Comune Catanzaro - Palazzo De NobiliComune Catanzaro - Palazzo De Nobili

Riceviamo e pubblichiamo

Al via i lavori di installazione del cantiere per il restauro del Duomo di Catanzaro. Da lunedì 10 marzo, con apposita ordinanza della Polizia locale, sarà vigente il divieto di sosta, con zona rimozione in Piazza Duomo, al fine di consentire le operazioni legate alla cantierizzazione dell’area.

L’amministrazione comunale, a seguito di un sopralluogo con il Provveditorato delle Opere pubbliche, la competente Soprintendenza e la ditta responsabile dei lavori, ha concordato con gli stessi soggetti che una porzione della piazza resterà comunque disponibile come spazio parcheggio.

Grazie alla positiva interlocuzione, considerando la lunga tempistica di permanenza del cantiere, l’amministrazione ha così voluto garantire ai cittadini la possibilità di continuare ad usufruire di posti auto, compatibilmente con le esigenze tecniche e di sicurezza correlate al complesso intervento.

Ciclabile via Falluc dedicata a Strada

La commissione Toponomastica di Palazzo De Nobili ha dato il proprio parere favorevole sulla intitolazione ad Alfonsina Strada della pista ciclabile di viale Conti Falluc.

Alfonsa Rosa Maria Morini, meglio nota con il nome da coniugata Alfonsina Strada, è stata una ciclista su strada italiana, prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia ed è ritenuta tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile.

Il suo impegno da professionista ha abbracciato gli anni tra il 1907 e il 1936. La commissione, nel dare il suo parere favorevole, ha accolto la richiesta che era stata formulata dal club Catanzaro del Soroptimist International d’Italia.

Commentando la decisione dell’organismo, la vice sindaca con delega alla Toponomastica, Giusy Iemma, che ha aperto la riunione, ha detto che “si è trattato di una scelta molto opportuna, fatta non a caso in coincidenza con la Giornata Internazionale della Donna, che celebreremo domani, 8 marzo.

Peraltro – ha aggiunto Iemma – l’orientamento della Commissione è stato assunto in linea con la scelta dell’Anci nazionale di sostenere la campagna “8 marzo, 3 donne, 3 strade”, promossa dall’associazione no profit “Toponomastica Femminile”.

Le piste ciclabili sono tra gli spazi che la campagna indica come intitolabili e questo ha agevolato il compito della commissione, vista la momentanea difficoltà di disporre in città di nuove strade. La commissione stessa, in ogni caso – ha chiuso Iemma – proseguirà il monitoraggio per vagliare ogni possibilità utile al prosieguo della campagna”. 

Rotatoria Lucrezia d.V.

“Sono evidenti i benefici che l’esperimento della rotatoria su via Lucrezia della Valle ha garantito, in questi mesi, per la circolazione lungo un’arteria che da sempre soffriva del problema traffico.

Sostituendo il sistema dei semafori, che spesso funzionavano a singhiozzo per frequenti guasti tecnici, con una naturale perimetrazione della carreggiata, si è avuto un notevole miglioramento dal punto di vista dei tempi di percorrenza, oltre che di sicurezza grazie ad una soluzione che regolamenta anche il limite di velocità.

Devo riconoscere la positiva intuizione, nata su input della Prefettura, portata avanti dall’amministrazione comunale e dall’Anas, al fine di individuare possibili interventi migliorativi nelle zone nevralgiche della città.

Visto l’oggettivo gradimento dell’esperimento, ora chiediamo all’Anas di rendere definitiva l’installazione della rotatoria, con le necessarie operazioni previste in questi casi, e di sapere quali siano i tempi entro cui le stesse verranno portate a termine.

Inoltre, lanciamo all’attenzione del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici, affinché possano condividerla con l’Anas, la proposta di ideare una seconda rotatoria anche nel tratto successivo di via Lucrezia della Valle a scendere, in prossimità dei semafori, dove c’è un incrocio su cui le auto svoltano di continuo, a destra e a sinistra, in presenza di uffici e diverse attività commerciali.

Sarebbe una scelta ottima, replicando un esempio che ha funzionato bene, soprattutto per ridurre i pericoli per conducenti e pedoni su una strada ad alta densità di traffico”.

Saluto a membri Cec

“È con sincera emozione che ho avuto l’onore di portare il saluto della città di Catanzaro ai componenti della Conferenza Episcopale Calabra, riuniti nel nostro Arcivescovado dopo molti anni di assenza.

In un tempo in cui il dialogo appare spesso troppo frammentato, Catanzaro si pone ancora una volta come luogo di incontro e di scambio di idee, accogliendo con orgoglio voci diverse e prospettive plurali.

Questo incontro richiama anche l’essenza di una necessaria collaborazione tra Chiesa e Amministrazioni locali, nel rispetto delle proprie rispettive missioni, ma con la consapevolezza di quanto sia fondamentale agire insieme per il bene comune della nostra comunità.

Siamo convinti che le decisioni migliori nascano sempre dall’ascolto, dal dialogo e dalla condivisione di visioni differenti, mettendo al centro il rispetto reciproco e l’impegno per il benessere collettivo.

E mai, come in questo momento, è sentito il richiamo agli insegnamenti di Papa Francesco.

Che del bene comune dice  “richiede un impegno che sporca le mani” e “solo le mani sporche sanno cambiare la terra: la giustizia si vive, la carità si incarna e, solidali nelle sfide, in esse si persevera con coraggio”.

Centro sociale via Scopelliti

Un momento di festa per tutta la comunità che si riappropria di uno spazio di incontro e aggregazione. Ha riaperto i battenti il Centro Sociale “Rosario Fasano” di via Scopelliti, restituito alla città, grazie al positivo esempio di partenariato tra il Comune di Catanzaro e l’Arci Calabria che ha permesso, nell’arco di tre mesi, di effettuare i lavori di ripristino necessari per garantire una sicura disponibilità dei locali. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Nicola Fiorita e il Presidente di Arci Calabria, Giuseppe Apostoliti, prima di una partecipata cerimonia che ha dato il via alla nuova vita della struttura.

“Oggi è una giornata speciale, come ogni qualvolta consegniamo qualcosa di importante alla città”, ha commentato il sindaco Fiorita. “Stavolta, però, c’è un valore aggiunto dato dal fatto che il Centro di via Scopelliti versava da anni in condizioni di abbandono e rischiava di non essere più fruibile. L’abbiamo salvato dal degrado, facendo tutti gli sforzi possibili insieme ad Arci che, tre mesi dopo la consegna delle chiavi, da concessionaria della struttura, ha restituito al quartiere un luogo che potrà vivere tutti giorni ed essere valorizzato al meglio”.

Lo spazio sarà, infatti, animato da attività culturali, formative e ricreative destinate a tutte le età, con il coinvolgimento attivo dei giovani ed un’attenzione particolare per le disabilità e le fasce più fragili. L’assessore al welfare, Nunzio Belcaro, ha voluto rimarcare come “questa inaugurazione si aggiunge a quelle già effettuate, nel corso dei primi due anni e mezzo di amministrazione, con la riapertura dei centri sociali di Pontepiccolo, Corvo, Gagliano e via Fontana Vecchia. Un investimento che risponde ad una precisa scelta politica e strategica e alla visione di una città che, in epoca post covid, ha bisogno di ritrovare i luoghi destinati all’incontro e alla socialità in tutti i quartieri”.

Progetto Libera e Csv

Il sindaco Nicola Fiorita ha portato il suo saluto alla iniziativa con cui Libera Calabria e il CSV Calabria Centro hanno presentato il progetto “Da Beni confiscati a Beni Comuni. I beni confiscati alle mafie come opportunità di sviluppo culturale, sociale ed economico”. L’evento è stato organizzato in occasione del 29esimo anniversario dell’approvazione della Legge 109/96, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.

Il progetto intende promuovere un percorso di formazione sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata rivolto agli enti del Terzo Settore presenti nella regione.

“Sono felice di trovarmi tra persone con cui ho vissuto molte esperienze in momenti diversi della mia vita – ha detto Fiorita – e tra queste, Libera è parte importante della mia biografia personale, dei miei valori, di come intendo la legalità e di molte delle cose che penso tutt’ora, mentre ho l’onore e l’onere di guidare il governo del Capoluogo.

Penso che anche se negli ultimi anni la lotta alla mafia ha occupato un po’ meno spazio sulle prime pagine, non è venuta meno l’esigenza di riaffermare, particolarmente nella nostra terra, il desiderio ineludibile di legalità, di rifiuto di ogni sopruso, di contrasto al crimine organizzato.

Dentro questo percorso – ha aggiunto il sindaco – la questione dei beni confiscati è a mio avviso decisiva, perché consente di restituire beni alla collettività dimostrandole al contempo che essi possono essere utilizzati in maniera virtuosa e redditizia per il bene comune.

In una certa sub cultura che conosciamo bene, tante volte alligna l’idea grezza che la mafia possa dare lavoro. Aggredire i patrimoni criminali, fare di tutto perché siano messi a disposizione della comunità è quindi uno strumento formidabile nella costruzione di un immaginario diverso tra la nostra gente.

Lo dico anche perché ho avuto la fortuna di vivere direttamente l’esperienza dell’Università della Memoria e della Ricerca che a Limbadi è nata proprio su un bene confiscato alla cosca Mancuso.

Di quella esperienza ho fatto tesoro e sono molto felice di incrociare oggi, sia pure in una veste diversa, questo che è quindi il mio mondo; così come sono contento che Catanzaro viva questo momento e che l’impegno continui, in questo caso sul fronte della formazione per l’utilizzo dei beni confiscati.

La sfida – ha concluso Fiorita – è tra le più impegnative, perché i percorsi vanno costruiti, mantenuti vivi e fatti durare nel tempo. Ma è anche una delle sfide più significative della Calabria diversa che vogliamo costruire”.

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