Riceviamo e pubblichiamo
Do il mio caloroso benvenuto e quello della città tutta al nuovo prefetto, Castrese De Rosa, augurandogli al contempo buon lavoro. Per Catanzaro, il rapporto con l’Ufficio del Governo, la condivisione di intenti e obiettivi rappresentano un punto fermo e imprescindibile, per coltivare la cultura della legalità, contrastare la devianza e costruire le condizioni per ridurre quel disagio sociale che sovente la genera. Non ho alcun dubbio che i percorsi intrapresi continueranno proficuamente con il nuovo prefetto De Rosa, la cui esperienza, da questo punto di vista, costituisce di sicuro una garanzia. Al suo predecessore, Enrico Ricci, vada il mio ringraziamento sincero e non formale per tutto il lavoro svolto, sempre in sinergia e intesa con il sistema istituzionale cittadino.
Nota S.Anna
La revoca dell’accreditamento della cardiochirurgia al Sant’Anna Hospital è perlomeno dubbia e non è detto che non si proceda al suo annullamento per via giudiziaria. È quello che in buona sostanza si legge tra le righe del provvedimento del Consiglio di Stato.
E dunque, In attesa della decisione sul merito del ricorso, e direi addirittura a prescindere da essa, quello che oggi appare davvero indispensabile è che si eviti un lungo braccio di ferro che potrebbe compromettere la riapertura della struttura. Sarebbe cioè opportuno, e certamente utile alla sanità catanzarese e calabrese, che si desse seguito alla decisione dei giudici amministrativi confermando il vecchio accreditamento. Così si consentirà al gruppo che ha rilevato in affitto il Sant’Anna Hospital di programmare la ripresa delle attività assistenziali, ribadendo la centralità di Catanzaro quale principale polo cardiochirgico della Calabria, con la sinergia tra pubblico (policlinico universitario) ed eccellenza privata.
In gioco c’è il futuro non solo della struttura, ma anche e soprattutto quello dei lavoratori e dei pazienti.
Ringrazio anche io gli avvocati Francesco Pitaro e Bernardo Mattarella, ma anche il curatore avvocato Francesco Manduca, per avere difeso il buon diritto del Sant’Anna Hospital di esercitare la cardiochirurgia accreditata.
Acquisizione Scaccomatto
L’acquisizione da parte del Comune dell’area del Palazzo Scaccomatto, che ospita alcuni uffici dell’ente, è un altro risultato concreto, a costo zero, dell’opera di risanamento e rilancio finanziario che l’Amministrazione Fiorita ha messo in campo per consolidare il proprio patrimonio. Un lavoro complesso, portato avanti grazie ad una visione politica ben precisa che consentirà a Palazzo de Nobili di costruire un futuro più sostenibile e con i conti in ordine.
La pratica Scaccomatto, approvata ieri dal Consiglio comunale, sostanzialmente consentirà di sgravarsi del peso economico del fitto dei locali, destinando le stesse risorse per un investimento mirato ad acquisire il bene al patrimonio immobiliare comunale. Non solo, dalle rate del mutuo si otterrà anche un risparmio rispetto a quanto corrisposto finora attraverso il canone annuo di locazione.
Un’operazione che, senza esborsi ulteriori per il Comune, porterà un beneficio importante a lungo termine anche per la Catanzaro Servizi, alleggerendo il carico debitorio e ponendo le basi per la programmazione di nuove attività e funzioni che l’amministrazione ha in mente di assegnare alla società, valorizzando competenze e professionalità. E’ positivo che sull’atto di indirizzo in questione si sia registrata un’ampia convergenza delle forze di maggioranza in Consiglio comunale, segno della volontà di incidere su una questione che si trascina da troppo tempo e su cui il governo della città, in maniera compatta, vuole aprire un nuovo capitolo”.
Soprintendenza
“Con il decreto n. 407 del 31 ottobre 2024, il Ministro della Cultura Giuli ha rettificato il precedente decreto n. 270 firmato dal suo predecessore, il Ministro Sangiuliano, che trasferiva a Reggio Calabria le funzioni spettanti alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio competente per il Capoluogo di regione, Catanzaro.
“Questa è una vittoria per Catanzaro, per il suo ruolo di Capoluogo regionale e per l’equilibrio istituzionale della Calabria – dichiara il consigliere comunale Vincenzo Capellupo –. Se non avessimo sollevato per primi e con forza il caso a ottobre, nessuno avrebbe purtroppo mosso un dito per difendere i diritti e le prerogative della nostra città”.
Il decreto 270 aveva infatti stabilito che le competenze del Segretariato regionale, soppresso come previsto dal DPCM 57 del marzo 2024, come quelle di presiedere la Commissione regionale per il patrimonio culturale e di svolgere le funzioni di stazione appaltante per gli altri uffici ministeriali presenti in Calabria, fossero attribuite alla Soprintendenza di Reggio Calabria, violando la normativa che attribuisce tali compiti alla Soprintendenza competente per il Capoluogo di regione, ossia quella di Catanzaro-Crotone. Soprintendenza che da qualche mese ha guadagnato anche la prestigiosa sede di Palazzo Alemanni nel centro storico di Catanzaro.
“Avevamo denunciato pubblicamente questa ingiustizia e ci eravamo impegnati a verificare ogni strada per impugnare il provvedimento, se necessario. Oggi possiamo dire che i nostri sforzi non sono stati vani. Il decreto 407 ristabilisce giustizia e restituisce a Catanzaro il ruolo che le spetta”.
Capellupo conclude: “Questa vicenda dimostra che la difesa della città richiede determinazione, attenzione e un’azione istituzionale concreta. Catanzaro non può permettersi di restare in silenzio davanti a decisioni che la penalizzano. Il nostro impegno non si fermerà qui: continueremo a vigilare affinché la città sia sempre rispettata nei suoi diritti. A tutte le componenti istituzionali che hanno a cuore la Calabria ed il suo Capoluogo rinnovo la richiesta di impegnarsi per una legge regionale con le relative coperture economiche per Catanzaro- Capoluogo di Regione”.
Pace e salario minimo
“Con il decreto n. 407 del 31 ottobre 2024, il Ministro della Cultura Giuli ha rettificato il precedente decreto n. 270 firmato dal suo predecessore, il Ministro Sangiuliano, che trasferiva a Reggio Calabria le funzioni spettanti alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio competente per il Capoluogo di regione, Catanzaro.
“Questa è una vittoria per Catanzaro, per il suo ruolo di Capoluogo regionale e per l’equilibrio istituzionale della Calabria – dichiara il consigliere comunale Vincenzo Capellupo –. Se non avessimo sollevato per primi e con forza il caso a ottobre, nessuno avrebbe purtroppo mosso un dito per difendere i diritti e le prerogative della nostra città”.
Il decreto 270 aveva infatti stabilito che le competenze del Segretariato regionale, soppresso come previsto dal DPCM 57 del marzo 2024, come quelle di presiedere la Commissione regionale per il patrimonio culturale e di svolgere le funzioni di stazione appaltante per gli altri uffici ministeriali presenti in Calabria, fossero attribuite alla Soprintendenza di Reggio Calabria, violando la normativa che attribuisce tali compiti alla Soprintendenza competente per il Capoluogo di regione, ossia quella di Catanzaro-Crotone. Soprintendenza che da qualche mese ha guadagnato anche la prestigiosa sede di Palazzo Alemanni nel centro storico di Catanzaro.
“Avevamo denunciato pubblicamente questa ingiustizia e ci eravamo impegnati a verificare ogni strada per impugnare il provvedimento, se necessario. Oggi possiamo dire che i nostri sforzi non sono stati vani. Il decreto 407 ristabilisce giustizia e restituisce a Catanzaro il ruolo che le spetta”.
Capellupo conclude: “Questa vicenda dimostra che la difesa della città richiede determinazione, attenzione e un’azione istituzionale concreta. Catanzaro non può permettersi di restare in silenzio davanti a decisioni che la penalizzano.
Il nostro impegno non si fermerà qui: continueremo a vigilare affinché la città sia sempre rispettata nei suoi diritti. A tutte le componenti istituzionali che hanno a cuore la Calabria ed il suo Capoluogo rinnovo la richiesta di impegnarsi per una legge regionale con le relative coperture economiche per Catanzaro- Capoluogo di Regione”.
Piano Mobilità
Un passo fondamentale per il futuro di Catanzaro, un tassello strategico per costruire lo sviluppo del Capoluogo di Regione su una mobilità efficiente, inclusiva e rispettosa dell’ambiente. In questi termini la vicesindaca con delega alla Pianificazione territoriale, Giusy Iemma, commenta l’approvazione da parte del Consiglio comunale del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Catanzaro.
L’iter procedurale, iniziato con la precedente amministrazione, ha visto l’adozione del documento definitivo da parte della giunta Fiorita nel maggio 2023 e ha completato il proprio corso nel marzo scorso, conseguendo parere positivo nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) da parte della Regione Calabria.
Uno strumento mirato a coniugare gli obiettivi di tutela del territorio con il miglioramento dell’accessibilità della città e della qualità della vita dei cittadini. “Si tratta di primo traguardo di grande importanza nel processo di pianificazione urbana di Catanzaro, che pone il Capoluogo tra le città virtuose verso la definizione di un sistema di mobilità integrato e moderno, capace di rispondere alle esigenze di una città in trasformazione e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile”, afferma Iemma.
Gli obiettivi principali sintetizzati nel documento sono quelli di garantire l’accessibilità ai servizi urbani, ottimizzare la gestione della rete stradale e dei flussi di traffico, promuovere una visione integrata del territorio urbano e periurbano, favorendo l’accessibilità e la connessione tra i quartieri, migliorare la sicurezza stradale e ridurre l’impatto ambientale del traffico urbano. Dopo il via libera dell’assise, ora potrà iniziare la fase di monitoraggio e di analisi sul campo. Il documento è stato predisposto grazie al supporto tecnico di Lorenzo Bertuccio, coadiuvato dal dirigente di settore, Giovanni Laganà, e dalla responsabile Laura Abramo.
“Nella visione del Pums – aggiunge la vicesindaca – la direttrice di sviluppo incentrata sul sistema metropolitano, che ha il proprio asse principale su Germaneto, si interseca con il piano di collegamenti intermodali di trasporto e parcheggi, che favorirà l’accesso verso il centro città, oltre che con tutti gli altri interventi già ideati in Agenda urbana.
Ai macroprogetti si affiancheranno le azioni più leggere volte a risolvere criticità storiche legate al congestionamento del traffico e alla sicurezza stradale. Con il Pums, l’amministrazione, inoltre, potrà accedere a nuove opportunità di finanziamento messe a disposizione a livello europeo, nazionale e regionale, per investire su progetti ad alto impatto. Un atto esemplare di responsabilità, dunque, che consente all’amministrazione di sposare un modello di città più moderna, accessibile e vivibile”.
Sulla pace/2
“Il Consiglio Comunale di Catanzaro, con l’approvazione di due risoluzioni significative, ha dimostrato una sensibilità politica e civica di grande valore, affrontando temi cruciali che spaziano dai diritti dei lavoratori al futuro della pace globale. Queste iniziative, fortemente volute dalla maggioranza consiliare, testimoniano l’impegno concreto della nostra amministrazione per il bene della comunità e per i valori universali di giustizia e solidarietà.
Se da un lato, con la mozione sul salario minimo, abbiamo dato un segnale chiaro per la dignità del lavoro, dall’altro emerge che la nostra città non può e non vuole rimanere indifferente di fronte ai conflitti devastanti in Ucraina e in Palestina. Per questo motivo, abbiamo chiesto all’Italia di riconoscere lo Stato di Palestina nei confini precedenti al 1967, con Gerusalemme Capitale condivisa, e di interrompere la fornitura di armi che alimentano la violenza in quei territori e in Ucraina. La risoluzione approvata sottolinea come una pace autentica possa essere raggiunta solo attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e soluzioni politiche eque e sostenibili.
Con questo atto, voluto e sostenuto dalla maggioranza, Catanzaro si pone come esempio di una comunità consapevole e responsabile, capace di legare i valori locali alle grandi questioni globali. Continueremo a promuovere il dialogo e a difendere i principi di giustizia e solidarietà, per costruire un futuro migliore per tutti.”
Salario minimo
“Dal Consiglio comunale di Catanzaro è arrivato un segnale chiaro e forte in tema di lavoro con l’approvazione di una mozione che impegna l’amministrazione a garantire l’applicazione del salario minimo a tutti i dipendenti di ditte aggiudicatarie di appalti o servizi. E’ un argomento, questo, troppo spesso sottaciuto e rispetto al quale la nostra Città ha voluto alzare l’attenzione in un contesto nazionale che fatica a mettersi al passo con la normativa europea.
L’Italia è uno dei sei Paesi europei – con Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia e Svezia – a non avere ancora una legge specifica sul tema del salario minimo. Mentre il dibattito parlamentare stenta a produrre risultati concreti, dal nostro piccolo si può, comunque, dare un contributo a tutela della dignità dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Ed è quello che la maggioranza alla guida della città ha voluto fare, approvando un documento che impegna gli uffici dell’amministrazione a disporre, nei documenti di gare e appalti pubblici, una premialità per le ditte affidatarie che prevedano un salario minimo di 9 euro l’ora per i loro addetti.
Condizione, questa, già garantita ovviamente per tutti i dipendenti comunali e che si chiede di verificare, laddove necessario, anche per le società partecipate e controllate affinché i contratti siano adeguati alla soglia minima.
Il pensiero condiviso con questa mozione è che, anche da Catanzaro, si possa fare un passo in avanti per colmare le diseguaglianze sociali e per tutelare la dignità dei lavoratori, auspicando che si registri su questi punti l’adesione di tutte le forze politiche e sociali”.