Riceviamo e pubblichiamo

«Ventiquattr’ore per me posson bastare”. Altro che le dieci ragazze del grande Lucio Battisti, al consigliere regionale Antonello Talerico è bastato appena un giro d’orologio per rivedere la sua posizione sulla rottamazione dell’ospedale e palesare una nuova visione sul destino del “Pugliese” che molto si avvicina a ciò che noi abbiamo sempre sostenuto».

Dopo l’inversione a U dell’inquilino forzista di Palazzo Campanella nonché consigliere comunale del capoluogo di regione, l’ormai consolidato gruppo di consiglieri non ha esitato a prendere la palla al balzo.

Per inquadrare in un serio problema di partito, più che in una questione di governo, quello che senza mezzi termini definiscono «il progressivo depauperamento di Forza Italia in Consiglio regionale proprio a seguito delle ultime uscite del consigliere Talerico».

Stando al loro ragionamento, insomma, di questo passo Forza Italia corre il serio rischio di rimanere vittima della lotta in corso tra «la sommossa generale che si registra a Catanzaro per non toccare il “Pugliese” da un lato e il presidente Occhiuto con i suoi obbedienti referenti catanzaresi che invece il “Pugliese” vorrebbero spostarlo eccome».

E sì, perché – fanno notare – «il cambio di direzione certificato da Antonello Talerico dimostra che la notte non soltanto  ha portato consiglio, ma ha pure tirato acqua al mulino e di chi il “Pugliese” non soltanto lo vuole da sempre lì dov’è, ma lo immagina ampliato, potenziato, dotato di personale medico e paramedico nonché di nuove tecnologie che sostituiscano quelle obsolete attualmente presenti nei reparti».

Da qui la soddisfazione per un dietrofront che – sottolineano – «rafforza le tesi dei paladini del principale nosocomio cittadino e costringe il governatore Occhiuto in primis, ma anche i consiglieri regionali eletti nell’area centrale a prenderne atto offrendo alla città, una volta per tutte, chiarimenti esaustivi sulle risorse sottratte al capoluogo».

Di certo c’è che si rispedisce sin d’ora al mittente qualunque e generico “state tranquilli che tutto è a posto” e anzi rilanciano: «Fateci vedere le delibere, i bilanci, gli accordi di programma visto che – rimarcano con forza – gli unici atti ufficiali che conosciamo sono quelli che hanno spostato su Gioia Tauro, Sibari e Vibo Valentia tutti i finanziamenti disponibili dell’ex articolo 20 che guarda caso sono proprio quelli spettanti a  Catanzaro».

Si gira, dunque, il dito nella piaga di un problema politico che se da un lato stringe in una morsa il partito del presidente dall’altro diventa il loro imperdibile gancio per costringere proprio il governatore Occhiuto, nella sua duplice veste di presidente della Regione e commissario ad acta per la sanità, a dare finalmente le risposte che i catanzaresi attendono». 

L’ora della chiarezza è dunque scattata e si è intenzionati a portare tutti i nodi al pettine per costringere anche gli eletti dell’area centrale in quota a Fratelli d’Italia, Lega e Azione, a svelare le carte così da capire finalmente «come la pensano sullo scellerato disegno di rottamare il “Pugliese”.

Apertura iscrizioni ad asilo Pepe (con link)

Il settore Politiche Sociali ha reso noto, attraverso la formale pubblicazione del relativo avviso, che sono aperte, per l’anno scolastico 2025/26, le iscrizioni dei bambini di età compresa tra i 6 e i 36 mesi per la frequenza delle sezioni del nido comunale sito presso l’area dell’infanzia comunale “G. Pepe” di vico IV Raffaelli.

Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, avvenuta oggi 9 aprile 2025. Il testo integrale dell’avviso stesso e il modello di domanda sono consultabili e scaricabili all’indirizzo:

comune.catanzaro.it/bando/avviso-pubblico-per-liscrizione-dei-bambini-alle-sezioni-primavera-e-nido-lattanti-e-semidivezzi-dellarea-dellinfanzia-comunale-g-pepe-anno-scolastico-2025-26/

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