Riceviamo e pubblichiamo
Il sindaco Nicola Fiorita ha aderito e sarà presente alla manifestazione lanciata dal coordinamento Controvento per il prossimo 29 settembre allo scopo di esprimere contrarietà alla realizzazione del mega impianto eolico off shore nel Golfo di Squillace attraverso l’organizzazione di presìdi lungo la costa jonica, area interessata dall’opera.
“Abbiamo assunto sin da subito una posizione netta sull’impianto – ricorda Fiorita: siamo contrari alla sua realizzazione e questa nostra posizione è stata sancita in atti formali, deliberati in giunta e poi, alla unanimità, in Consiglio Comunale. In questo momento siamo al lavoro per predisporre le nostre osservazioni da inviare al governo così come prevede la legge ma siamo intenzionati a non rinunciare a nessuno degli strumenti leciti per contrastare questa ipotesi che consideriamo sciagurata.
Il prossimo 29 settembre, dunque, faremo anche noi la nostra parte, convinti peraltro che è da salutare positivamente il fronte comune che ha preso corpo tra Amministrazioni comunali e organizzazioni della società civile. Una sintesi di più voci che dà più forza nelle battaglie politiche e che in passato, purtroppo, non sempre si è registrata, traducendosi in un inevitabile indebolimento della Calabria nel suo complesso e nella mancata e giusta difesa dei suoi legittimi interessi”.
Raccolta firme referendum Antiautonomia
“Ci eravamo prefissi 18.000 firme e siamo arrivati a 52.000, quasi il triplo. E siamo la seconda regione, dopo la Campania, nel rapporto firme/popolazione sulla piattaforma on line. Una straordinaria risposta del popolo calabrese, una prima vittoria per impedire che l’Italia venga spaccata in due, un messaggio ad una politica regionale debole, incerta e senza coraggio”.
Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, promotore dell’appello “UnasolaItalia” sottoscritto da 130 sindaci calabresi, tira le somme della raccolta firme per chiedere l’indizione del referendum abrogativo della legge Calderoli.
“I partiti, i sindacati, le associazioni, i volontari, i sindaci, hanno fatto un lavoro straordinario allestendo punti di raccolta perfino sotto gli ombrelloni, raccogliendo 23.687 firme cartacee a cui si aggiungo le 27.853 sulla piattaforma on line. Mi piace sottolineare quest’ultimo dato perché la Calabria, in rapporto alla popolazione residente, è seconda solo dietro alla Campania, che ha registrato 102.000 firme on line ma su una popolazione residente di 5 milioni e mezzo, contro il milione 800.000 della Calabria. Cercavamo un’onda popolare ed è arrivato un piccolo tsunami di cui le forze politiche dovranno tenere conto. Ora l’ultima parola spetta alla Corte Costituzionale che dovrà giudicare l’ammissibilità del referendum, ma è difficile che possa dire no ad un milione di firme. Se il referendum sarà confermato, ci sarà una valanga di “si” all’abrogazione della Calderoli”.