Riceviamo e pubblichiamo
Catanzaro perde sempre più autorevolezza e nessun componente della classe politica regionale di Catanzaro prova a dare una mano. E così Occhiuto ha gioco facile e sottrae al capoluogo ogni servizio a favore della sua città di appartenenza e cioè Cosenza. Ed infatti, con il DCA N. 225 del 8/5/2025 Occhiuto ha azzerato definitivamente i posti di cardiochirurgia di Villa S.Anna di Catanzaro portandone 16 nella sua città presso l’A.O. Annunziata di Cosenza.
Villa S.Anna sparisce definitivamente dalla rete ospedaliera regionale e il DCA firmato da Occhiuto segna definitivamente la fine di ogni speranza per chi ancora credeva che il S.Anna di Catanzaro potesse continuare a salvare vite e che i suoi 100 lavoratori potessero continuare a lavorare e dare sostegno alle loro famiglie.
Ciò che rende il tutto ancor più grave e allarmante e l’omessa reazione della nostra classe politica regionale che subisce i soprusi di Occhiuto senza nulla osservare e senza nemmeno provare a difendere la città di Catanzaro e la sua comunità e i suoi pazienti e i suoi lavoratori.
S. Maria Mezzogiorno
C’era di tutto, lungo la scalinata di Santa Maria di Mezzogiorno: persino un televisore, i fuochi di una cucina, sacchi di rifiuti, quelli grandi, da oltre trecento litri. E parliamo solo della punta di un iceberg fatto di degrado e abbandono.
Non si può quindi che ringraziare l’assessora Irene Colosimo per avere, anche in questo caso, preso di petto – come sul dirsi – una delle tante emergenze lasciate lì a marcire sul territorio per restituire alla città uno degli elementi urbani più storici: il collegamento tra via Carlo V, il centro storico e la preziosa chiesa che sta proprio in cima alla scalinata.
Non era facile bonificare il sito; per la quantità di rifiuti accumulati, per l’imponente sviluppo lineare delle rampe, per la massa enorme di vegetazione spontanea, ma anche per la necessità di garantire piena sicurezza agli operatori. Un fattore, quest’ultimo, che ha imposto all’assessorato di ricorrere agli specialisti della cosiddetta “edilizia acrobatica”.
Ma Irene Colosimo ha interpretato in maniera impeccabile l’obiettivo che l’amministrazione Fiorita si è data sin dal suo insediamento di restituire decoro e dignità ai luoghi simbolo della nostra comunità.
Tra questi la scalinata di Santa Maria di Mezzogiorno, che grazie alla caparbietà di chi ha voluto bonificarla, ora i catanzaresi potranno percorrere senza doversi vergognare.
Quei catanzaresi, tantissimi, che amano la città e che dovrebbero essere da esempio a quei pochi che, al contrario, privi di senso civico e complice l’incuria, aveva ridotto la scalinata a una discarica e che speriamo possano ora ravvedersi di fronte a una manciata di bellezza finalmente restituita.
Pineta Siano
È tornata a sgorgare l’acqua nella fontana pubblica collocata nel piazzale di fronte l’ingresso centrale del parco Li Comuni, vicino al parco giochi. Rimasta inattiva per anni e ulteriormente danneggiata dal devastante incendio dell’estate 2021, la sua riattivazione è un ulteriore segnale concreto di rinascita e di attenzione verso il territorio, oltre a rappresentare uno dei tasselli del più ampio progetto di riqualificazione della pineta. L’intervento si inserisce infatti in un piano articolato volto a restituire piena fruibilità al parco, tra le oasi naturalistiche più amate dai catanzaresi.
La riattivazione della fontana pubblica è stata accompagnata da un intervento di diserbo, a cura di Calabria Verde, per migliorare il decoro e l’accessibilità dell’area, mentre nei prossimi giorni, a cura dei servizi comunali, saranno installate una postazione per la raccolta del pattume e una per la raccolta delle deiezioni canine, un servizio essenziale per incentivare la frequentazione del parco da parte di famiglie e proprietari di animali.
Si susseguono insomma con regolarità gli interventi con cui, complessivamente, l’Amministrazione intende promuovere un uso rispettoso e condiviso del verde pubblico, valorizzando un patrimonio ambientale di grande pregio e rafforzando il legame tra la comunità e il proprio territorio. Cogliamo l’occasione, infine, per rivolgere un pensiero affettuoso in ricordo di Antonio Citriniti, già dipendente comunale, scomparso qualche mese fa, che amava la pineta in modo speciale e che oggi sarebbe felice del lavoro che si sta facendo.
“Contro” Occhiuto
“È ormai evidente che il Presidente e Commissario alla sanità Occhiuto ha scelto una gestione personalistica e incoerente, anche della sanità calabrese, piegando decisioni strategiche a logiche politiche-elettoralistiche anziché a criteri di merito e qualità certificata.
Dai soldi del nuovo ospedale alla apertura lampo della facoltà di medicina a Cosenza alla redistribuzione dei posti di cardiochirurgia, il dogma per Occhiuto è sempre uno: prima Cosenza e poi la Calabria e i malati.
Gli ultimi atti ufficiali del Commissario Occhiuto, anche sulla vicenda di cardiochirurgia, sono un emblema di questo dogma distorto. Ed a farne le spese sono nuovamente i malati calabresi ed il Capoluogo di Regione privo di una difesa, anche minima, dai veritici del centro destra calabrese.
Il metodo è discutibile e arrogante: Occhiuto non ha sospeso la revoca dell’accreditamento del Sant’Anna Hospital – come chiesto dal curatore – ignorando ogni istanza istituzionale e sociale snobbando persino l’incontro con i lavoratori ed i Sindacati nel Consiglio comunale aperto sul tema svolto nel 2024. Occhiuto smentisce sul numero dei posti di cardiochirurgia l’atto aziendale dell’AOU “Dulbecco”, redatto dal Commissario, la dottoressa Carbone, che lui stesso ha nominato e che prevedeva per Catanzaro 20 posti letto e 6 di terapia intensiva.
Occhiuto non attende l’esito di un eventuale ricorso al Consiglio di Stato da parte della clinica Sant’Anna ma sposta subito i posti accreditati a Cosenza. Occhiuto apre di fatto un nuovo polo cardiochirurgico a Cosenza senza alcuna pianificazione coerente con i dati oggettivi di Agenas o con le reali esigenze territoriali.
Infatti mentre Agenas – l’ente nazionale di valutazione sanitaria – attesta che la Cardiochirurgia dell’AOU “Dulbecco” di Catanzaro è tra le prime dieci in Italia per volumi e risultati, Occhiuto sceglie di non potenziarla ma di fare nascere da zero una Cardiochirurgia nella sua Cosenza con posti letto uguali a quelle già esistenti ed operanti di Catanzaro e Reggio Calabria, equiparando nei fatti qualcosa che non esiste a qualcosa che, invece, esiste da anni ed eroga servizi salva vita.
Questa non è programmazione sanitaria: è accentramento autoritario, è uso del potere senza logica per favorire territori amici, è un colpo alla credibilità dell’intero sistema sanitario calabrese.
Spaventa, in questa drammatica situazione per la città di Catanzaro e per i malati calabresi, il silenzio complice dei catanzaresi amici di Occhiuto. Avrebbero dovuto ricordargli che Occhiuto è il Presidente della Regione ed è il Commissario alla sanità, non è il Sindaco di Cosenza.
Potrebbero spiegare gli azzurri catanzaresi, nella difesa dell’indifendibile, quale metodo ha seguito Occhiuto. Credo che non sia più rinviabile una presa di posizione dura e pubblica dei cittadini e del istituzioni dell’area centrale della Calabria e dei malati calabresi”.
Medicina Veterinaria
“La riattivazione del corso di laurea in medicina veterinaria da parte dell’Università Magna Graecia di Catanzaro rappresenta, tuttora, una vicenda irrisolta che danneggia una comunità ed un territorio che, grazie ad un importante presidio formativo, potrebbero beneficiarne dal punto di vista produttivo ed imprenditoriale in ambito agricolo e zootecnico.
Come ha giustamente ricordato il consigliere regionale Antonello Talerico, questa è una storia che parte da lontano e che non ha ancora trovato una soluzione positiva: dal 2010, anno della chiusura del corso, ad oggi nessun responso ufficiale nonostante non siano mancati, nel corso degli ultimi anni, interlocuzioni e proclami da parte dai massimi vertici regionali.
Ricordo che, nel 2022, il Senato accademico dell’Umg aveva approvato all’unanimità l’avvio delle procedure per la riattivazione di Medicina veterinaria e che, l’anno dopo, si incassò pure il parere favorevole della Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, con commento entusiasta a margine del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
Secondo le direttive dell’Anvur, la realizzazione dell’Ospedale veterinario sarebbe stata la condizione indispensabile per ottenere l’accreditamento ministeriale del Corso di laurea, sulla base di un finanziamento della Regione Calabria finalizzato proprio a questo obiettivo.
Le buone intenzioni non sono bastate, perché evidentemente il non aver portato avanti gli impegni previsti dal punto di vista infrastrutturale e dell’offerta accademica ha rappresentato un ostacolo insormontabile per il raggiungimento del risultato.
Mi chiedo, allora, se ancora oggi valgono le belle parole spese dalle più alte autorità regionali e cosa ne pensa, a riguardo, il rettore Cuda: Medicina veterinaria a Catanzaro può essere ancora una partita da giocare oppure dobbiamo rassegnarci all’ennesima mortificazione a vantaggio di altri territori?”.
Villa Margherita
Desidero innanzi tutto ringraziare Piero Bevilacqua per l’attenzione e l’affetto che egli non smette di rivolgere alla nostra città, che è anche la sua.
I legami che sopravvivono nei tanti catanzaresi che, pur vivendo altrove, non smettono di avere a cuore le sorti del posto dove sono nati rappresentano per tutta la nostra comunità un valore aggiunto, che come tale va sempre apprezzato.
Anche per questo sento la necessità di rassicurare Piero che nessuna nuova costruzione sarà realizzata all’interno di Villa Margherita, oggetto di un importante intervento di riqualificazione strutturale.
In particolare, l’ex alloggio del custode non cederà il posto ad alcun nuovo edificio. Sarà, al contrario, oggetto di restauro e rifunzionalizzazione per favorire momenti di socialità anche, ma non solo, in ragione della sua vicinanza fisica all’Accademia di Belle Arti e alla sua nutrita e per noi preziosa comunità di studenti e studentesse.
Ma in generale, il progetto di riqualificazione di Villa Margherita non prevede alcun nuovo volume e quindi nessun nuovo gravame sul suolo, restando inteso che si tratta di un progetto che, in ogni caso, continuerà a dispiegarsi sotto l’occhio vigile della Soprintendenza, chiamata al controllo e alla verifica.
Con queste poche e sintetiche righe, spero così di aver temperato le giuste preoccupazioni di Bevilacqua, cui mi fa sinceramente piacere rivolgere l’invito a venirci a trovare in Comune, per potergli offrire una visione completa e dettagliata di quello che desideriamo torni a essere e rappresentare, per la nostra città, Villa Margherita nel prossimo futuro.
Bandiera Blu
La conferma della Bandiera Blu, per il terzo anno consecutivo, sancisce, casomai ve ne fosse bisogno, l’impegno e l’abnegazione con cui la vice sindaca Giusy Iemma continua a interpretare il suo ruolo di titolare della delega, tra le altre, alle Politiche del Mare.
Da tempo, ormai, Bandiera Blu si è accreditato come uno dei riconoscimenti più prestigiosi e con l’ampliarsi e il diversificarsi degli strumenti della comunicazione è diventato anche veicolo di promozione per i territori che di tale riconoscimento possono godere. Lido continuerà dunque a disporre di una carta importante da giocare sul mercato del turismo.
Da qui, si evidenzia anche la lungimiranza politica di Giusy Iemma che, un anno dopo l’altro, ha profuso ogni sforzo per conservare i severi requisiti che Bandiera Blu impone.
Da questo punto di vista, non va dimenticato che una località che ambisce al riconoscimento non deve limitarsi a disporre di un buon mare pulito ma deve produrre ogni iniziativa utile a promuovere ad ampio spettro la cultura della sostenibilità.
A Catanzaro sono state organizzate iniziative, eventi, percorsi scolastici per promuovere e far attecchire l’idea di tutela dell’ambiente sin dalla più tenera età. In altre parole, un processo di crescita civile a tutto tondo, che ha riguardato tutti, e di questo non possiamo che ringraziare Giusy Iemma.
La quale, sul versate impegnativo della tutela del territorio, non ha mancato di dare il suo imprinting anche da assessora all’Urbanistica con l’enorme lavoro fatto fin qui per dare al capoluogo, finalmente, il suo PSC.