Riceviamo e pubblichiamo
“Risultano essere preoccupanti i dati forniti nei giorni scorsi da Svimez, tra il 2019 e il 2024, la popolazione tra 0 e 18 anni in Calabria è calata di ben 24.675 unità.
Un dato non lascia spazio a dubbi: siamo di fronte a una crisi demografica gravissima, che se non affrontata subito, comprometterà il futuro delle nuove generazioni”, ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco.
“La riduzione della popolazione giovanile è una sfida epocale per la Calabria, e più in generale, per l’intero Paese. Non possiamo più permetterci di restare passivi o di perdere tempo in discussioni sterili. È il momento di agire in modo concreto. E’ necessario invertire la rotta a livello nazionale, le cui politiche hanno accentuato e determinato un maggiore impoverimento del meridione, perché, soprattutto la Calabria, non può più rimanere in una condizione di abbandono”, ha continuato Bosco.
Il presidente ha sottolineato che è urgente una risposta rapida e forte da parte di tutte le amministrazioni locali. “Dobbiamo agire con determinazione e senza indugi, opponendoci con forza a provvedimenti come l’autonomia differenziata che aumenterà ulteriormente le disuguaglianze tra le regioni e penalizzare ancora di più la Calabria.”
Bosco ha ricordato che è già stato avviato un percorso di dialogo con gli altri presidenti dei consigli comunali dei capoluoghi di provincia della Calabria per costruire un percorso costruttivo sulle politiche da adottare per contrastare la crisi demografica.
“Solo con un’azione politica compatta e decisa possiamo difendere il nostro territorio, fermare l’emigrazione giovanile e garantire un futuro migliore per le generazioni che verranno. Gli incontri tra i presidenti dei consigli comunali sono solo l’inizio. Il coinvolgimento di tutte le forze politiche e istituzionali è fondamentale per trovare soluzioni concrete per la crescita e lo sviluppo sostenibile della nostra regione.”
Piano per le attività economiche
La Giunta comunale di Catanzaro ha approvato un atto di indirizzo fondamentale per la definizione di un documento di pianificazione e programmazione strategica delle attività economiche sul territorio comunale. Lo annuncia l’assessora alle Attività produttive Giuliana Furrer specificando che “si tratta di un passaggio determinante per tracciare una visione a lungo termine dello sviluppo economico della città, basata su regole chiare, semplificazione amministrativa, sostegno alle imprese, attrazione di nuovi operatori e valorizzazione dell’economia di prossimità”.
“Abbiamo ritenuto necessario avviare un percorso strutturato per accompagnare la crescita del tessuto economico della città, partendo dall’ascolto degli operatori e dalle esigenze reali dei quartieri, soprattutto quelli del centro storico”, prosegue Furrer. “La Calabria, come altre regioni, ha vissuto negli anni un vuoto di programmazione nel settore del commercio, a causa della mancata adozione di strumenti aggiornati dopo le riforme nazionali ed europee.
Con questa delibera colmiamo quel vuoto e mettiamo in moto un processo di visione condivisa che guarda all’attrattività, alla qualità urbana, al decoro e alla competitività”.
Il documento – che sarà elaborato dal Settore Attività economiche, con il coordinamento della dirigente Benedetta De Vita e in collaborazione con tutti gli uffici comunali coinvolti – prenderà forma attraverso un tavolo tecnico e un confronto aperto con associazioni di categoria, enti di settore e operatori economici per la definizione di un piano di azioni a breve, medio e lungo termine.
E proprio con le associazioni di Categoria si è svolto un primo incontro interlocutorio, nei giorni scorsi, e ne seguiranno altri con gli stessi operatori. Il percorso di concertazione sarà aperto anche alla Commissione consiliare Attività Economiche.
I contenuti del Piano: un sistema integrato per l’economia cittadina
Il Piano si fonderà su quattro direttrici principali:
Regolamentazione e pianificazione: definizione di regolamenti aggiornati su commercio in aree pubbliche, dehors, hobbisti, decoro urbano, aperture festive e stagionali;
Sostegno economico e fiscale: attivazione di incentivi e agevolazioni attraverso Agenda Urbana, fondi europei e strumenti di finanza locale, con la possibilità di avviare partenariati pubblico-privati e azioni di sponsorizzazione;
Costruzione dei Distretti Urbani del Commercio (DUC): individuazione di aree omogenee in cui promuovere cooperazione tra imprese, valorizzazione culturale e identitaria dei luoghi, creazione di reti e filiere di vicinato;
Servizi e supporto amministrativo alle imprese: semplificazione delle procedure, accompagnamento all’accesso ai fondi, assistenza nelle fasi di avvio, sviluppo e ammodernamento delle attività economiche.
Tra gli obiettivi, anche l’utilizzo strategico degli spazi sfitti attraverso il progetto “Temporary store” e la valorizzazione delle eccellenze locali.
“Catanzaro ha bisogno di uno slancio nuovo, di occasioni concrete per chi fa impresa e crede nella città – conclude Furrer –. Questo documento è il primo passo per costruire un ecosistema economico più vivace, sostenibile e attrattivo. Il commercio, l’artigianato, i servizi e il turismo sono leve decisive per far crescere la nostra comunità. E noi, come Amministrazione, vogliamo essere alleati di chi lavora e investe in questa direzione”.
Rete ospedaliera
La piega presa dalle vicende che riguardano il sistema ospedaliero della Calabria desta non poche perplessità e, soprattutto, più di un allarme.
Se da un lato, infatti, non v’è dubbio che i problemi siano stati lasciati a marcire per anni, con gli iter degli interventi impantanati nelle pastoie politico-burocratiche, è anche vero che le dichiarazioni di stato d’emergenza, accompagnate dalla nomina di commissari delegati, rappresentano per loro stessa natura una sospensione della democrazia.
Dunque, sarebbe legittimo sospettare che siamo in presenza di una forzatura fatta per meri interessi politici. D’altra parte, non risulta che vi siano state iniziative concrete e decise per sbloccare i cantieri, snellire le burocrazie, accelerare gli iter.
Ci siamo trovati, al contrario e per di più dalla sera alla mattina, con una dichiarazione di stato di emergenza per dodici mesi e la nomina di un commissario delegato agli interventi strutturali sugli ospedali, che raddoppia così il suo potere in materia di sanità, visto che già ricopre la medesima carica a proposito del piano di rientro.
Nella vicenda è coinvolto anche il Capoluogo di regione, con i fondi Inail destinati alla nostra azienda ospedaliero universitaria. Ed qui che alle perplessità già espresse si aggiunge un allarme non da poco.
L’articolo 5 dell’ordinanza che nomina Occhiuto commissario per i primi interventi urgenti di protezione civile, infatti, prevede non solo che i progetti vengano approvati in conferenza dei servizi ma solo “ove necessario” (quindi il commissario potrebbe anche decidere in perfetta solitudine?) ma prevede anche che “l’approvazione dei progetti costituisce, ove occorra, variante agli strumenti urbanistici del comune interessato alla realizzazione delle opere o all’imposizione dell’area di rispetto e comporta vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità delle opere e urgenza e indifferibilità dei relativi lavori”.
È appena il caso di ricordare che, dopo anni di attesa, l’iter di approvazione del Piano strutturale di Catanzaro, il PSC, ha ripreso il suo svolgimento e grazie all’impegno dell’Amministrazione si trova in fase avanzata.
Si tratta di uno strumento frutto di approfondite valutazioni, che contiene scelte strategiche per il futuro della città, fatte con criteri che hanno tenuto in debito conto la necessità di contemperare gli interessi più diversi, da quelli legati alle attività economico a quelli della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, il tutto legato a un’idea di uno sviluppo della città armonico e privo di squilibri.
Non ci lascia per niente tranquilli, quindi, il rischio che il commissario delegato decida in solitudine, “ove occorra”, di stravolgere tutto quello che gli organi di rappresentanza democratica, i corpi intermedi, le categorie, le rappresentanze sociali, hanno deciso fin qui.
Non siamo tranquilli, perché l’idea che il futuro di Catanzaro possa dipendere da un organo monocratico e dotato di pieni poteri, è un’idea che troviamo a dir poco inquietante.
Anche perché, sia detto fuori dai denti, non sarebbe la prima volta che gli interessi legittimi del Capoluogo configgono con i desiderata politici che maturano dalle parti di località Germaneto.
Confidiamo tuttavia che, rispetto ai rischi paventati, prevalga il senso di responsabilità. Siamo consapevoli di quei pieni poteri e della loro legittimità ma questo non può significare che il confronto e il dialogo con le Istituzioni democratiche vengano cancellati con un colpo di spugna.
Alaggio e varo porto
“Con la definitiva efficacia dell’aggiudicazione della gara per l’affidamento in concessione di aree demaniali marittime destinate al rimessaggio di natanti e imbarcazioni da diporto.
Oltre che per le correlate attività di alaggio e varo all’interno dell’area portuale, si completa un importante percorso amministrativo a sostegno dei diportisti.
Un obiettivo che si inserisce nella più ampia programmazione che il Comune di Catanzaro sta portando avanti con l’obiettivo di rendere il Porto, nelle more del definitivo completamento, un’infrastruttura il più possibile fruibile e confacente ai bisogni degli operatori del mare.
L’assegnazione alla società Molo del Sud del lotto oggetto della gara, ricavato dal piazzale esistente e accessibile, permetterà di avviare la successiva fase della concessione demaniale marittima all’aggiudicataria, così da consentire ai diportisti di poter effettuare in sicurezza le operazioni di varo e alaggio e permettere alle barche di sostare.
Un’opportunità che, rispetto alla particolare conformazione del porto di Catanzaro, e in attesa della risoluzione della temporanea indisponibilità dei pontili, assume una certa rilevanza perché in grado di dare risposte alle esigenze della nautica minore e di contenere i costi di gestione.
Un risultato, dunque, frutto di un’oculata pianificazione da parte degli assessorati guidati dalla vicesindaca Giusy Iemma e dal delegato al Patrimonio, Antonio Battaglia, e grazie al lavoro dei tecnici comunali, che ha reso possibile ottimizzare la risorsa mare nella direzione di incrementare i servizi a sostegno degli utenti”.
Saluto a presidente Palermo
Il sindaco Nicola Fiorita, a nome della città tutta, ha rivolto un “saluto caloroso” a Rodolfo Palermo, presidente del tribunale di Catanzaro, che ha lasciato la carica e la magistratura per sopraggiunti limiti di età.
“Siamo sinceramente grati al presidente Palermo – ha detto il sindaco – per le parole che ha inteso rivolgere alle Istituzioni cittadine, prendendo congedo dal suo Ufficio e sottolineando la proficuità del confronto e i suoi soddisfacenti risultati.
Per lui si apre un nuovo ora un nuovo capitolo, un nuovo tratto di strada, che vogliamo accompagnare con i più sinceri auguri di buona vita”.