Eugenio Riccio, Filippo Mancuso e Nicola FioritaEugenio Riccio, Filippo Mancuso e Nicola Fiorita

Nota stampa tratta dal web

«È ormai chiaro a tutti che l’amministrazione comunale di Catanzaro ha scelto da che parte stare: quella dell’ideologia militante, della memoria selettiva e della faziosità istituzionale.

Dopo aver concesso il patrocinio e il sostegno logistico alla manifestazione dell’Anpi in programma oggi 25 aprile sul lungomare, condita come sempre dalla solita narrazione unilaterale e autocelebrativa, ha vergognosamente negato il patrocinio gratuito a una mostra fotografica in ricordo di Sergio Ramelli, giovane iscritto al Fronte della Gioventù, il movimento giovanile del Movimento Sociale Italiano, barbaramente ucciso a 18 anni da estremisti di sinistra 50 anni fa.

È inaccettabile che l’istituzione comunale, che dovrebbe garantire pluralismo e rispetto per ogni memoria, si trasformi in uno strumento della propaganda di parte. Il patrocinio concesso all’Anpi e negato alla memoria di Ramelli rappresenta uno schiaffo alla verità storica e ai principi democratici che si pretende di celebrare. Parliamo di una sinistra che si riempie la bocca di parole come “tolleranza” e “memoria condivisa”, ma che nei fatti decide chi può essere ricordato e chi deve essere dimenticato.

Una sinistra che approva solo le commemorazioni che le fanno comodo e censura quelle che mettono in crisi la sua narrazione ideologica. È davvero triste vedere come un’amministrazione comunale, che dovrebbe unire la città e custodirne tutte le memorie, si renda invece complice di una deriva divisiva e discriminatoria. Le strutture pubbliche sono beni della collettività, non strumenti di propaganda politica. Ricordare Sergio Ramelli non è “provocazione”, ma un dovere civile verso tutte le vittime dell’odio.

La manifestazione dell’Anpi si è svolta nonostante rientri nei cinque giorni di lutto nazionale proclamati per la scomparsa di Papa Francesco. In un contesto simile, ogni evento pubblico avrebbe dovuto svolgersi con sobrietà, nel rispetto del momento di raccoglimento collettivo e privo di simboli politici. Un altro segno dell’ipocrisia di un’amministrazione che, ancora una volta, piega tutto alle proprie logiche ideologiche.

Chiediamo al sindaco Fiorita e alla sua maggioranza di spiegare pubblicamente le ragioni di questa vergognosa disparità di trattamento. E chiediamo che venga immediatamente concesso il patrocinio alla mostra in memoria di Ramelli, in nome del rispetto, della verità e della giustizia storica. Catanzaro merita un’amministrazione che sappia guardare oltre il proprio recinto ideologico».

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