Riceviamo e pubblichiamo
“Significativo passa in avanti lungo l’iter che porterà l’immobile di piazza Le Pera, già sede temporanea della Questura, a diventare la nuova sede del Centro per l’Impiego”.
Ne dà notizia Antonio Battaglia, assessore al Patrimonio e alle Politiche del lavoro, che esprime la propria soddisfazione per la conclusione dell’iter amministrativo avviato a settembre 2022 di concerto con l’Ente regionale.
“Il dipartimento Lavoro della Regione Calabria – scrive Battaglia in una nota – con decreto Dirigenziale del 6 maggio 2025 ha liquidato la seconda rata dell’importo di un milione 500mila su un totale di due milioni 440mila, per il perfezionamento dell’acquisto dell’immobile di proprietà della Provincia di Catanzaro da parte del Comune capoluogo, da destinare quale nuova sede appunto del Centro per l’Impiego”.
L’assessore evidenzia “il proficuo lavoro di squadra svolto da tecnici e dirigenti del comune di Catanzaro; ringrazio – aggiunge – anche il dirigente generale del dipartimento Lavoro della Regione, Fortunato Varone per la fattiva, responsabile e preziosa attività nello svolgimento della propria funzione e confermo che attiveremo nel minor tempo possibile le procedure per rendere pronta e disponibile la struttura”.
L’ubicazione della nuova sede nel prestigioso immobile, “faciliterà – secondo Battaglia – le attività dell’ufficio garantendo, di conseguenza, elevata funzionalità e un migliore servizio all’utenza. Aver optato per collocare la nuova sede del Centro per l’Impiego nel cuore della città è stata una scelta coerente con la volontà dell’Amministrazione di rallentare la tendenza a delocalizzare le funzioni e i nodi di interesse amministrativi, economici e logistici dal centro di Catanzaro.
Non ci sentiamo appagati da questo che è comunque un importante risultato e quindi proseguiremo con forte impegno nella ricerca di contenuti per riempire e rivitalizzare il centro cittadino. Sappiamo anche bene – conclude l’assessore al Patrimonio – che dovremo essere conseguenziali a queste buone intenzioni facilitando l’accessibilità al Centro per l’Impiego così come a tutte le strutture allocata nel centro storico con adeguate soluzioni di trasporto urbano e parcheggio”.
Lavori Via Colace
Sono stati formalmente consegnati alla ditta aggiudicataria i lavori per la messa in sicurezza della sede stradale e della scarpata in via Colace di località S. Elia.
Ne danno notizia in una nota congiunta i consiglieri comunali Fabio Celia e Francesco Scarpino.
“Si tratta – spiegano – di un intervento particolarmente significativo, come del resto dimostra l’importo dei lavori, fissato in 8oomila euro, a valere sui fondi di Protezione Civile per interventi urgenti legati a eccezionali eventi meteorologici.
Un’opera importante, che comporterà il giusto tempo per essere realizzata, ma un’opera necessaria e particolarmente attesa dai cittadini, progettata per la messa in sicurezza della strada al fine di ripristinare una perfetta percorrenza della carreggiata, che attualmente – aggiungono i due consiglieri – in più di un tratto presenta problemi di dissesto nella scarpata sottostante.
Un dissesto reso evidente da numerose disconnessioni e fessurazioni. L’attenzione dell’Amministrazione resta dunque alta, sia sul fronte dell’impegno delle risorse che erano già disponibili e sia su quello del reperimento di nuovi fondi, grazie anche all’impegno e al contributo professionale del Settore competente.
Il nostro è un territorio vasto e anche ricco di peculiarità e fragilità. La sua cura – concludono – Celia e Scarpino – non può che comportare un lavoro costante ed è quello che stiamo facendo”.
Commemorazione Impastato
L’Amministrazione comunale ha deciso di commemorare il 47° anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato, giornalista e attivista politico, assassinato dalla mafia il 9 maggio del 1978.
Ne dà notizia il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, precisando che “la cerimonia commemorativa avrà luogo domattina alle 11:30 presso l’opera “A(u)Tutto volume”, collocata in prossimità delle scalinate che dal conventino di Sant’Antonio portano ai giardini di San Leonardo e viceversa.
Insieme con il sindaco e la giunta – aggiunge Bosco – deporremo un omaggio floreale ai piedi dell’opera che ricorda Impastato, alla presenza del suo autore, Simonluca Spadanuda e degli studenti del liceo artistico De Nobili, che lo coadiuvarono quando venne realizzata”.
Secondo il presidente del Consiglio, “questi momenti di condivisione e ricordo sono doverosi e tutt’altro che formali. D’altra parte – ha aggiunto Bosco – se abbiamo voluto inserire a suo tempo un’opera come quella di Spadanuda, presso la quale onoreremo la memoria di Peppino Impastato, nel progetto Scalinate d’Artista è proprio perché crediamo nella necessità di lasciare tracce concrete e tangibili che, al di là delle date delle ricorrenze, ci ricordino ogni giorno il valore dell’impegno civile antimafia, che è pilastro di libertà e democrazia e in nome del quale ci sono eroi che hanno sacrificato la propria vita.
Impastato fu uno di loro, lo fu con abnegazione e un’intelligenza molto speciale, che si espresse con le armi dell’ironia tagliente e della denuncia sociale forte attraverso le frequenze di Radio Out ma anche con quelle della militanza politica, robusta e intransigente, in Democrazia Proletaria.
Un impegno civile a tutto tondo, quindi, quello di Peppino – ha concluso il presidente del Consiglio – che mai si risparmiò e che oggi è un lascito destinato a restare intatto nel tempo come uno degli esempi più limpidi e alti per un Paese che troppo spesso ha il limite grave della memoria corta”.
Secondo pronto soccorso
Il Grande Romanzo della Sanità Catanzarese – le maiuscole sono volute – non smette di riservare sorprese o, per meglio dire, di sollevare dubbi e perplessità.
Le ultime sorgono leggendo la relazione della commissaria straordinaria dell’AOU “Dulbecco”sulla gestione nell’anno 2024.
Simona Carbone, nell’ampio e articolato documento che reca la sua firma, dedica un capitolo al pronto soccorso del presidio ospedaliero dell’area direzionale di località Germaneto, sottolineandone l’importanza ai fini del decongestionamento della omologa struttura che opera all’interno dell’ospedale “Pugliese”, gravata nel 2024 di oltre 56mila accessi.
Il commissario straordinario della “Dulbecco” descrive nel dettaglio i contenuti dell’intesa raggiunta tra Regione e Università che prevedono il secondo pronto soccorso, soffermandosi sugli aspetti logistici, organizzativi, progettuali edilizi e anche finanziari.
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che sorgono i dubbi e tornano le domande consuete. Sì, perché leggendo il testo della relazione si apprende che “Il costo stimato dell’intervento edilizio è di € 6.289.783, interamente finanziato con le risorse dell’art.20 legge n.67/88. Il progetto edilizio, corrispondente al primo livello di progettazione (Progetto di Fattibilità Tecnico Economica) è stato redatto dall’Azienda, ha ottenuto l’approvazione del Rettore ed è stato inviato a febbraio 2024 alla Regione Calabria per l’avvio del complesso iter burocratico previsto per il finanziamento delle opere pubbliche con le risorse del citato art.20 L.67/88.
Ottenuta l’autorizzazione regionale la realizzazione del nuovo PS seguirà le seguenti fasi: Fase 1: Trasferimento dell’U.O. della Farmacia presso altri locali individuati all’interno del complesso ospedaliero con un costo stimato di € 1.150.000 circa, al netto di arredi ed attrezzature; Fase 2: trasferimento delle attività radiologiche presso altri locali individuati all’interno del complesso ospedaliero, con un costo stimato di € 440.000 circa; Fase 3: realizzazione Pronto soccorso e OBI con un costo stimato di € 4.700.000 circa, al netto di arredi ed attrezzature”.
Tutto molto bello e soprattutto utile e urgente, se non fosse che, ancora una volta, viene spontaneo chiedersi se ci siano e dove siano le risorse ex articolo 20 cui viene fatto riferimento nella relazione.
La domanda è, non a caso, spontanea; perché il documento firmato da Simona Carbone contiene non solo una dettagliata planimetria del nuovo pronto soccorso ma anche la specifica, riportata nel virgolettato precedente, dalla quale apprendiamo che tale primo livello di progettazione è stato approvato dal rettore e inviato alla Regione a febbraio 2024.
Come dire: quindici mesi fa. Quasi un anno e mezzo e ancora nulla sappiamo dell’autorizzazione regionale propedeutica alle tre fasi, necessarie a realizzare il secondo pronto soccorso.
Anzi, incredibilmente, il presidente e commissario Occhiuto nel febbraio di quest’anno, in occasione della inaugurazione di un nuovo servizio CNR a Villa Bianca, ha sollecitato l’università a darsi una mossa nel processo di integrazione aziendale anche per velocizzare la realizzazione del secondo pronto soccorso.
Ma come, non era la Regione a dover inviare all’AOU l’autorizzazione per procedere nella realizzazione di un progetto già definito di pronto soccorso, come scrive nella sua relazione la commissaria Carbone? A noi, francamente, tutto questo rimpallo sa tanto di melina, consumata sulle spalle dei cittadini. Tanto più che adesso c’è anche l’atto aziendale della Dulbecco e dunque, cosa osta al prosieguo dell’iter?
Possiamo saperlo o dobbiamo tornare a chiedere dove sono, se ci sono, gli atti formali che destinano gli oltre 6milioni ex articolo 20 al secondo pronto soccorso?
Ma soprattutto, ci sono o no quei 6milioni e tutto le altre somme che riguardano il nuovo ospedale, sulle quali il presidente e commissario Occhiuto rassicura a parole mentre la città di Catanzaro attende atti formali e firmati?