Riceviamo e pubblichiamo

“Il 25 aprile rappresenta la rinascita morale, civile e democratica del nostro Paese. Ottant’anni fa, grazie al coraggio e al sacrificio di donne e uomini – partigiani, combattenti, operai, contadini, studenti, madri e padri – l’Italia si liberava dall’oppressione del fascismo e dall’occupazione nazista.

Fu la Resistenza a ridare dignità all’Italia, a restituirle una voce libera e autonoma nel consesso delle nazioni democratiche. Da quel sacrificio è nata la nostra Costituzione, fondata sui valori della libertà, dell’uguaglianza, della giustizia sociale e della pace.”

“Celebrare oggi questa ricorrenza non significa soltanto onorare il passato, ma riaffermare un impegno quotidiano: quello di difendere e promuovere i principi per cui tanti hanno dato la vita. La Resistenza non è un episodio chiuso nei libri di storia, ma un’eredità viva, che pulsa nella coscienza civile del nostro Paese, e che ci interpella come cittadini e come istituzioni ogni giorno.”

“A ottant’anni di distanza, quel messaggio di libertà, giustizia e partecipazione è più attuale che mai. Viviamo tempi in cui la memoria viene talvolta distorta, l’odio e l’intolleranza rialzano la testa, e nuovi autoritarismi si affacciano all’orizzonte. In questo contesto, è fondamentale custodire la memoria storica come un bene comune, un patrimonio collettivo da difendere e trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni.”

“La città di Catanzaro sarà domani parte attiva di questo impegno della memoria, con due importanti appuntamenti: la storica manifestazione promossa dall’ANPI nel quartiere Lido, patrocinata dal Comune, e l’iniziativa al Parco della Biodiversità organizzata da UISP e USB”.

“Ma non possiamo limitarci a guardare dentro i nostri confini. La Liberazione ci insegna che la libertà non è piena se non è condivisa. Per questo, in questa giornata simbolica, il nostro pensiero va anche a tutti i popoli che oggi lottano contro l’occupazione, la guerra e l’oppressione. A chi resiste in ogni angolo del mondo per affermare il proprio diritto all’autodeterminazione, alla pace e alla dignità. Penso, in particolare, al popolo palestinese, che da decenni attende giustizia e libertà, in un silenzio spesso colpevole da parte della comunità internazionale.”

Porto Lido

La Giunta Comunale ha approvato un importante atto di indirizzo per l’utilizzo di ulteriori aree dell’infrastruttura portuale cittadina, in attesa del completamento degli interventi previsti per la piena funzionalità del porto.

“Si tratta di un atto di responsabilità e di visione che conferma la volontà politica di questa Amministrazione di valorizzare il porto come risorsa strategica per la città, anche nelle more del completamento dei lavori. Con questa delibera l’Amministrazione assume direttamente la gestione di due nuovi specchi acquei, per un totale di oltre 10mila mq, a dimostrazione della nostra fiducia nella vocazione marittima e turistica di Catanzaro.”

Le aree interessate sono:
uno specchio acqueo di 7.120 mq, adiacente alla banchina di riva sopraflutto (denominato “Comune n.1”);
uno specchio acqueo di 3.300 mq, ubicato lungo la banchina di riva (denominato “Comune n.2”).

L’iniziativa si inserisce in un quadro normativo chiaro e consolidato che consente agli enti locali, in virtù del principio di auto-organizzazione, di esercitare direttamente servizi pubblici di rilevanza economica, tra cui rientra la gestione portuale. La scelta dell’Amministrazione, legittima e conforme ai più recenti orientamenti giurisprudenziali, rappresenta un modello virtuoso di utilizzo del demanio marittimo a fini pubblici e collettivi.

“Diamo continuità alla programmazione già avviata – aggiungono i due amministratori – intervenendo in modo coerente con le esigenze della collettività, della pesca, della diportistica e della tutela ambientale. Sarà anche l’occasione per rafforzare il dialogo con le istituzioni preposte alla salvaguardia dell’ecosistema marino, dotando il porto di strumenti tecnologici per il monitoraggio ambientale”.

L’atto approvato prevede inoltre la nuova collocazione del pontile FEAMP e delle imbarcazioni pescherecce, in un’ottica di ottimizzazione funzionale e logistica dell’area portuale.

Clochard in Galleria Mancuso

“In merito alle segnalazioni e ai comunicati stampa relativi alla presenza di persone senza fissa dimora nella galleria Mancuso, desidero rassicurare la cittadinanza sul fatto che la questione è ben conosciuta dal nostro settore delle Politiche sociali e viene seguita con attenzione. Si tratta di un tema complesso, che coinvolge condizioni di grave disagio e povertà estrema.

Le funzionarie assistenti sociali del settore sono già intervenute più volte, offrendo alle persone interessate la possibilità di accedere a strutture di ricovero notturno presenti sul territorio. Tuttavia, non sempre le strutture preposte hanno disponibilità di posti, così come, quando praticabili, spesso queste soluzioni non vengono accettate.

E, com’è noto, non esiste alcuna possibilità di obbligare chi rifiuta l’aiuto. Possiamo proporre, accompagnare, restare presenti – e lo facciamo ogni giorno – ma non imporre percorsi.

La povertà non è un reato, e il fenomeno dei clochard non è una specificità della nostra città, ma una realtà che tocca ogni contesto urbano. In molte città italiane ed europee, a fronte di queste difficoltà, si è generata una cultura dell’aiuto che parte dal basso: cittadini, associazioni, gruppi informali si attivano per offrire sostegno, cibo, ascolto.

Come già avvenuto in altri casi, i nostri servizi sociali continueranno a impegnarsi con determinazione per affrontare ogni situazione di grave marginalità con serietà, rispetto e senso di responsabilità. Con altrettanta sensibilità, l’amministrazione resta sempre disponibile a collaborare, valorizzare e sostenere chi opera per l’inclusione.

Nello specifico caso di Galleria Mancuso, considerando che la questione ingloba anche altre criticità attinenti la sicurezza notturna e l’igiene pubblica, all’inizio della prossima settimana terremo un incontro con gli amministratori dei locali presenti al fine di condividere possibili azioni utili a preservare il più possibile una serena fruizione dei luoghi”.

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