Riceviamo e pubblichiamo
Qualche giorno fa, il consigliere di minoranza Assisi ha diffuso una nota stampa con l’intento di gettare discredito sulle scelte dell’Amministrazione facendo ricorso al sempreverde populismo che, in questo caso specifico, si è concretizzato nella compilazione di una lista di cifre accompagnate da voci di spesa, presentate senza alcuna spiegazione o contestualizzazione, per giocare sullo sperato “effetto indignazione”.
L’acquisto delle piante ornamentali non è solo estetica, ma un investimento per ridurre le temperature, assorbire CO₂ e contrastare l’inquinamento atmosferico, come sottolineato dal professor Stefano Mancuso, esperto di neurobiologia vegetale. Inoltre, la cura del verde urbano aiuta nella gestione delle acque piovane e migliora l’habitat cittadino.
La recente operazione di riqualificazione del verde ha comportato una spesa di circa 14.000 euro, che include la fornitura e la messa a dimora delle piante, ma anche altre attività necessarie come il trasporto e lo smaltimento del vecchio terriccio, l’uso di materiali specifici per il drenaggio e la cura delle piante, garantendo così un risultato durevole nel tempo.
Inoltre, è importante chiarire che la società Verdidea, appaltatrice dei servizi di manutenzione del verde pubblico, non produce né fornisce piante, ma si occupa esclusivamente di interventi agronomici. Se avessimo acquistato piante tramite Verdidea, avremmo dovuto sostenere costi aggiuntivi per la fornitura, con ricarichi, e la gestione logistica delle piante.
Invece, per ottimizzare risorse ed efficienza, l’Amministrazione ha scelto un affidamento diretto a un vivaio locale, riducendo i costi, garantendo la disponibilità immediata delle piante e rispettando i tempi necessari per le festività natalizie. Questa scelta ha anche evitato di distogliere gli operatori di Verdidea dalle operazioni di potatura degli alberi necessarie per le luminarie natalizie.
L’intervento, quindi, è stato gestito in modo efficace, ottimizzando risorse e tempi, senza compromettere altre attività fondamentali. Tale decisione è frutto di una gestione attenta e responsabile delle risorse pubbliche e del verde urbano.
Eolico in mare
L’attenzione e i dubbi sollevati dal Ministero dell’Ambiente riguardo al progetto di installazione di 37 aerogeneratori nel Golfo di Squillace non sono frutto del caso, ma il risultato di un attivismo costante e determinato da parte delle amministrazioni comunali, dei sindaci e delle associazioni territoriali. Questa azione congiunta ha messo in luce le criticità e le fragilità ambientali della zona, chiamando le autorità competenti a un esame più approfondito e ponderato.
In assenza di una programmazione regionale efficace, che tenga conto delle reali esigenze del territorio, ci troviamo di fronte a una Calabria che produce già un eccessivo utilizzo di energia, rendendo superfluo e dannoso un ulteriore progetto di questa portata. La nostra regione, infatti, non necessita di interventi che non apportano reali benefici alla comunità locale e che, al contrario, rischiano di compromettere un ecosistema fragile e prezioso.
Esprimiamo dunque soddisfazione per questa prima valutazione critica del progetto e ribadiamo il nostro impegno a vigilare affinché lo sviluppo del nostro territorio avvenga nel rispetto dell’ambiente e delle esigenze della popolazione. Continueremo a lavorare per garantire che ogni scelta energetica e infrastrutturale sia orientata a un futuro sostenibile e responsabile”.
Attraversamento tra Piterà e Buda
“È stata ufficialmente bandita la gara per i lavori di messa in sicurezza dell’attraversamento del torrente Fiumarella in località Piterà”.
Ne dà notizia il capogruppo PD in Consiglio comunale, Fabio Celia, precisando che “l’importo totale del quadro economico è di 950mila euro, cifra frutto della rimodulazione di un Piano di protezione civile e dei relativi fondi, che l’Amministrazione comunale ha concordato la Regione.
E che ha consentito di aumentare in maniera consistente (più del doppio) le risorse inizialmente previste.
I lavori, come detto – aggiunge – riguardano la messa in sicurezza dell’attuale ponticello che attraversa il torrente Fiumarella e che dal quartiere Piterà porta in località Buda, dopo l’innalzamento idrico improvviso del corso d’acqua.
L’intervento, che per questo riveste carattere di necessità, prevede in particolare la demolizione e la ricostruzione ex novo della struttura al fine di raggiungere una serie di obiettivi.
Il primo di questi è realizzare un’opera in grado di sopportare il transito dei mezzi previsti dalle norme vigenti e che quindi abbia dimensioni finali doppie rispetto all’esistente con la conseguente creazione di una parte nuova a una quota superiore a quella attuale.
In più, verrà aumentata la porzione di spazio libero per un deflusso delle acque in sicurezza in caso di piena.
Infine – chiude Celia – si procederà alla sistemazione dell’alveo fluviale sottoponte con la posa di massi cementati a monte e a valle del ponte stesso per evitare fenomeni di scalzamento o erosione. Si va insomma verso una soluzione strutturata e sicura sotto tutti i punti di vista”.
Niente acqua
L’ufficio Acquedotti di Palazzo de Nobili ha ricevuto comunicazione da parte di Sorical che dalle ore 10:00 di oggi, mercoledì 8 gennaio, per effettuare un intervento di manutenzione su un tratto di rete idrica, è stata sospesa l’erogazione dall’impianto di potabilizzazione Corace fino alle 12:00. Il servizio verrà ripristinato appena possibile. Saranno forniti aggiornamenti.
Lavori Campo B Ceravolo
È stata bandita formalmente la gara di appalto per i lavori di consolidamento della scarpata in località “Campo B – stadio Nicola Ceravolo”. Ne dà notizia il consigliere Francesco Scarpino, che ha seguito da vicino l’intero iter dell’opera, confermando che “l’importo dei lavori è di 500.000 euro, a valere sui fondi di Protezione Civile stanziati in conseguenza di eccezionali eventi meteorologici” e aggiungendo che “giunge finalmente a compimento una vicenda che si trascinava da molti anni, stando almeno alla serie storica delle immagini satellitari.
Gli uffici – aggiunge Scarpino – hanno lavorato bene e con criterio per ottimizzare le risorse che l’Ente aveva già a disposizione e come ho avuto modo di spiegare in fase di approvazione del progetto, lo hanno fatto anche rimodulando la progettazione originaria depositata in Regione. Quest’ultima prevedeva una palificazione finalizzata sostanzialmente a sostenere il terreno e arginare così il movimento franoso.
Si è optato invece per una soluzione diversa e a nostro avviso di gran lunga migliore. Verrà infatti realizzata – prosegue Scarpino – una vasca di laminazione per la raccolta delle acque piovane che darà un doppio vantaggio: preservare la stabilità del terreno e realizzare un accumulo d’acqua che verrà utilizzata per l’irrigazione del terreno di gioco. La vasca sarà svuotata in tempo reale così da essere pronta ad accogliere nuove piogge e al contempo l’Amministrazione realizzerà un risparmio sul canone acqua. Una soluzione evidentemente virtuosa che consentirà di cogliere due obiettivi importanti in un colpo solo”.
Urgenza trasferimento Archivio storico ex mattatoio
“Il trasferimento dell’Archivio di Stato nella sede dell’ex mattatoio di via Milelli resta indiscutibilmente tra gli obiettivi dell’Amministrazione comunale per il 2025”. Lo scrive in una nota il consigliere Tommaso Serraino, da sempre impegnato a seguire la vicenda, aggiungendo che “si tratta di un risultato che la città attende ormai da molti anni e che non è più procrastinabile. L’Archivio è un istituto di assoluta importanza per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico del nostro territorio ed è quindi un elemento fondamentale per il lavoro degli studiosi.
Ma è anche un elemento strategico nelle nostre politiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Nel caso dell’ex mattatoio siamo nell’ordine di parecchie decine di migliaia di euro annue in canone di locazione. Un dato economico tutt’altro che trascurabile per il nostro bilancio. Di recente – aggiunge Serraino – l’Amministrazione ha proseguito l’interlocuzione, mai venuta meno, con la direzione dell’Archivio, ribadendo l’attesa tra i cittadini per un ritorno alla fruizione pubblica dell’ex mattatoio e prendendo atto dei progressi nei lavori di manutenzione curati dall’Archivio stesso. Interventi che, tuttavia, non esauriscono tutti gli adempimenti necessari a procedere con il trasferimento dei materiali e l’inaugurazione della nuova sede.
Da qui, la richiesta del sindaco Fiorita per ottenere aggiornamenti sulla stato dell’arte, partita all’indirizzo della direzione dell’Archivio e di quella del Segretariato Regionale del ministero della Cultura. Da parte dell’Amministrazione – conclude Serraino – c’è l’esigenza non più eludibile di chiudere la vicenda in tempi ragionevolmente brevi, da stabilire eventualmente anche attraverso un incontro operativo con l’assessore competente, Battaglia e il capo di gabinetto, Bullotta; incontro per il quale Palazzo De Nobili ha dato tutta la sua disponibilità. Di sicuro, dopo così tanti anni trascorsi dalla decisione di trasferire l’Archivio nell’ex mattatoio, la città non può continuare ad attendere”.