Riceviamo e pubblichiamo. Foto Archivio

Lo avevano promesso lo scorso ottobre, i piccoli alunni della scuola primaria dell’IC “Vivaldi”, quando il sindaco Fiorita e alcuni componenti della giunta erano stati ospiti a pranzo nella mensa del plesso “Porto”. La visita, questo l’impegno assunto allora, sarebbe stata ricambiata. Così, accompagnati dalle loro maestre, si sono presentanti in tanti a Palazzo De Nobili. C’erano quelli della scuola “Porto” ma anche quelli della “Murano”, del plesso “Manzi” e del plesso “Barone”.

Dopo la visita del palazzo comunale, curata come di consueto dal capo di gabinetto, Salvatore Bullotta, le alunne e gli alunni delle V classi sono stati accolti dal sindaco nella Sala Concerti. Molte le domande rivolte al primo cittadino, molte le proposte, com’era naturale che fosse: la loro, è l’età dello sguardo curioso sul mondo, capace già di registrare problemi e maturare esigenze. Il tutto affidato anche a una lettera indirizzata al capo dell’Amministrazione cittadina.

Fiorita non si è sottratto, spiegando quali sono le competenze del Comune in ambito scolastico, raccontando quali interventi il governo cittadino ha già portato a termine sui diversi aspetti: dall’efficientamento energetico degli edifici ai lavori sulle strutture; illustrando gli interventi attualmente in corso di realizzazione e quelli che si ha in animo di fare.

Ha parlato con schiettezza, il sindaco, come meritava la “serietà” degli interlocutori, spiegando che per realizzare tutto occorrono risorse e mezzi di cui non sempre si dispone sin da subito e che quindi occorre costruire, passo dopo passo, i percorsi necessari a reperirli.

Un po’ come ha fatto il Catanzaro – questo l’esempio utilizzato da Fiorita – che dopo anni passati a soffrire nelle serie minori del calcio, ha risalito pian piano la china fino a raggiungere i successi di oggi.

Esempio casuale ma calzante, visto che i piccoli del “Vivaldi” avevano già portato con sé un regalo consegnato alla fine al primo cittadino, con cui evidentemente condividono almeno una passione: uno stadio “Ceravolo” in miniatura, costruito con le loro mani e colorato di giallorosso, magari imperfetto ma sicuramente pieno di tanto, tanto cuore.

Vicenda balneari

C’è molta preoccupazione, che non esitiamo a fare nostra, sulla vicenda che coinvolge gli stabilimenti balneari di Soverato. La tutela di queste attività è infatti una “bandiera” storica del nostro Movimento, portata avanti da tempo da Giuseppe Conte, come elemento cruciale per lo sviluppo del comparto turistico nella nostra regione.

Proprio per questo, non possiamo non sottolineare che la città di Soverato vive questo momento di grande difficoltà perché è caduta nella trappola tesa dalla demagogia di governo nazionale e governo regionale, che si sono spesi in rassicurazioni, promesse di indennizzi e chi più ne ha più ne metta.

Lussi che i due esecutivi non avrebbero potuto permettersi e che si sono tradotti in una sostanziale e sonora presa in giro di operatori e lavoratori del settore.

Perché la verità è che per trovare soluzioni occorreva muoversi con realismo e scavando nelle normative vigenti a cui ancorarsi. Esattamente come ha fatto il comune di Catanzaro, che ha saputo gestire le comprensibili pressioni, capire le ansie di operatori e lavoratori, riuscendo però a mettere in sicurezza il settore, a salvare le stagioni turistiche, garantendo così economia e livelli occupazionali.

Abbiamo percorso la strada giusta, fatto le cose giuste da fare e mantenuto l’impegno assunto in campagna elettorale, proprio in occasione della venuta di Giuseppe Conte per la manifestazione pubblica, nel quartiere Lido, a sostegno della candidatura a sindaco di Nicola Fiorita.

Il nostro auspicio, ora, è che prima di ogni altra cosa possano trovarsi soluzioni per uscire dall’impasse. Ma auspichiamo anche che governo e regione si muovano nel rispetto della legalità, che è la sola garanzia per imboccare vie d’uscita realmente praticabili senza illudere ancora i balneari e senza lasciare nelle mani dei sindaci le patate bollenti delle matasse difficili da sbrogliare.

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