Riceviamo e pubblichiamo

Respingiamo con fermezza e sdegno le calunnie diffuse da Forza Italia, che si rivelano per ciò che sono: un maldestro tentativo di distogliere l’attenzione dalla verità e dalle proprie responsabilità politiche.

È vergognoso che chi oggi urla allo scandalo e agita insinuazioni infondate sull’area individuata per il nuovo ospedale, dimentichi (o finga di dimenticare) che quell’area è stata individuata e votata anche da loro nel 2016.

Si tratta quindi di un attacco strumentale, mosso non da reali preoccupazioni per la sicurezza del sito ma da precise direttive politiche provenienti dal loro “padrone politico”: il presidente della Regione e commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto, detto anche il saccheggiatore di Catanzaro.

Forza Italia tenta in questo modo di coprire il fallimento totale delle politiche di Occhiuto sulla sanità calabrese.

Vogliono occultare: l’assenza totale di risorse per la realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro, lo scippo dei posti letto del Sant’Anna Hospital spostati vergognosamente a Cosenza, la menomazione della facoltà di Medicina di Catanzaro e, più in generale, l’evidente disegno di spoliazione ai danni del Capoluogo e della sua sanità.

Per questo non si sono presentati questi leoni da social al Consiglio comunale aperto sulla sanità: per proteggere le nefandezze di Occhiuto. Una fuga dalle proprie responsabilità, un tradimento nei confronti di Catanzaro.

A chi oggi millanta sospetti, rispondiamo con trasparenza: siamo disponibili ad accompagnarlo in procura, per denunciare tutto ciò che ritengono opportuno.

Noi non temiamo la verità. Ma pretendiamo lo stesso da loro. Abbiano il coraggio di scusarsi pubblicamente, non solo per le calunnie pronunciate, ma anche per aver svenduto Catanzaro agli ordini di un presidente e commissario cosentino, che non ha mai nascosto le sue reali priorità.

Noi continueremo a lavorare per il bene di Catanzaro e per difendere i suoi diritti, anche di fronte alle menzogne e agli attacchi falsi.

Risposta

Non sanno più a quale bugia o fandonia aggrapparsi pur di obbedire al diktat di Occhiuto che “vorrebbe” realizzare il nuovo ospedale a Germaneto e chiudere per sempre il Pugliese-Ciaccio.

Ma con quali risorse non è dato sapere, in considerazione del fatto che, ad oggi, il super commissario alla Sanità ha stanziato Zero Euro per la città Capoluogo di Regione. Anzi, ha dirottato le nostre risorse verso Vibo e Gioia.

L’ultimo comunicato di Forza Italia – che fa a pugni con la dichiarazione del consigliere Talerico che si sbraccia nel dire che il Pugliese non si tocca – è un capolavoro di malafede e falsità. Intanto, c’è da dire che tutta l’area che va dal Pugliese al Ciaccio, compreso il Parco della Biodiversità, non è compresa nel PAI (Piano Assetto Idrogeologico) e quindi  non è assolutamente una zona a rischio. Ma c’è di più.

Nella nostra visione, le aree interessate a nuove costruzioni sono perfettamente pianeggianti e compatibili urbanisticamente, perché si interverrebbe sulla riqualificazione di fabbricati già esistenti (ala nord del Pugliese, da demolire e ricostruire, palazzina dei poliambulatori, pronto soccorso), mentre l’unico corpo totalmente nuovo si realizzerebbe accanto al Ciaccio.

Tra i due “poli” ospedalieri si realizzerebbero solo il maxi parcheggio della Provincia, ideato dal compianto Michele Traversa, dotato anche di elisoccorso nonché le strade di collegamento.

Quindi, di quale dirupo stiamo parlando? Suggeriamo di trovare argomenti più credibili per dare soddisfazione al presidente Occhiuto e al rettore  Cuda; i quali sono accomunati da un solo progetto e cioè la rottamazione del Pugliese e la sua trasformazione in una RSA per offrire un orticello di potere a “professori e luminari” di Napoli.

Informiamo poi Forza Italia che tutta l’area in questione è di natura pubblica, appartenendo all’azienda “Dulbecco”, alla Provincia di Catanzaro e all’Inps.

Se sono a conoscenza di privati che avrebbero acquistato da questi enti terreni o altro, sono pregati di fare nomi e cognomi, ovviamente assieme a quelli dei proprietari dei terreni su cui dovrebbe sorgere a Germaneto il nuovo ospedale.

Noi stiamo difendendo una scelta compiuta dal Consiglio comunale nel 2016, con un voto pressoché unanime (solo due astensioni), espresso quindi anche da coloro che oggi la contestano, sconfessando se stessi.
Hanno cambiato idea?

Legittimo! Le “argomentazioni” di Occhiuto e Cuda li hanno convinti? Legittimo anche questo. Abbiano però il coraggio di tornare in aula – perché noi torneremo in aula, essendo la mozione ancora vigente all’ordine del giorno – e davanti alla città votino contro la mozione stessa e, se hanno i numeri, lo boccino.

Restiamo comunque in attesa di ricevere dai consiglieri comunali di Forza Italia la documentazione probante, che certifichi quante e quali risorse economiche il super commissario Occhiuto abbia messo sul piatto per Catanzaro, per Germaneto o per l’area Pugliese-Ciaccio che sia.

La verità è che la nostra città è stata depauperata a favore di Vibo, Gioia, Cosenza e Reggio con la complicità degli stessi esponenti di Forza Italia. I catanzaresi giudicheranno.

Damargherita

Anche quest’anno, la formula del festival “daMargherita” si sta dimostrando vincente.

Un cartellone variegato, di qualità e attrattivo, a giudicare dalla risposta del pubblico registrata in questi primi giorni e che fa supporre un gradimento che accompagnerà la kermesse fino a domenica 22, quando calerà il sipario su questa settima edizione.
“daMargherita” è stato definito un percorso delle arti a cielo aperto, che tiene insieme più elementi, più linguaggi, a cavallo tra tradizione e sperimentazione, facendolo con una coerenza di fondo rispetto all’obiettivo generale di parlare a giovani e meno giovani.

Quel successo di pubblico, richiamato in precedenza, è il riscontro migliore che si potesse immaginare, sia da parte degli organizzatori, sia da parte dell’Amministrazione, che il festival ha sostenuto convintamente.

Una scelta, quest’ultima, che ha una ragione precisa, che attiene alla qualità del cartellone e, in più, alla funzione non solo culturale che l’appuntamento tradizionalmente svolge: la valorizzazione del parco pubblico nel cuore del centro storico.

Villa Margherita è un luogo simbolo per i catanzaresi e su di essa il Comune ha scommesso fino ad arrivare ai lavori di riqualificazione appena avviati, che puntano a consolidare un rapporto mai del tutto interrotto tra la villa e la cittadinanza, in un contesto rinnovato.

Da questo punto di vista, dunque, consideriamo “daMargherita” un nostro compagno di viaggio, augurando lunga vita al festival anche nella villa più bella che verrà.

Damargherita 2

“Da Margherita è un piccolo festival ma con una grande identità.

Un festival con un’anima che, portando nel centro di Catanzaro musica, arte, letteratura, cinema dimostra a tutti, soprattutto ai giovani, come la cultura possa fare sempre la differenza”: sono queste le parole di Murubutu, uno degli ospiti più attesi della settima edizione del festival da Margherita, realizzato con la compartecipazione del Comune di Catanzaro, che sta animando il cuore del centro storico di Catanzaro.

Il rapper, docente e narratore di fama nazionale ha portato la sua “letteraturap” nel polmone verde della città, conquistando anche l’attenzione dei giovanissimi grazie al suo originale mix di rap, narrativa e poesia dai risvolti didattici.

Un momento che si è ben inserito nel grande contenitore di daMargherita che stasera proporrà un doppio live musicale con l’obiettivo di creare un ponte tra culture e suoni del mondo.

Dalle 22.30 il pubblico potrà scoprire dal vivo Tära, una cantante palestinese, nata e cresciuta in Italia, che ha trasformato la sua esperienza di vita in un messaggio potente ed universale.

Una voce desiderosa di portare avanti il messaggio e la storia del suo popolo in cerca di autenticità e rivendicando con orgoglio le sue radici. Passando per beat, memoria e orgoglio, a daMargherita Tära presenterà il progetto “Arab’nB”, che unisce le sonorità R&B con la lingua, le melodie e la visione della sua eredità culturale.

Subito dopo sarà la volta di un trio legato al territorio come quello composto da Catanzion, Kuanito e Maddawg che porteranno in villa tutta l’energia della della dancehall e del reggae in un connubio tra ritmo, parole e identità.

Oggi pomeriggio, alle 18, il programma sarà, inoltre, aperto dal talk promosso dall’Associazione Angela Serra, sezione Stefanizzi di Catanzaro, sul tema “Dalla cura al prendersi cura”: si parlerà delle attività portate avanti all’interno del reparto di oncologia del presidio Ciaccio-De Lellis dell’AOU “Dulbecco”, per offrire assistenza alle pazienti oncologiche sia da un punto di vista psicofisico che estetico, attraverso i contributi della rete dei volontari e le testimonianze di alcune pazienti.

Dopo la sera dei corti, che ha segnato l’avvio di una nuova collaborazione con il Calabria Movie – International Short Film Festival, il cinema sotto le stelle stasera alle 21 vedrà la proiezione di “Un colpo di fortuna” scritto e diretto da Woody Allen.

Ragi

Prosegue l’attività del progetto “Primi Passi con la demenza. Viverla senza vergogna, conoscerla senza paura”, nato su impulso della Ra.Gi. – ente del Terzo Settore che dal 2006 si occupa esclusivamente di supportare persone con malattie neurodegenerative – e che è stato realizzato attraverso un investimento concesso da Fondazione Roma.

Istituto di origine bancaria che per la prima volta si è impegnato fuori dai confini laziali. 

Per la sua importante ricaduta sociale sul territorio, il progetto ha ricevuto anche l’adesione del Comune di Catanzaro, tra i ventotto Comuni coinvolti in tutta la provincia.

L’Amministrazione ha collaborato nel mettere a punto la programmazione di otto tappe cittadine di un percorso itinerante che sta attraversando il Capoluogo, da un capo all’altro, con lo scopo di consentire la fruizione di servizi essenziali di tipo informativo, di screening, di ascolto e di supporto alle persone con demenza e ai loro familiari.

Dopo l’avvio da Piazza Prefettura nel centro storico, l’èquipe multidisciplinare, composta da psicologi, assistenti sociali, educatori e formatori, a bordo del mezzo mobile personalizzato, è infatti arrivata nelle zone di Mater Domini, Gagliano, Siano, Pontepiccolo, Sala e Corvo.

Numerosi cittadini – tra cui giovani e famiglie – si sono fermati ai punti informativi.

Dove è stato possibile ricevere materiali divulgativi, confrontarsi con gli operatori, sottoporsi a questionari di valutazione per identificare o quantificare il declino cognitivo, ricevere consulenze e conoscere i servizi attivi sul territorio.

“Tappa dopo tappa, il progetto sta mettendo in campo interventi di prossimità che si traducono in un aiuto utile, concreto e alla portata di tutti”, ha commentato il consigliere comunale Francesco Scarpino.

“Al contempo, porta avanti una vera operazione culturale per promuovere un’etica della responsabilità collettiva puntando ad allontanare lo stigma, la paura e la vergogna nei confronti delle demenze, fenomeni che condizionano negativamente la qualità della vita delle persone che vivono questa condizione”.

In programma altre due soste del percorso a Catanzaro: martedì 24 giugno, dalle 10 alle 13, nel Quartiere Santa Maria, lungo Viale Isonzo (zona Mercato), e giovedì 3 luglio, dalle 10 alle 13, nel Quartiere Lido sul Lungomare (Terrazza Saliceti).

L’interesse espresso dai cittadini in ogni singola tappa di questo viaggio della Ra.Gi. rivela chiaramente quanto sia necessario colmare il vuoto di servizi socio-assistenziali per persone con demenza e per chi si prende cura di loro.

Per questo motivo dopo la pausa estiva, si valuterà la ripresa del tour, attraversando i luoghi della città non raggiunti in questa prima fase, per continuare a tendere una mano a quanti affrontano la malattia e per spezzare l’indifferenza nei confronti dei più fragili.

Road to pride

Domani, alle ore 11, nella sala concerti di Palazzo de Nobili, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Road to pride 2026”.

Promosso da Comune di Catanzaro, Arci Equa, Arci Calabria e altri partners.

Contiamo come sempre sulla Vostra presenza. 

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