Riceviamo e pubblichiamo

È scaduta la seconda proroga che consente alla Catanzaro Servizi (via Comune) di impiegare i dipendenti della Carmar al fine di assicurare i servizi nel porto di Catanzaro. Abbiamo puntualmente criticato l’inerzia dell’Amministrazione comunale nell’affrontare il ‘caso pontili’.

Tant’è che, la storia recente parla chiaro, le criticità evidenziate dalla Capitaneria di Porto risalgono agli ultimi mesi dell’anno scorso senza che il Comune abbia ‘preso il toro per le corna’. Solo per effetto del sequestro preventivo delle settimane scorse, ordinato dalla Procura, i pontili sono rimasti lì, assieme alle barche.

Ma questo è un altro discorso. Riconosco il coraggio del sindaco Fiorita nell’assumere la custodia dei pontili (con tutte le responsabilità connesse) ma adesso è il momento del pragmatismo. Basta con le proroghe di pochi giorni per i dipendenti. Prevalga il buonsenso.

Ai lavoratori sia assicurato il rapporto di lavoro almeno fino al termine della stagione. Ne beneficerebbero questi padri di famiglia ma non solo.

Anche i diportisti che avrebbe lo stesso servizio garantito negli ultimi due anni e la stessa Amministrazione comunale che designerebbe una prospettiva congrua alle esigenze della collettività.

Dunque, il mio appello è: si reperiscano le risorse necessarie, assicurando un servizio fondamentale per l’estate senza andare avanti con questa estenuante precarietà.

Silenzio su Sanità

In questi giorni assistiamo a un dibattito molto acceso all’interno del centrodestra catanzarese, consumato sulle pagine della stampa locale; una guerra scoppiata per alcune nomine nella sanità della nostra città. Una querelle che pare più attenta alla spartizione di poltrone che non ai veri problemi della nostra regione.

Si muovono accuse, si spalleggiano correnti, ci si divide. Ma ciò che stride e colpisce davvero è il silenzio, colpevole e complice, che, di pari passo, ha accompagnato alcune delle decisioni più gravi assunte dal commissario e presidente Occhiuto in questi anni contro la sanità del Capoluogo di Regione.

Dov’erano tutte queste voci, quando venivano spostati i posti di cardiochirurgia da Catanzaro a Cosenza con decreto di Occhiuto?

Dov’erano, quando sparivano i fondi destinati al nuovo ospedale di Catanzaro? Dov’erano, quando si sceglieva di aprire la facoltà di Medicina a Cosenza?

E ancora: nessuno di queste voci ha detto nulla quando sono state destinate da Occhiuto risorse milionarie al Policlinico di Cosenza per assumere medici, risorse che probabilmente non si possono utilizzare considerando che il ministero non ha mai autorizzato la nascita del Policlinico cosentino.

Un’anomalia, sulla quale non si è aperta alcuna commissione di inchiesta in Consiglio regionale e che sembra confermare un disegno ben preciso: indebolire Catanzaro e la sua sanità per concentrare tutto su Cosenza.

In proposito, un episodio recente mette sotto i riflettori questa dinamica e conferma la volontà di distruggere, anche screditandola, la sanità del Capoluogo di Regione: ieri il presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta ha chiesto l’apertura di una commissione d’inchiesta interna all’Azienda ospedaliero-universitaria “Dulbecco” per  indagare su anomalie emerse dalle indagini giudiziarie, peraltro in corso.

Una ingerenza della politica non comprensibile con la quale da un lato sembra qualcuno voglia entrare nel merito delle attività in corso della autorità competenti e dall’altro si fa sostanzialmente di tutta l’erba un fascio, screditando e delegittimando il complesso delle professionalità che operano quotidianamente nella sanità del Capoluogo.

Perché questa attenzione critica è riservata solo a Catanzaro e alla sua sanità? Perché non si è mai sollevata una simile richiesta per altri territori calabresi colpiti da scandali analoghi o più gravi?

Ci si sveglia sulle nomine, esce il dibattito politico, si fanno comunicati. Ma quando si tratta di difendere i diritti dei malati calabresi e riconoscere il valore delle professionalità che operano nella sanità del Capoluogo, tutti tacciono.

I pazienti meritano cura prima ancora che consenso; i professionisti competenza prima di appartenenza.

Chi rappresenta le istituzioni ha il dovere morale e politico di intervenire, senza paura, senza convenienze, ma in difesa del bene comune.

Salta per maltempo Palinuro

Le condizioni meteo avverse obbligano nave Palinuro della Marina Militare a restare nel porto greco di Heraklion.

Per questo motivo, l’unità non potrà trovarsi alla fonda nelle acque di Lido, com’era previsto per i primi giorni di agosto.

La notizia dell’imprevisto impedimento, anticipata dal comandante della Palinuro, Francesco Giangarrà, è stata confermata con rammarico all’Amministrazione da Massimo Tozzi, comandante dello stato maggiore della Marina.

Appalti Comalca

Soddisfazione per i due appalti giunti alla aggiudicazione e a suo tempo pubblicati dal Comune di Catanzaro.

Nella sua qualità di stazione unica appaltante per conto del Comalca.

“Si è aperto un percorso assai importante per il Comalca e per il nostro territorio nel suo complesso perché, con i lavori aggiundicati, si tratta di migliorarne la logistica e renderlo efficiente sul piano energetico.

Il tutto, nella visione strategica di un mercato innovativo e sostenibile per lo sviluppo della filiera locale.

Un progetto ambizioso e articolato e che, in questo primo step, comporta già i primi investimenti per oltre cinque milioni di euro.

Come Amministrazione comunale non possiamo che ribadire la nostra soddisfazione in quanto partner del Comalca, che costituisce una realtà di primo piano nel sistema economico del Mezzogiorno, in una filiera che ci connota come territorio.

Ma a questo devo aggiungere che per noi è la prima esperienza di svolgimento delegato da terzi di procedure di evidenza pubblica attraverso la stazione appaltante del nostro Comune, dopo che quest’ultima è diventata stazione di primo livello, sia per i lavori e sia per i servizi e le forniture.

Un salto di qualità che fa della nostra Amministrazione un punto di riferimento.

Questo ci rende sicuramente orgogliosi ma costituisce anche una possibilità concreta di incremento delle entrate per i servizi resi dal Comune alle diverse altre istituzioni che operano sul territorio.”

Voucher per servizi socio-educativi

È stato pubblicato sull’Albo pretorio comunale l’avviso per la concessione di voucher per l’organizzazione di centri estivi, servizi socio educativi territoriali e centri con funzione educativa e ricreativa, per i minori di età compresa tra i 3 ei 17 anni, nel periodo 1 giugno 2025 / 30 settembre 2025.

Lo rende noto l’assessorato di riferimento.

Il Comune intende infatti, in collaborazione con soggetti promotori di centri estivi diurni, di servizi socio educativi territoriali e di centri con funzione educativa e ricreativa erogare ai medesimi dei contributi, a rimborso delle spese sostenute, corrispondenti al valore del voucher mensile dovuto dagli utenti.

Il contributo sarà concesso a sostegno del costo del servizio attivato da parte dei soggetti gestori dei centri che saranno ammessi, a seguito della partecipazione all’avviso pubblicato, fino ad esaurimento del finanziamento assegnato al Comune.

La domanda, completa di tutti gli allegati e della proposta progettuale debitamente sottoscritti, dovrà pervenire, entro i giorni successivi alla pubblicazione dell’avviso sull’Albo pretorio, avvenuta in data 30 luglio 2025.

L’Avviso completo (n. repertorio 3503), la modulistica e ogni altra informazione utile sono consultabili e scaricabili sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione “Avvisi pubblici” all’interno della pagina “Albo pretorio” cui si accede dalla voce “Trasparenza”, presente in home page.

Coppie onogenitoriale

Il Comune di Catanzaro è pronto a tradurre in atti anagrafici formali le conseguenze scaturite dalla sentenza con cui, di recente, la Corte Costituzionale ha stabilito che i bambini nati in Italia da due donne, che hanno condiviso un progetto genitoriale tramite procreazione medicalmente assistita (PMA) effettuata all’estero, devono essere riconosciuti fin dalla nascita come figli di entrambe le madri.

Si tratta di una sentenza che non esito a definire storica per il riconoscimento in Italia dei diritti delle famiglie omogenitoriali e che produce effetti immediati, escludendo ogni discrezionalità perché vincola gli enti locali a comportarsi di conseguenza.

Una sentenza storica, voglio ribadirlo, che accogliamo con soddisfazione per più di un motivo.

Intanto perché crolla un ulteriore tassello di una legge, la numero 40 del 2004, già censurata dai giudici costituzionali e che è sostanzialmente portatrice di una cultura oscurantista e nemica dei diritti civili.

E poi perché si tratta di una sentenza che corrobora gli orientamenti dell’Amministrazione guidata dal sindaco Nicola Fiorita, che già nel 2023 aveva dato la sua disponibilità alla trascrizione nei registri comunali dei certificate di nascita dei figli nati da coppie omogenitoriali formate da due donne.

Occorreranno sicuramente dei passaggi per garantire velocemente l’uniformità di applicazione della sentenza su tutto il territorio nazionale.

Ma Catanzaro è già pronta, e non solo perché importanti servizi di supporto come l’”Associazione degli ufficiali di stato civile e anagrafe” o il portale “Entionline” stanno già fornendo indicazioni preziose per dare concreta attuazione al pronunciamento della Consulta.

Catanzaro è pronta perché ha scelto di essere una città inclusiva, contraria a ogni forma di discriminazione e schierata a difesa dei diritti civili che sono sinonimo del più alto dei diritti: quello alla libertà.

L’invito finale è rivolto dunque alle coppie omogenitoriali che volessero utilizzare il nuovo orizzonte delineato dalla Corte Costituzionale: se le porte del nostro Comune erano aperte già dal 2023, oggi, dopo quella sentenza, sono spalancate.

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