Riceviamo e pubblichiamo. Foto Archivio
Con 17 voti favorevoli, il Consiglio Comunale di Catanzaro ha approvato, nell’ultima seduta, un emendamento che prevede lo spostamento in aggiunta di circa 1 milione di euro da altra opera, beneficiaria di un ulteriore finanziamento, agli interventi di rigenerazione urbana nello storico quartiere Gagliano.
L’emendamento, proposto dai Consiglieri comunali Vincenzo Capellupo, Antonio Corsi e Sergio Costanzo, si inserisce nel contesto dell’adozione del bilancio di previsione dell’Ente e di conseguenza del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2025/2027.
“L’approvazione di questa misura segna un ulteriore passo in avanti fondamentale per la realizzazione delle progettualità messe in campo per il quartiere Gagliano relative alla viabilità ed alla riqualificazione del centro storico”, hanno dichiarato i tre consiglieri comunali.
Chiarezza su concessioni edilizie in aree di Via Izzi de Falenta e retroporto
“Si faccia chiarezza su un’intera area del quartiere Lido che, nel corso degli ultimi anni, ha subito una radicale trasformazione causata da decine di interventi”.
È la richiesta avanzata dal consigliere comunale Stefano Veraldi, che pone una serie di interrogativi relativi all’evoluzione di natura urbanistica legata alle numerose costruzioni che hanno interessato la zona di via Izzi De Falenta.
L’esponente del gruppo Azione chiede lumi sulla realizzazione di tutte le opere correlate, “con particolare riferimento ai sottoservizi e al collettamento alla rete idrica e fognaria comunale dei nuovi complessi edilizi sorti a fronte di diverse concessioni rilasciate dal Comune”.
Dubbi che il consigliere estende anche all’area retrostante il porto, dove sono stati realizzati di recente alcuni insediamenti abitativi. Veraldi è intenzionato, dunque, “ad accendere i riflettori sulla natura di tali licenze a costruire, considerando che la civica assise, durante l’attuale consiliatura, si è già espressa in maniera negativa su pratiche concernenti cambio di destinazione urbanistica”.
A tal fine – conclude il consigliere – “appare ormai imprescindibile l’attivazione di una commissione consiliare d’inchiesta che, ai sensi dell’articolo 38 del regolamento comunale, possa aprire un’indagine interna sulle procedure.
Quelle inerenti al rilascio delle concessioni e l’effettiva destinazione d’uso degli immobili in questione”.