Riceviamo e pubblichiamo
Va riconosciuto al presidente Occhiuto, in particolare per quel che riguarda il servizio sanitario regionale, di aver impresso negli ultimi anni un notevole dinamismo. Lo testimoniano lo sforzo per rimettere ordine nei cosiddetti bilanci fantasma delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria, così come le intese con i medici cubani per compensare i vuoti di organico nelle strutture ospedaliere.
Tuttavia, lo stesso presidente e commissario ad acta riconosce che ancora tutto questo non è sufficiente, perché la Calabria partiva da una situazione disastrosa e quindi, ad oggi, nella regione non è ancora pienamente garantito il diritto alla salute dei calabresi.
Un dato di fatto, quest’ultimo, che più volte mi è stato segnalato da numerosi cittadini che incrociano la sanità del Catanzarese e da chi vi lavora. Purtroppo, e questo va detto senza infingimenti, tanto l’Asp quanto l’AOU “Dulbecco”, nata dalla fusione fra “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini”, negli ultimi anni hanno palesato limiti e numerose criticità rimaste irrisolte.
I rispettivi vertici sono costituiti da ottime persone, ma che finora non hanno impresso quella svolta tanto attesa da un’utenza vasta, che coincide con l’area centrale della Calabria e non solo. Mi auguro che, soprattutto dopo la conferma recentemente deliberata dalla Giunta regionale, sapranno fare di più e meglio ma di certo la situazione attuale non è rosea. Anche perché, leggere i curriculum di chi è arrivato a guidare altre realtà calabresi (in teoria minori) potrebbe far storcere il naso.
Ma, personalmente, non sono per le letture complottiste e populiste, anche se un certo retrogusto ci può stare. E finora il retrogusto è molto amaro. Diventerà dolce se la “Dulbecco” rispetterà quanto scritto nel protocollo d’intesa tra Regione e Umg: la realizzazione del pronto soccorso a Germaneto e la costituzione a Villa Bianca del nuovo presidio per l’Alpi, in primis e quando si parlerà di nuovo ospedale. Venendo all’Asp, non possa giorno senza che io riceva segnalazioni di pesanti disfunzioni nei servizi territoriali dei vari distretti. In alcuni contesti siamo addirittura all’anno zero.
Possono anche andare bene nomine in deroga rispetto alla legislazione, a patto però che i pazienti catanzaresi non siano trattati peggio di come invece succede in altre province. Altrimenti, senza risultati, ha poco senso. Catanzaro è il luogo elettivo della buona salute e della ricerca scientifica, non vedo perché debba rinunciare a questo ruolo storico, che peraltro nulla toglie a tutte le altre realtà calabresi e nazionali.
Libro Caridi
Nell’ambito della rassegna “Parole, voci e suoni di Calabria”, la Biblioteca Comunale Filippo De Nobili di Catanzaro ospiterà la presentazione del libro “Il Cardinale Ruffo e la straordinaria avventura del 1799” di Giuseppe Caridi. L’evento si terrà il prossimo 20 febbraio 2025 alle ore 17.00.
L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali di Michele Marullo, Direttore della Biblioteca De Nobili, e Donatella Monteverdi, Assessora alla Cultura del Comune di Catanzaro.
A seguire, l’autore dialogherà con Alfredo Focà, rappresentante della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, offrendo un approfondimento sulla figura del Cardinale Fabrizio Ruffo e il suo ruolo nelle vicende storiche del 1799.
Giuseppe Caridi, autore dell’opera, sarà presente per illustrare i contenuti del volume e interagire con il pubblico.
Il libro, edito da Rubbettino, analizza in maniera dettagliata la straordinaria impresa del Cardinale Ruffo, che con l’Armata della Santa Fede contribuì al ripristino del potere borbonico nel Regno di Napoli.
L’iniziativa, promossa dal Patto per la lettura Catanzaro in collaborazione con il Comune di Catanzaro e la Biblioteca De Nobili, rappresenta un’importante occasione per approfondire un evento interessante della storia del Mezzogiorno d’Italia.
Interrogazione su Agenda Urbana
Il consigliere comunale di Forza Italia, Sergio Costanzo, ha presentato una interrogazione a risposta scritta al sindaco e della quale ha anche messo al corrente la commissione Vigilanza e Controllo, avente come oggetto: “Comune di Catanzaro (CZ) – Agenda Urbana Città di Catanzaro 2018/2020 ed Agenda Urbana Città di Catanzaro Programmazione 2021/2027”.
L’esponente azzurro, nella sua interrogazione, dopo avere riportato ampi stralci dei due strumenti di programmazione, muove dalla considerazione che “entrambe le Agende riguardano lo sviluppo della Città di Catanzaro e le tematiche risultano essere incentrate sulle stesse argomentazioni”, per approdare infine a una serie di quesiti.
Chiede prima di tutto “quali obiettivi si sono raggiunti con la programmazione 2018 di Agenda Urbana per la Città di Catanzaro, visto che i temi dell’inclusione, della cultura e della formazione vengono riproposti per le annualità a venire.
Costanzo chiede anche di sapere se sia in corso la riqualificazione degli immobili individuati nella prima Agenda Urbana, se i lavori sono tutti terminati e se questo valga anche per il Teatro Masciari.
Sempre a proposito di immobili, nell’interrogazione si chiede quali siano quelli inseriti nella programmazione 2021/2027. Successivamente, il consigliere passa al centro storico per conoscere cosa sia stato fatto per raggiungere l’obiettivo, fissato nel 2018, di collegarlo al resto dei quartieri cittadini.
Costanzo chiede inoltre “perché si è costretti a parlare ancora di Istituto Rossi, di Masciari, del Fazzari, se non sono stati evidenziati problemi di particolare rilevanza”.
Su Villa Margherita, visto che il progetto del parco è oggetto di intervento anche su Agenda 2021/2027, il consigliere chiede lumi sul finanziamento di diversa origine e attualmente in itinere. Infine, Costanzo chiede di sapere come verranno mantenute le finalità del finanziamento PISU relativo alle gallerie del San Giovanni.
Sul fronte del “sociale”, l’esponente azzurro nella sua interrogazione scrive che “anche nell’Agenda 2018, come in quella 2021/2027, si parla di condizioni gravate dai problemi del disagio giovanile e della marginalità sociale, un ruolo importante nei processi di rigenerazione e di recupero sociale e di nuovo protagonismo dei giovani nella costruzione di modelli innovativi di crescita urbana.
Quali sono i dati Istat che dimostrino un cambiamento? – è il quesito. In più, chiede ancora Costanzo, “qualora si stesse lavorando in continuità, quali sono i risultati raggiunti in termini di miglioramento sociale e di istruzione scolastica che differenzi la prima di Agenda 2018 dalla seconda di Agenda 21/27”.
Aou Dulbecco
La conferma della dottoressa Carbone è una notizia che accolgo positivamente perché significa non interrompere un percorso proficuo per l’intera azienda ospedaliera universitaria Dulbecco.
La dottoressa Carbone con dedizione ed impegno sta portando avanti un lavoro i cui frutti sono già visibili ed altri risultati presto si vedranno e saranno utili ad un’utenza che già di per sé è fragile.
Nuovi specializzandi, un nuovo concorso, assistenza anche per i parenti dei pazienti, un progetto per le ambulanze che arrivano con codici minori. Tutte cose che faranno crescere l’azienda ospedaliera Renato Dulbecco. Interrompere questo percorso sarebbe stato un errore a solo danno dei pazienti e di chi fruisce dell’ospedale, come utente ma per le tante professionalità che finalmente hanno un interlocutore attento ad ogni aspetto che fa di un ospedale un luogo sicuro per tutti.