Riceviamo e pubblichiamo
“Il Partito Democratico al Comune di Catanzaro esprime la sua totale solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Telecontact Center Spa, in sciopero oggi per protestare contro la cessione del ramo d’azienda da parte del Gruppo TIM alla nuova società Dna Srl.
L’operazione, che interessa circa 1.600 dipendenti, distribuiti su diverse sedi in Italia, con una forte concentrazione nel Mezzogiorno e a Catanzaro, solleva fortissime preoccupazioni in merito alla tenuta occupazionale e alla qualità del lavoro nella città Capoluogo di Regione.
E’ da ritenere inaccettabile che un’azienda controllata al 100% da TIM e che svolge da 25 anni un servizio fondamentale di customer care per l’ex monopolista di Stato, venga conferita a una società con un capitale sociale irrisorio (soli 10mila euro).
Con il timore concreto di una dequalificazione professionale e salariale, e di una potenziale delocalizzazione mascherata.
La scelta di TIM di esternalizzare il call center, facendolo uscire dal perimetro del Gruppo in un’operazione che non presenta alcun senso industriale, rischia di compromettere la qualità dei servizi e, soprattutto, crea una vera e propria bomba sociale in un territorio ad alta depressione occupazionale come la Calabria.
A tal proposito, il Partito Democratico, mediante l’interrogazione presentata a livello parlamentare dal responsabile economico Antonio Misiani, ha già chiesto al Governo e ai Ministri competenti (Imprese e Made in Italy, Lavoro e Infrastrutture) di intervenire con urgenza al fine di chiarire il ruolo dello Stato e verificare l’impatto di questa operazione, soprattutto considerando la presenza di Poste Italiane tra gli azionisti di Tim.
Anche da Catanzaro si alza forte la richiesta di convocare un Tavolo di crisi ministeriale che coinvolga TIM, i vertici di Dna Srl e le organizzazioni sindacali per ritirare la procedura di cessione e trovare una soluzione che tuteli pienamente i 1.600 lavoratori.
Non possiamo dunque che essere a fianco della nostra gente in sciopero e vigileremo in tutte le sedi istituzionali affinché il diritto al lavoro e la dignità professionale di queste persone non siano sacrificati sull’altare di miopi strategie finanziarie.
TIM ha una responsabilità sociale che non può ignorare”.
Fiaccola olimpica in città
Il prossimo 6 dicembre, la fiaccola olimpica inizierà il suo viaggio in Italia.
Due mesi attraverso città, paesi, borghi, contrade dello Stivale, passando di mano in mano dei tedofori coinvolti, per approdare infine a San Siro, alla cerimonia d’apertura dei giochi Milano Cortina 2026.
Su 110 province e 300 comuni coinvolti, Catanzaro, il prossimo 20 dicembre, sarà una delle 60 piazze in cui, a sera, si terrà la festa per accogliere il fuoco di Olimpia che non si spegne mai.
“Ne siamo oltremodo felici e siamo a lavoro da tempo per organizzare al meglio un evento di cui avvertiamo tutta l’importanza ma anche tutta l’emozione che porta con sé.
Ne sono certo: sarà una festa bellissima per Catanzaro, che in piazza Prefettura accoglierà la fiaccola, e per i catanzaresi che lo sport ce l’hanno nell’anima.
Una festa in cui non mancheranno le sorprese ma anche le soddisfazioni perché, non dimentichiamolo, è sul nostro territorio che sono nate le mascotte di Milano Cortina 2026, in quell’istituto comprensivo di Taverna vincitore del contest promosso dal comitato olimpico per la creazione del loro prototipo.
Insomma ci aspetta un momento altamente simbolico di sport che farà onore alla nostra storia passata e anche al nostro presente.
Che è fatto di tante realtà agonistiche che da tempo colgono risultati importanti sia nazionali, sia internazionali, in diverse discipline che in anni recenti si sono aggiunte al blasone storico del calcio.
Quello del 20 dicembre sarà inoltre un momento che connoterà il Natale, aggiungendosi alle tante iniziative che stiamo allestendo nel segno di una città che ha una grande voglia di ritrovarsi, fare comunità e guardare con speranza al futuro”.