Riceviamo e pubblichiamo

La Fondazione Politeama di Catanzaro comunica che è stato pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse finalizzata all’individuazione di un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e delle attività tecnico manutentive dello stesso organismo. L’incarico prevede, oltre alla gestione di tutte le pratiche in materia di sicurezza di cui al D.Lgs 81/08, anche il coordinamento delle squadre tecniche che operano all’interno delle strutture gestite dalla Fondazione.

L’istanza di partecipazione dovrà essere compilata utilizzando il modello disponibile sul portale www.politeamacatanzaro.net nella sezione Amministrazione Trasparente al link:

https://www.politeamacatanzaro.net/?page_id=3303. La scadenza per l’invio delle domande è fissata entro e non oltre le ore 12.00 del prossimo 1 settembre.

Dimissioni Occhiuto

Se qualcuno avesse mai chiesto ad Occhiuto di motivare la scelta di Catanzaro quale set mediatico idoneo per annunciare le dimissioni che verranno, avrebbe ricevuto una risposta secca ed inequivocabile: Catanzaro è il capoluogo di regione.

E come tale sede della giunta Regionale e di altri luoghi simbolo.

Tale motivazione sarebbe stata, la più menzognera politicamente, la più scaltra mediaticamente, la più indicativa politicamente.

Perché il presidente Occhiuto di Catanzaro ne ha fatto merce di scambio con il resto della Regione, nello svuotare il suo ruolo attraverso lo smembramento di funzioni e servizi primari, in testa la sanità.

E lo ha fatto proprio nel mentre il suo Governo, quello Meloni, che lui ha accomodato in tutti i modi, ha smantellato qualsiasi prospettiva vera di rilancio del sud e della Calabria in particolare, privandola degli investimenti previsti dal PNRR, volti ad annullare, a ridimensionare i divario fra aree  deboli ( il sud ) e le maree forti, il nord.
Cosa grave è che questo ” spennare” Catanzaro e con essa l’intera area del centro Calabria, è stato di fatto l’indice della filosofia politica di Occhiuto di fare vivere, di fatto guerre di campanile dove la compensa sono oramai frattaglie figurative.

Dunque Occhiuto sceglie Catanzaro, per ” parlare a chi..?”.

Oramai è chiaro a tutti, anche attraverso interviste di senatori e onorevoli della sua parte politica, che Occhiuto ha sferrato un offensiva politica nel centro Destra per motivi interni  senza tenere realmente conto dei bisogni della gente.

Una decisione ed una postura che, complice l’attuale legge elettorale nazionale e regionale,  punta ad esaurire le assemblee di rappresentanza degli enti, assegnando il destino della democrazia alle ” piroette politiche” del singolo e del capo del momento.
Occhiuto rivolge ora l’appello a quelle fasce, a quelle lobby private della sanità e a quelli enclave di potentati pubblici della sanita e non solo, per reggerlo  nello scontro nel suo centro destra ( dove il sostegno è evidentemente “senza anima”).

Rimane l’interrogativo vero del perche Catanzaro.

Un cosa è certa : questa città da sempre contesa in una guerra senza esclusioni di colpi nel centro destra, potrebbe questa volta non essere terra di ” dormienti” o di muratori dediti a portare la cardarella.

Troppe vicende ci dicono che su Catanzaro è in atto un confronto aspro, direi uno scontro che va ben oltre e che riguarda ambienti che per il loro peso hanno sempre inciso alle volte in silenzio alle volte meno ( e quando e avvenuto ha fatto tanto rumore) sulle scelte della politica regionale.

Sarà, questa una delle chiavi di lettura della scelta del set mediatico di Occhiuto?

Aumento tariffe trasporto locale

«In Calabria prendere un autobus sta diventando un lusso. L’aumento delle tariffe del Trasporto Pubblico Locale deciso dalla Regione è un atto gravissimo, che colpisce proprio chi ogni giorno si sposta per studiare, lavorare, vivere.

È l’ennesimo segnale di una politica che sembra aver dimenticato le persone reali e le loro difficoltà quotidiane».

Così la consigliera comunale di Catanzaro Igea Caviano commenta la decisione della Giunta regionale, che a poche ore dall’annuncio delle dimissioni del presidente Occhiuto ha deliberato un rincaro delle tariffe TPL, «senza alcun confronto, senza alcuna garanzia di un reale miglioramento del servizio e ignorando completamente la situazione economica di famiglie e pendolari».

«Il trasporto pubblico – prosegue Caviano – dovrebbe essere un diritto, un pilastro della mobilità sostenibile. Ma la Regione sceglie la via più facile e più ingiusta: aumentare i costi per gli utenti, senza toccare inefficienze e senza investire su mezzi, corse e infrastrutture. Una scelta che rischia di allontanare ancora di più i cittadini dal TPL, spingendoli verso l’uso dell’auto privata, con effetti disastrosi su traffico, ambiente e inclusione sociale».

La consigliera rilancia dunque l’appello già espresso da numerosi sindaci calabresi, tra cui il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita e il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, «che con grande senso di responsabilità hanno chiesto alla Regione di sospendere immediatamente l’aumento e aprire un tavolo di confronto con Comuni, utenti e categorie sociali».

«Ci vuole coraggio politico – conclude Caviano – per affrontare i problemi strutturali del nostro sistema di trasporti. Servono investimenti seri, una programmazione che metta al centro i bisogni delle persone, e un’idea di mobilità che non sia una tassa nascosta, ma una vera opportunità di crescita e giustizia sociale. Questo aumento va ritirato, subito».

Patto per pace ed ecologia

Il Comune di Catanzaro ha preso parte alla firma del “Patto di Castel Gandolfo per la pace”, sottoscritto il 29 luglio 2025 insieme a numerose città del Mediterraneo, con l’obiettivo di promuovere una politica fondata sulla cura, sull’ecologia integrale e sul protagonismo delle giovani generazioni.

Un percorso avviato nell’ambito della seconda edizione della Summer School Intrecci di dialogo, promossa da OIKOS – Centro di Ecologia Integrale del Mediterraneo, tenutasi a Castel Gandolfo dal 24 al 30 luglio.

Presenti all’incontro numerosi amministratori locali – sindaci, vicesindaci e assessori all’Urbanistica – in rappresentanza di città italiane e internazionali, tra cui Catanzaro, Palermo, Napoli, Catania, Reggio Calabria, Bastia (Francia), Muğla e Istanbul (Turchia). Alla sottoscrizione ha partecipato anche l’eurodeputato Dario Nardella, tra i promotori dell’iniziativa. Ha moderato l’incontro Paola Pierotti, giornalista PPAN e direttrice esecutiva PPAN Academy.

«Alla base di questo Patto c’è la responsabilità degli amministratori di focalizzare l’attenzione sui giovani, che rappresentano una risorsa fondamentale per le nostre città, per il Mezzogiorno e per il Paese. Sviluppare politiche dell’accoglienza e costruire spazi comuni significa rafforzare le relazioni sociali e contribuire a una cultura della responsabilità. Prendersi cura della città vuol dire prendersi cura delle persone, in un’ottica di giustizia sociale, salute, lavoro, decoro urbano e formazione. Solo così potremo costruire una vera pace, fondata su un patto intergenerazionale».

Il “Patto di Castel Gandolfo” propone una visione del Mediterraneo come spazio di pace, giustizia e convivenza. Le città firmatarie si impegnano a promuovere una rete di relazioni fondate sulla cura, coinvolgendo attivamente le giovani generazioni attraverso percorsi educativi, culturali e istituzionali. Nel testo si legge: «Non basta più amministrare: occorre prendersi a cuore la vita. Le città devono diventare giardini della fraternità, costruiti sulla partecipazione, sulla libertà e sull’appartenenza condivisa».

Tra gli impegni sottoscritti anche da Catanzaro:

la partecipazione alla costruzione di un hub dei giovani del Mediterraneo, per favorire la contaminazione delle idee;

l’individuazione di un referente locale per seguire le attività della rete e promuovere pratiche condivise;

l’adesione a percorsi di alta formazione per funzionari e tecnici, ispirati all’ecologia integrale e alla co-progettazione;

l’organizzazione, nel corso del 2026, di un’iniziativa territoriale promossa da OIKOS e PPAN Academy;

la creazione di un laboratorio di giornalismo urbano con le scuole secondarie e gli atenei, per coinvolgere i giovani nella narrazione delle politiche urbane;

l’accoglienza simbolica di una nave di ricerca come hub itinerante per la cultura urbana e l’ecologia integrale.

«In un tempo segnato da crisi culturali, istituzionali e democratiche – ha affermato l’eurodeputato Nardella – il Mediterraneo, le città e i giovani rappresentano le chiavi per un nuovo paradigma.

Le città possono superare i limiti degli Stati, i giovani sono i primi a difendere i diritti e la libertà, e il Mediterraneo è il luogo in cui affrontare le sfide del nostro tempo, promuovendo un modello di sviluppo equo, inclusivo e sostenibile».

Il Comune di Catanzaro, con la firma del Patto, rinnova il proprio impegno a favore di politiche urbane che mettano al centro la dignità della persona, il protagonismo dei giovani e il valore della comunità. Un passo concreto per contribuire, insieme alle altre città del Mediterraneo, alla costruzione di una pace duratura e generativa.

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