Riceviamo e pubblichiamo
Dopodomani, alle ore 17 a Palazzo De Nobili, sarà inaugurata la nuova aula destinata ad accogliere Consiglio Comunale cittadino.
L’“Aula Rossa”, com’è stata da tempo ribattezzata, aveva subìto nel 2018 il crollo di una parte del controsoffitto e danni notevoli agli arredi ed è stata quindi oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione e riqualificazione.
In particolare, si tratta di un insieme di opere strutturali, architettoniche e impiantistiche: la revisione e il ripristino del solaio di copertura; il restyling dell’ambiente interno con il rifacimento del controsoffitto; una nuova pavimentazione; un nuovo rivestimento alle pareti; la sostituzione degli infissi e il rinnovo degli arredi; il rifacimento dell’impianto di climatizzazione concepito per ottimizzare i consumi; la realizzazione di un impianto fotovoltaico; l’installazione di un nuovo sistema di amplificazione e votazione; gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
“Vivremo un momento lungamente atteso – commenta il presidente dell’Assemblea cittadina, Gianmichele Bosco. Restituire l’Aula Rossa al Consiglio Comunale era un fatto di dignità istituzionale ma anche cittadina più complessivamente.
Un Consiglio Comunale può essere ospitato fuori dalla sua sede per ragioni di emergenza, come nel nostro caso, ma non oltre un tempo ragionevole.
Purtroppo ne è occorso più del previsto ma finalmente Catanzaro potrà ritrovare un parte importante di se stessa attraverso uno dei suoi luoghi simbolo, rappresentativi della democrazia e della volontà popolare”.
Gioia cambiaventista per “moschea” nell’Umg
Abbiamo accolto con estremo piacere l’invito dell’associazione Dar Assalam ODV e siamo stai presenti, quindi, alla inaugurazione dello spazio all’interno dell’Azienda ospedaliero universitaria “Dulbecco” dedicato alla preghiera di studenti, operatori e pazienti di religione islamica (leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-apre-moschea-nelluniversita-scoppia-polemica-lega-porta-caso-in-parlamento-e-sottomissione/).
La scelta dell’ateneo di Catanzaro, prima di questo genere in Italia, è a nostro avviso ricca di significati e portatrice di valori che possono solo far bene alla comunità universitaria e non solo a lei.
L’accoglienza, il rispetto, il riconoscimento delle libertà altrui, il principio di uguaglianza, non sono “invenzioni” estemporanee di oggi e neppure strumenti di facile captatio benevolentiae.
Parliamo di valori sostanzialmente presenti e tutelati dal nostro ordinamento, fin dentro la nostra Costituzione. Quando viene data loro concreta attuazione, dunque, è un fatto da salutare con soddisfazione perché è un fatto di civiltà.
L’utilizzo di uno spazio adiacente alla cappella cattolica, da destinare ai fedeli di religione islamica, ci appare inoltre una decisione dal grande valore simbolico, rispettoso non solo dei valori laici richiamati in precedenza ma anche di quell’invito alla fratellanza e all’ecumenismo che ha caratterizzato pontificati che hanno segnato la storia della Chiesa.
Insomma, salutiamo con soddisfazione la scelta dell’Ateneo e del rettore Cuda di accogliere la richiesta dell’associazione Dar Assalam ODV, per l’ acume e la lungimiranza che quella scelta porta con sé.