Riceviamo e pubblichiamo

Sanno di fumo negli occhi le dichiarazioni del presidente e commissario straordinario per l’emergenza sanitaria in Calabria, Roberto Occhiuto, sul nuovo ospedale di Catanzaro. Un generico “si farà” non basta a fare la chiarezza necessaria su ciò che si vuole realizzare, sul come si vuole farlo e sui tempi di realizzazione.

Non ci sono, allo stato attuale, atti concreti che finalmente possano dare sostanza e riferimenti precisi, mentre Catanzaro e i suoi cittadini, soprattutto sulla salute, meritano fatti.

Provando a riavvolgere il nastro, rilevo: più di un anno fa, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, sosteneva che – dopo il «parere favorevole, espresso dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Ministero della Salute» – fossero disponibili per Catanzaro i fondi ex art. 20. Nello specifico, cito Mancuso, «170 milioni per il nuovo Ospedale di Catanzaro, 40 milioni per la riqualificazione del presidio Pugliese e 25 milioni per l’adeguamento del Policlinico».

Era il 9 febbraio 2024 e lo stesso Mancuso indicava in 15 giorni i tempi perché il commissario dell’AOU “Dulbecco”, Simona Carbone, fornisse un documento necessario alla firma dell’Accordo di programma quadro – secondo stralcio – con cui si sarebbe dato avvio all’iter operativo per il nuovo ospedale.

Mi chiedo: di quel documento – che Mancuso chiama “quadro sanitario futuro” – esiste traccia?

E ancora: se quel documento è così necessario, perché Occhiuto, che grazie ai super-poteri da commissario potrebbe addirittura «fare da solo l’ospedale di Catanzaro», non impone o adotta egli stesso questo atto e si avvia concretamente la procedura di realizzazione del nuovo ospedale?

Sono molte le domande a cui mancano le risposte. Questione Inail, ad esempio: al contrario di quanto avvenuto per Reggio Calabria e per Cosenza, non risulta da nessuna parte che INAIL abbia intenzione di ampliare la dotazione finanziaria per Catanzaro oltre i circa 87mln di euro disponibili ormai da diversi anni.

Lo dice lo stesso Occhiuto quando usa l’avverbio “presumibilmente” riferendosi alla volontà (presunta, quindi) di INAIL di investire di più.

E allora mi chiedo: visto che quei soldi non basteranno per un “nuovo ospedale” e potrebbero non arrivarne altri, cosa si fa con quei soldi? Quale progetto si intende attuare?

Ferma restando l’esigenza di razionalizzare spazi e servizi attuali e dare dignità al personale tutto che opera nella sanità catanzarese prima di procedere a investimenti poco utili, mi pare che si stia cercando di distrarre l’attenzione parlando della collocazione di un fantomatico “nuovo ospedale” e scaricandone la responsabilità sul Comune, quando invece la Regione non chiarisce cosa si intende per “nuovo ospedale di Catanzaro”.

Tanto più che nella riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese adottata dalla Regione nel 2023 non c’è traccia alcuna di un “nuovo ospedale” per Catanzaro, ma sono citati gli attuali plessi della “Dulbecco”, il “Pugliese” e il Policlinico.

Temo, ahimè, che a queste domande non riceverò risposte nel merito, ma solo invettive e tentativi di svicolare dal problema. Ma le questioni rimangono sul tavolo, anche se qualcuno proverà a usare il fantomatico “nuovo ospedale di Catanzaro” come promessa agli elettori per le prossime elezioni regionali e comunali.

Polemiche bis

Più cercano di giustificare il presidente Occhiuto, più cercano di giustificare se stessi davanti agli occhi dei catanzaresi, più viene fuori la verità: i 220 milioni dell’ex articolo 20 per il nuovo ospedale di Catanzaro non ci sono più e si aspetta la manna dal cielo, cioè un ipotetico – e secondo me altamente improbabile – finanziamento da parte dell’Inail, che dovrebbe farsi carico di tutta l’opera e quindi sganciare almeno 400 milioni di euro.

Ma se Inail ha già sollevato perplessità sui primi finanziamenti, sostenendo che metterebbero a rischio la stabilità dell’ente, come si fa a pensare che ora sarebbero disponibili a realizzare loro per intero il nuovo ospedale di Catanzaro?

Sono venuti allo scoperto i ventriloqui catanzaresi del presidente Occhiuto, come il vicepresidente Pietropaolo con la sua dichiarazione odierna, che non ha avuto esitazione a firmare le delibere con cui i soldi di Catanzaro sono stati dirottati sugli ospedali di Sibari, Vibo Valentia, Gioia Tauro. Ci dimostrino con atti ufficiali del consiglio di amministrazione dell’Inail che sono disponibili per Catanzaro almeno 300 milioni e saremo i primi a prendere atto che il maltolto è stato restituito.

Settimana di Pasqua: isola pedonale 17 e 19 aprile. Le disposizioni sulla viabilità anche per la “Naca”

L’Amministrazione comunale di Catanzaro informa la cittadinanza che, in occasione delle celebrazioni pasquali, sono state adottate una serie di misure straordinarie alla viabilità per garantire il regolare svolgimento degli eventi religiosi e la sicurezza di residenti e visitatori.

Giovedì 17 aprile 2025
In occasione delle celebrazioni del Giovedì Santo:

Dalle ore 19:00 alle ore 23:00 sarà istituita l’isola pedonale lungo Corso Mazzini, nel tratto compreso tra Piazza Garibaldi (San Giovanni) e Piazza Cavour.

Dalle ore 17:00 alle ore 23:00 sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati del medesimo tratto.

In Piazza L. Rossi (Prefettura), lungo il lato perimetrale adiacente l’Istituto di Credito fino alla discesa ZTL, sarà attiva la sosta riservata ai veicoli con persone con disabilità in possesso di regolare pass. Gli altri stalli nella piazza rimarranno disponibili per la sosta a pagamento, così come in Piazza B. Grimaldi per chi proviene da via Jannoni.

Venerdì 18 aprile 2025 – Processione “Naca”
Per consentire il regolare svolgimento della storica processione del Venerdì Santo:

Dalle ore 13:00 fino al termine dell’evento, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su tutto il percorso della processione, che include: Piazza L. Rossi (Prefettura), Corso Mazzini, Piazza G. Garibaldi, Piazza Matteotti, Via Poerio, Piazza di Tocco, Via Raffaelli, Via Sensales, Piazza Unità d’Italia, Via Jannoni, Via Eroi 1799, Vico I° Piazza Roma, Piazza Le Pera e Piazza Grimaldi.

Dalle ore 16:30 fino al termine dell’evento, sarà vietato il transito veicolare lungo le medesime vie.

Dalle ore 18:00, divieto di transito anche in via XX Settembre, dall’intersezione con Scesa San Rocchello fino a Corso Mazzini. I veicoli provenienti da via D’Amato e via XX Settembre dovranno obbligatoriamente immettersi in Scesa San Rocchello.

In Piazza L. Rossi (Prefettura) sarà consentita la sosta esclusivamente ai veicoli con persone disabili, muniti di contrassegno.

Sabato 19 aprile 2025
Dalle ore 17:30 alle ore 20:30, nuova Isola pedonale su Corso Mazzini nel tratto da Piazza Garibaldi (San Giovanni) a Piazza Cavour.

Dalle ore 15:30 alle ore 20:30, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati del tratto sopra indicato.

Confermate le medesime misure per la sosta riservata a persone con disabilità in Piazza L. Rossi (Prefettura), con disponibilità degli altri parcheggi a pagamento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *