi mi ha preceduto, Giusy Pino, con tutto il settore, ha oggi raggiunto un primo passo concreto dopo il confronto con il tutor ministeriale che ha consentito di porre alcuni paletti importanti. Abbiamo condiviso l’obiettivo che la scuola diventi sempre più un riferimento per le famiglie, attraverso un lavoro personalizzato che coinvolge professionalità diverse tra insegnanti, educatori, psicologi, assistenti sociali.

Un impegno che duri tutto l’anno, immaginando di garantire la continuità anche nel periodo estivo e facilitando, così, la creazione di una relazione diretta con i giovani beneficiari, segnalati dagli istituti scolastici, coprendo l’intero ciclo di istruzione obbligatoria. Firmata la convenzione, entro fine anno saranno avviate le attività propedeutiche al lavoro sul campo e verrà selezionata, tramite avviso pubblico, la realtà del Terzo Settore a cui affidarne la gestione.

Ci sono, dunque, tutte le premesse per un progetto in grado di lasciare davvero il segno nella nostra comunità, nel solco della volontà del sindaco Fiorita di imprimere una nuova visione alle politiche per la scuola e la famiglia”.

Denuncia per danni a Ic Manzoni

L’assessore al patrimonio, competente anche agli impianti sportivi, Antonio Battaglia, ha sporto formale denuncia ai carabinieri in seguito al danno subito dalla palestra attigua alla scuola “Manzoni” nel quartiere Pontegrande, dove ignoti hanno danneggiato il lucchetto del cancello d’ingresso senza tuttavia accedere ai locali.

“Un gesto odioso – ha commentato l’assessore – perché compiuto ai danni di un bene pubblico e dal grande valore sociale. La palestra è attualmente oggetto di un intervento di ristrutturazione ed efficientamento lungamente atteso dai cittadini e non solo dalla popolazione scolastica, che aspettano di poter beneficiare di un luogo di aggregazione di cui il quartiere è rimasto privo per anni. Per questo scassinare il lucchetto, magari sperando di poter trarre profitto da ulteriori azioni delittuose, suona intollerabile e opera di individui che non conoscono cosa significhi la convivenza civile.

Ma proprio a questo proposito – ha aggiunto Battaglia – voglio sottolineare che la segnalazione del danno ci è venuta da privati cittadini che, evidentemente, sanno bene cosa sia un bene comune e che valore abbia per la collettività. Cittadini che meritano quindi di essere ringraziati e indicati come esempio. Sono i nostri migliori alleati nel contrasto dei fenomeni di devianza e per l’affermazione della cultura della legalità. Un fronte dal quale non arretreremo di un passo, perché è uno degli impegni principali che abbiamo assunto con la città”.

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