Riceviamo e pubblichiamo
Domani al via il festival daMargherita: talk con Mons. Antonio Staglianò e il cinema sotto le stelle che si apre ai corti.
Il festival daMargherita è pronto ad aprire i battenti domani, martedì 17 giugno, con la prima intensa giornata tra talk, intrattenimento e cinema sotto le stelle nel polmone verde di Villa Margherita.
La rassegna, compartecipata dal Comune di Catanzaro, inizierà alle ore 18 con la presentazione del libro “Hanno parlato con Dio. Ennio Morricone e Fabrizio De Andrè.
Le musiche e le parole che sono arrivate al Cielo” un appassionante dialogo tra uno scrittore laico, profondo conoscitore di musica e cinema, Sergio Dragone, e il teologo Mons. Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, un pensatore che sta rivoluzionando i linguaggi della Chiesa.
Sarà quest’ultimo, in un confronto con il giornalista Marcello Barillà, a parlare dei temi più scottanti suscitati dallo studio delle opere di due artisti immortali che hanno avuto il privilegio di “parlare” con Dio: Ennio Morricone con le sue inarrivabili musiche, Fabrizio De Andrè con le parole delle sue immense canzoni.
Il loro rapporto con Dio, il giudizio sulla Chiesa e sulla sua storia, le certezze e i dubbi, la loro visione del mondo, della giustizia, della lotta alle diseguaglianze e alle guerre che insanguinano il Pianeta: Morricone e De Andrè come non sono stati mai raccontanti.
Il pomeriggio proseguirà con i dj set di Pazz Music Bureau e Alex Tolomeo aka Dj Red, mentre alle 21.15 il programma cinematografico si aprirà al mondo dei corti con la proiezione di “Hidden Time” di Giovanni Soldi, all’esordio dietro la macchina da presa dopo aver partecipato a grandi produzioni internazionali come Ripley ed Equalizer III da assistente esecutivo e collaborato al montaggio del documentario “Franco Battiato – La voce del padrone”, vincitore del Nastro d’argento.
Un cortometraggio – con protagonista Roberto Citran – dal tono poetico e visionario sul ricordo, il paradosso del tempo e la perdita dell’innocenza.
Un uomo torna nel luogo della sua infanzia, dove ricorda un episodio significativo: lì, in una buca, aveva nascosto diecimila anni.
Ora, nella vecchiaia, si rende conto del paradosso di quel gioco.
Subito dopo il corto, la serata proseguirà con la visione di “The Holdovers” di Alexander Payne: una deliziosa e dolceamara rivincita dei perdenti, che rende omaggio agli anni Settanta, con un cast straordinario capitanato da Paul Giamatti, Da’Vine Joy Randolph e Dominic Sessa.
Il programma del festival proseguirà fino a domenica 22 giugno con talk, concerti, proiezioni all’aperto nel cuore del centro storico. Per informazioni: comune.catanzaro.it/dal-17-al-22-giugno-il-festival-damargherita-accendera-il-polmone-verde-del-centro-storico/
“Sciacallaggio politico”
Ancora una volta la città di Catanzaro viene umiliata. Ancora una volta il Consiglio comunale, massimo organo democratico del Capoluogo di Regione, viene svuotato del suo ruolo e ridotto a un simulacro.
Oggi i consiglieri comunali del centrodestra e di una parte di Azione hanno scelto consapevolmente di disertare la seduta convocata per discutere delle gravi criticità che investono la sanità pubblica cittadina e, in particolare, della mancanza di risorse per il nuovo ospedale.
Una scelta politica gravissima, che tradisce la fiducia dei cittadini e conferma quanto da tempo denunciato con forza: a Catanzaro è in corso una sistematica opera di spoliazione con la connivenza di rappresentati eletti dal popolo catanzarese.
Mentre il Capoluogo viene impoverito dei suoi presìdi fondamentali, si tace. Mentre la sanità territoriale crolla sotto il peso delle carenze strutturali, si fa finta di niente.
E mentre il nuovo ospedale – da anni promesso – resta solo sulla carta, i rappresentanti della destra cittadina si rendono complici del disegno portato avanti dal presidente-commissario Roberto Occhiuto per celare l’assenza di risorse per Catanzaro.
Con la loro assenza, i consiglieri di centrodestra e di una parte di Azione hanno deciso di non difendere la città, ma di difendere Occhiuto.
Hanno preferito proteggere l’uomo delle nomine e dei tagli, piuttosto che farsi carico delle richieste legittime di una comunità stanca di essere ignorata.
Catanzaro oggi è una città in vendita. Una città senza più voce, tradita da chi dovrebbe rappresentarla.
Come consiglieri comunali non intendiamo tacere e noi ci siamo e ci saremo sempre per la nostra città.
Continueremo a dare battaglia dentro e fuori l’aula, a denunciare le ingiustizie e a richiamare le istituzioni regionali e nazionali alle loro responsabilità.
Catanzaro merita rispetto, merita risorse, merita verità.
I cittadini devono sapere che qualcuno ha deciso di non disturbare il manovratore cosentino nei suoi disegni contro la città. Non ci fermeremo.
“Sciacallaggio politico 2”
“Un’occasione persa e una sconfitta per chi, come noi, crede ancora nel valore della rappresentanza democratica e del confronto politico.
Oggi il Consiglio comunale è stato svilito a causa dell’atteggiamento irresponsabile e poco rispettoso del valore delle istituzioni.
Un centrodestra che diserta gli scranni dell’assemblea che messaggio vuole lanciare alla città?
L’ospedale e la sanità sono gli argomenti che, più di tutti, toccano da vicino la gente e su cui era doveroso che, chi rappresenta i cittadini, ci mettesse la faccia ragionando sulle diverse prospettive in campo.
C’è in ballo il diritto alla salute dei catanzaresi, ma evidentemente questo aspetto sta poco a cuore alle forze dell’opposizione che hanno deciso di far saltare la discussione.
Tra di loro c’è anche chi riveste il doppio ruolo di consigliere, in Comune e alla Regione, che preferisce sottrarsi al confronto, finendo solo per prestare il fianco a chi, dai piani alti della cittadella, avrebbe già determinato il futuro della sanità catanzarese.
Un futuro dai contorni sempre più scuri, perché il Consiglio comunale di oggi, al di là delle contrapposte vedute, avrebbe contribuito a fare e chiedere ulteriore chiarezza sulle risorse per Catanzaro, sull’iter del nuovo ospedale del secondo pronto soccorso, sulla sanità territoriale.
E, invece, per un assurdo gioco delle parti, assistiamo all’ennesima sconfitta della politica a causa di chi ha barattato il proprio ruolo di rappresentante del popolo, in virtù di interessi che non coincidono con quelli della città.
Non è finita qui, c’è in questa amministrazione chi intende metterci la faccia e non abdicare al proprio mandato, per difendere la propria dignità e quella di una città che non può essere costretta al silenzio”.
“Sciacallaggio politico 3”
“Oggi si è scritta una delle pagine più brutte della politica cittadina di Catanzaro, forse la più indecorosa di sempre.
Il Consiglio odierno sulla sanità avrebbe potuto tracciare una linea strategica cruciale per il futuro del comparto sanitario della città: dalla costruzione del nuovo ospedale alla ristrutturazione di quello esistente, fino al potenziamento del personale sanitario. Invece, si è scelto il silenzio e la fuga dal dibattito.
Disertare il Consiglio è stata una scelta grave e irresponsabile, che rivela la mancanza di coraggio nel contrastare apertamente il manovratore della sanità calabrese.
Si è preferito sacrificare un’occasione di confronto e di progresso per la città, giocando un meschino gioco politico sulla pelle dei cittadini catanzaresi.
Noi, al contrario, sentiamo il dovere di difendere la città, non di essere complici di giochi di potere o prove di forza politica, tanto più su temi di interesse pubblico e di forte impatto sociale.
Quello che emerge, più che un semplice dato politico, è una drammatica assenza di senso di responsabilità di diversi consiglieri comunali.
Alcuni anche presenti all’interno del palazzo, che hanno strategicamente scelto – forse per non entrare nei meriti del dibattito.
E, quindi, per difendere logiche di schieramento a discapito della città – di non entrare affatto in aula.
Un comportamento che condanniamo con fermezza, nel rispetto della città e del ruolo che abbiamo scelto di ricoprire con serietà e trasparenza”.
Solidarietà a Casa Sankara
Il sindaco Nicola Fiorita ha espresso la sua “piena e incondizionata solidarietà” alla Casa del Popolo Thomas Sankara la cui sede è stata oggetto di un atto vandalico.
“Una democrazia – ha detto il primo cittadino – non può accettare nessun estremismo perché la democrazia è confronto di idee, anche radicalmente contrapposte, ma mai sopraffattrici.
Chi ha imbrattato la sede della Casa del Popolo, evidentemente, non ha questa cultura, preferisce agire nell’oscurità, forse perché preferisce nascondere dietro la sopraffazione la debolezza delle proprie idee. Sappia, questa gente, che la Catanzaro civile e democratica non intende concederle alcuno spazio”.