In considerazione dell’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione civile regionale, il sindaco Nicola Fiorita ha disposto la chiusura delle scuole a Catanzaro per la giornata di domani sabato 8 febbraio. Il provvedimento riguarda gli istituti di ogni ordine e grado, statali e paritari, ivi compresi i servizi educativi per l’infanzia e per la scuola dell’infanzia pubblici e privati, asili nido pubblici e privati e ludoteche, comprese le attività scolastiche ed extrascolastiche. L’amministrazione monitorerà l’evolversi della situazione, raccomandando come sempre la massima prudenza negli spostamenti.

Nota Duva ni vidimu

“Voglio esprimere il mio plauso all’artista Mike per l’opera ‘Duva ni vidimu?’, che arricchisce il patrimonio culturale e identitario della nostra città attraverso l’arte e il vernacolo catanzarese. Iniziative come questa rappresentano un valore aggiunto per Catanzaro, perché rafforzano il legame con la nostra storia e la nostra comunità, dando visibilità ai talenti locali” – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Gianmichele Bosco. 

“La scelta di valorizzare la toponomastica con l’uso del dialetto rappresenta un’idea originale e significativa, che ben si inserisce nel percorso di riscoperta artistica e culturale già avviato in città con esperienze come Giardini d’arte, il progetto delle scalinate artistiche e il ‘Maggio dell’Arte’. Catanzaro ha bisogno di iniziative che mettano in luce le sue eccellenze e che trasformino gli spazi urbani in luoghi di espressione e condivisione. L’opera, ispirata al dialetto e alla cultura popolare, rappresenta un’ulteriore dimostrazione della vivacità artistica catanzarese e della capacità di rileggere in chiave creativa la nostra identità”, ha concluso Bosco.

Visita editore Laterza

Il sindaco Nicola Fiorita ha accolto l’editore Giuseppe Laterza ospite di un partecipato incontro dal titolo “Allungare lo sguardo. I libri tra idee e opinioni”, organizzato dall’amministrazione comunale e tenutosi al Complesso San Giovanni di Catanzaro.

“E’ un grande onore ospitare a Catanzaro, Giuseppe Laterza, uno dei più prestigiosi editori italiani ed europei, erede non solo di una grande tradizione familiare, quanto di una straordinaria storia imprenditoriale del nostro Meridione.

La sua esperienza è illuminante in una fase storica attraversata dalle tumultuose trasformazioni tecnologiche che stanno mutando i meccanismi della lettura e i rapporti tra lettori e autori.

Possiamo quasi dire che Giuseppe Laterza rappresenta, per le sue competenze, una sorta di ponte tra tradizione e futuro.

E’ stimolante ascoltarlo e sono certo che ne trarremo preziosi spunti per il nostro lavoro di amministratori di una città del sud, dove è assolutamente necessario alzare i livelli di lettura e di conoscenza.

Il libro è un’arma potente per la crescita delle persone e, di riflesso, per la crescita di una comunità. Catanzaro è la città dove è nata ventidue anni fa la Fiera del libro Gutenberg e dove ha preso forma anche il progetto del Patto della Lettura che si inserisce in questa filosofia, per così dire, immateriale.

Ci prendiamo critiche – ma di queste critiche siamo fieri – perché pensiamo a creare asili nido, a sistemare scuole cadenti, ad aprire centri sociali e aule per lo studio e la lettura. Non ci sono solo buche da riparare – e vanno sicuramente riparate – in una città.

Se non si coltiva l’anima profonda della comunità, se non si investe in formazione, conoscenza e cultura, non andremo da nessuna parte”.

L’editore Laterza – in occasione del confronto a cui hanno preso parte anche gli assessori Donatella Monteverdi e Nunzio Belcaro – ha così espresso il suo pensiero sull’iniziativa a Catanzaro:

“Sono qui a parlare del mio mondo, i libri aiutano a immaginare, ad immedesimarsi e a comprendere le persone, anche quando sembrano lontane da noi ed i cui comportamenti ci condizionano.

Al Sud, é vero, si legge molto meno, ma anche a Catanzaro ho potuto constatare una grande vivacità culturale, ci sono tante persone che leggono, anche giovani, e su carta.

Grazie al lavoro di tanti professionisti e della scuola é possibile creare comunità attorno al libro, generando opportunità che si possono cogliere, nel lungo termine, guardando con fiducia al futuro”.

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