Comune Catanzaro - Palazzo De NobiliComune Catanzaro - Palazzo De Nobili

Riceviamo e pubblichiamo

Finalmente i cittadini elettori iscritti alla sezione 54 potranno tornare a votare nei locali dell’ex scuola elementare di Germaneto, resi agibili dopo alcuni anni. Lo annuncia il consigliere comunale Luigi Levato, evidenziando la notizia positiva messa nera su bianco dalla commissione elettorale circondariale di Catanzaro che ha ripristinato l’ubicazione del seggio elettorale 54 nell’immobile comunale, già sede di un plesso scolastico, dove i residenti potranno recarsi ad esercitare il diritto di voto in occasione del referendum dell’8 e 9 giugno.

“Negli scorsi anni i cittadini interessati a votare erano costretti a spostarsi nella scuola  di via San Michele, a Santa Maria, con tutti i disagi che si possono immaginare specialmente per gli anziani o per le persone con difficoltà”, afferma Levato. “Oggi il provvedimento che riporta l’ubicazione della sezione 54 nei locali originali arriva a coronamento di un iter che ho seguito personalmente, attraverso dei sopralluoghi periodici con il settore gestione del territorio, con l’obiettivo di agevolare i residenti.

Un bel lavoro di squadra per cui ringrazio l’ufficio elettorale comunale e, soprattutto, il Comitato spontaneo di Germaneto che, realizzando piccoli ma preziosi lavori di manutenzione, si prende cura dell’immobile e ha contribuito ad accelerare i tempi verso la sua riapertura. Voglio, quindi, esprimere un plauso a tutti i soci, uno ad uno, e in particolare al presidente Salvatore Palaia che si sono spesi tantissimo per il bene del quartiere, consentendo così anche all’amministrazione comunale di poter garantire la ricollocazione del seggio nel rispetto del criterio di prossimità”.

Villa Margherita

A leggere le critiche mosse da Italia Nostra al progetto di riqualificazione di Villa Margherita, non è per niente facile comprendere su cosa punti l’indice la sua presidente, Elena Bova. Perché un conto è il progetto in sé; altro conto è tutto ciò che, in quanto futuribile (manifestazioni, intrattenimento, utenza e quant’altro) potremo sì e volentieri discuterlo, ma a intervento concluso e opera consegnata.
Oggi, dunque, il tema è il progetto ed è quasi superfluo precisare che l’elaborato ha ricevuto, dopo attenta valutazione, il parere della Soprintendenza.

Sarebbe del resto singolare che su un bene come Villa Margherita si potesse agire – diciamo così – in libertà. Il progetto è dunque valido, anche perché il suo obiettivo dichiarato è recuperare le “origini” per restituire al giardino la sua tradizionale identità e le sue storiche funzioni.

È in virtù di questo obiettivo dichiarato che gli interventi sono stati pensati, non certo per snaturare la villa o appesantirla con nuove strutture o nuovi volumi. L’idea progettuale è infatti quella di migliorare e qualificare ulteriormente l’attuale giardino come spazio di socialità, aperto allo sport, ai giochi, all’intrattenimento, allo spettacolo, fino alla semplice fruizione del tempo libero da trascorrere tra natura e bellezza.

Ogni singolo aspetto dell’intervento ne tiene conto: Il restauro monumentale; quello del verde; la manutenzione straordinaria della pavimentazione; il rinnovo e la rifunzionalizzazione del campetto sportivo per diverse discipline ma anche per ospitare manifestazioni; il restauro dell’ex casa del custode destinata a favorire la vita di comunità piuttosto che ad ospitare i server del centro elaborazione dati, come pure era previsto in precedenza; la valorizzazione dei famosi “cento metri” per soggiornarvi, come da tradizione, ma anche ritrovarsi in occasione di eventi.

Lascia francamente perplessi apprendere che nell’interpretazione di Italia Nostra tutto questo corrisponda a un sacrificio imposto ai bambini e agli spazi a loro dedicati. Non si comprende, infatti, come riqualificare e valorizzare l’esistente possa negare la villa ai più piccoli o al resto dell’utenza che, ammirevolmente, continua a frequentarla.
Noi invece pensiamo che, come ha detto il sindaco Fiorita, Villa Margherita alla fine sarà un posto più splendente ma anche più ospitale e accogliente.

Lavoriamo per restituire ai cittadini un luogo identitario, nel rispetto del bene e con sguardo attento. Invito quindi Italia Nostra a visionare il progetto e a confrontarci in modo costruttivo come abbiamo fatto e stiamo facendo rispetto ad altri luoghi di interesse che il sodalizio ci ha proposto di valorizzare, sempre nella piena partecipazione e nel più proficuo dialogo.

Uso spiagge

Nel febbraio di quest’anno, la giunta regionale ha deliberato in tema di destagionalizzazione dell’uso delle spiagge. La decisione dell’esecutivo prevede che la stagione balneare, per il 2025, copra l’intero anno, non limitando quindi l’utilizzo del demanio marittimo esclusivamente al periodo estivo e alle sole finalità balneari.

Il medesimo atto prevede anche che le concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo stagionali dovranno garantire un periodo di utilizzo compreso tra un minimo di quattro mesi e un massimo di sei, all’interno dell’intervallo temporale tra l’1 maggio e il 31 ottobre 2025, da considerarsi come periodo di balneazione stagionale. Inoltre, al di fuori di detto periodo, è consentita la libera balneazione ma a condizione che gli esercenti dei lidi predispongano idonea segnaletica e ne diano comunicazione a Comuni e Guardia Costiera.

Ebbene, il Comune di Catanzaro ha da sempre adottato una politica di sviluppo sull’utilizzo delle risorse del demanio marittimo, precorrendo i tempi e adottando un Piano comunale spiaggia già nel 2013, tuttora vigente, le cui note attuative già indicavano, all’articolo 8, la possibilità per i concessionari le cui strutture siano situate in aree che lo consentano, di restare operativi per l’intero anno solare; mentre l’articolo 7 elenca numerose attività che possono essere svolte sul demanio marittimo, non esclusivamente legate alla balneazione.

Le ordinanze balneari adottate da questa Amministrazione nel corso degli anni hanno ulteriormente rafforzato tale concetto disponendo che prima e/o dopo il periodo tra l’1 maggio ed il 31 ottobre di ogni anno il titolare della struttura ha facoltà di tenere aperto l’impianto apponendo agli ingressi idonea cartellonistica nella quale sono indicate le attività esercitate e debitamente autorizzate.

Pertanto, il comune di Catanzaro non ha necessità di adottare alcuna nota di recepimento della citata deliberazione regionale.

Al contrario, questa Amministrazione può pregiarsi di aver adottato azioni forti e coraggiose a sostegno della categoria dei balneari locali e delle attività turistiche legate agli usi del mare, in un’epoca di enorme caos normativo. Azioni che sono state di seguito mutuate da diverse realtà locali e citate come “best practices” da diversi pronunciamenti giurisprudenziali.

Presentazione libro

Venerdì 16 maggio 2025, alle ore 17.30, la Biblioteca Comunale “Filippo De Nobili” di Catanzaro ospiterà uno degli appuntamenti più attesi del Maggio dei Libri 2025.

Protagonista dell’incontro sarà Giuseppe Catozzella, autore pluripremiato e vincitore del Premio Strega Giovani, che presenterà il suo ultimo romanzo Il fiore delle illusioni, edito da Feltrinelli.

L’evento si inserisce nell’ambito delle attività promosse dal Patto per la Lettura del Comune di Catanzaro, con l’intento di valorizzare la cultura del libro e della lettura come strumenti di crescita individuale e collettiva.

Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali del Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.

A dialogare con l’autore saranno l’Assessore all’Istruzione Nunzio Belcaro e l’Assessora alla Cultura Donatella Monteverdi, in un confronto aperto sul potere della scrittura, sulla memoria e sull’impegno civile che attraversa l’opera di Catozzella.

A margine dell’incontro, Giuseppe Catozzella apporrà la firma al Libro d’Onore del Comune di Catanzaro, un documento storico che raccoglie i nomi di personalità e istituzioni che hanno contribuito in modo significativo alla storia e alla crescita culturale della città.

Bandiera Blu

“La riconferma di  Catanzaro Città Bandiera Blu anche per il 2025 segna un ulteriore passo in avanti verso la costruzione di un’identità e di un’immagine nuova per il Capoluogo di Regione tra le mete del turismo balneare nazionale.

E’ sicuramente un motivo di orgoglio ed un grande stimolo quello di vedere la Calabria al terzo posto tra le regioni con il maggior numero di bandiere blu, cosa che può sicuramente rappresentare un bel traino per la promozione del territorio.

Il tris di Catanzaro, che dal 2023 si può fregiare del prestigioso riconoscimento, significa tanto perché è il risultato di un insieme di fattori da non sottovalutare. Non si pensi solo al mare, alle spiagge, alla fortuna di poter godere di un patrimonio naturalistico ancora per molti versi inesplorato. Bandiera Blu, infatti, è un marchio di qualità che viene riconosciuto alle amministrazioni che sono in grado di esprimere una visione politica improntata alla sostenibilità ambientale, e non solo, e all’inclusione sociale.

Il Comune di Catanzaro, sotto la guida del sindaco Fiorita e con la forte determinazione della vicesindaca Giusy Iemma, ha messo in testa alla propria agenda questi valori all’interno della programmazione più ampia che riguarda la rigenerazione urbana, la mobilità, la pianificazione urbanistica, senza dimenticare l’impegno sul fronte del risparmio energetico e degli interventi sul sociale.

Investimenti che, tra le altre priorità, hanno come riferimento le famiglie e soprattutto le scuole, coinvolte in importanti programmi educativi sull’ambiente e, soprattutto, al centro di interventi infrastrutturali rilevanti o di future costruzioni, come nel caso dei nuovi asili nido comunali. 

Ecco, bandiera blu è frutto di questo complesso processo che può rilanciare Catanzaro, grazie alla risorsa mare e alla visione sul Porto. Per riuscirci mi auspico che questo traguardo venga percepito come proprio da tutta la comunità, anche per condividere proposte, attività e servizi migliorativi in una dimensione di città turistica”.

S. Anna

Leggendo il decreto del commissario ad acta Occhiuto n. 225 del 08.05.2025 (firmato con tempi record a sole 72 ore dalla sentenza del Tar), è evidente e nero su bianco, come può osservarsi anche nella foto allegata, l’attivazione di 16 posti letto di cardiochirurgia e 6 di rianimazione cardiochirurgica presso l’azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza e l’incremento di soli 2 posti letto di cardiochirurgia sia a Catanzaro che a Reggio Calabria.

Risulta dunque incomprensibile come il Dipartimento Salute della Regione Calabria possa diffondere un comunicato che sembra smentire o rivedere il contenuto di un atto formale e pubblicato dal quale emerge solo la premura di Occhiuto ad aprire cardiochirurgia a Cosenza utilizzando i posti del S. Anna Hospital.

Un comunicato stampa, riconosceranno al dipartimento Salute della Regione Calabria, non può modificare un decreto ma con il commissario e presidente Occhiuto si sa, quando c’è di mezzo Cosenza, tutto è possibile!”

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