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Riceviamo e pubblichiamo

Nicola Irto è il nuovo presidente: «Un nuovo corso in continuità»

All’assemblea regionale hanno preso parte la presidente nazionale dei Giovani ANCE Angelica Donati, il presidente di ANCE Calabria Roberto Rugna e il presidente uscente Carlo Barberio. Focus su crescita della rete territoriale e centralità dei giovani per un’edilizia innovativa

L’assemblea dei Giovani ANCE Calabria ha eletto Nicola Irto nuovo presidente. Alla seduta hanno partecipato la presidente nazionale dei Giovani ANCE Angelica Donati, il presidente regionale Roberto Rugna e l’uscente Carlo Barberio, testimoniando il forte legame tra il gruppo calabrese e gli organi nazionali dell’associazione.

«È un nuovo corso in continuità: ripartiamo con un bagaglio di esperienza ed entusiasmo. Il nostro settore giovanile è un motore che traina anche i senior ed è tenuto in grande considerazione sia da ANCE Calabria sia a livello nazionale», afferma Nicola Irto.

«L’obiettivo è proseguire sulla stessa stradaallargando il gruppo e costituendo i Gruppi Giovani nelle territoriali provinciali — punto inserito nel nostro programma — per dare ancora più manforte ai senior che ci guidano in questo percorso di crescita».

«La presenza costante della presidente nazionale — è già la quinta/sesta volta in Calabria — ci ha sostenuto fin dall’inizio e i risultati si vedono: oggi siamo una regione con un Gruppo Giovani numerosissimo, presente al nazionale, con un delegato coordinatore della macroarea calabrese. Siamo in continua evoluzione e crescita: la presenza nazionale è il nostro punto di forza.»

«Il settore delle costruzioni resta una colonna portante dell’economia calabrese: c’è da lavorare, imbocchiamoci le maniche e andiamo avanti sulla strada già tracciata».

Per Roberto Rugna, presidente ANCE Calabria, «in ANCE Calabria puntiamo con decisione sulla nuova classe dirigente. Avere un presidente giovane e, soprattutto, tanti giovani cresciuti con una gavetta importante è determinante: in loro riponiamo grande fiducia per il prosieguo dell’associazione, perché possa migliorarsi continuamente. Il loro entusiasmo e la voglia di fare sono un valore aggiunto».

«Il settore delle costruzioni resta trainante in Calabria: il nostro obiettivo è coniugare tradizione ed esperienza con innovazione e spinta giovanile. Penso al lavoro della presidente dei Giovani ANCE, Angelica Donati, sempre presente: questo mix è il connubio perfetto per centrare target e obiettivi e affrontare le sfide importanti che ci attendono. Ci stiamo attrezzando, insieme ai nostri giovani, per arrivare preparati e al meglio».

«È tempo di riprogrammare e ripartire: il cambio al vertice impone un bilancio, ma soprattutto apre nuove prospettive. Il denominatore comune resta impegno, innovazione ed entusiasmo portati dal nostro settore giovanile, molto valorizzato in Calabria e a livello nazionale, come dimostra la nostra presenza costante sul territorio», sottolinea Angelica Donati. «È sempre bello vedere i gruppi giovani che si rinnovano e crescono: il passaggio di staffetta è un successo quando è frutto di un percorso fatto insieme. La Calabria è la regione che ho visitato di più in questo mandato: sono felice di essere qui per le elezioni del gruppo territoriale di Catanzaro e del gruppo regionale Giovani».

«Le opportunità per i giovani ci sono e possono tracciare una strada costruttiva per il futuro: questo è solo il primo passo di un percorso che può diventare molto virtuoso per tutti.» «Tre parole per il nuovo periodo dirigenziale: determinazione, visione, collaborazione

Bilancio positivo anche per il presidente uscente Carlo Barberio: «Sono stati cinque anni davvero formativi: l’associazione ci ha dato tanto. Noi ci siamo spesi per l’associazione, ma abbiamo ricevuto altrettanto perché siamo stati un gruppo molto unito.

Abbiamo lavorato insieme, organizzando convegni sull’igiene urbana e, da ultimo, un incontro sulle infrastrutture che ci ha permesso di portare la Calabria all’evento nazionale. L’essere coesi ci ha consentito di raggiungere risultati importanti».

«Adesso ci sarà un passaggio di testimone: il nuovo presidente troverà una base solida da cui ripartire e, ne sono certo, potrà solo migliorare, dando un supporto ancora maggiore all’associazione».

Con la nuova guida, i Giovani ANCE Calabria confermano la rotta: radicamento territorialecollaborazione intergenerazionale e progetti concreti per accompagnare l’innovazione del settore delle costruzioni in regione.

Immancabile… letterina, insieme a mille altre, ad aspiranti governatori

Infrastrutture, lavoro, rigenerazione urbana e transizione green sono alcuni degli «argomenti cardine» individuati da Ance Calabria nel memorandum per i candidati alla Presidenza della Regione Calabria, in vista delle elezioni del 5 e 6 ottobre, presentato questa mattina nella sede di Ance Calabria, in via Lombardi a Catanzaro.

Alla conferenza stampa hanno preso parte il presidente Roberto Rugna e il direttore generale di Ance Luigi Leone, che hanno condiviso le proposte e le priorità strategiche del settore delle costruzioni, messe a disposizione dei candidati alla Presidenza della Regione; oltre che il resto del Consiglio di Presidenza, composto dai presidenti delle varie territoriali.

Presenti il presidente di Catanzaro, dottor Luigi Alfieri, il nuovo presidente della Territoriale di Vibo Valentia Domenico Ceravolo, e Michele Laganà, presidente della Territoriale di Reggio Calabria. Collegati in remoto, il presidente della territoriale di Cosenza Giuseppe Galiano, e Giuseppe Sammarco, presidente della Territoriale di Crotone.

Il documento, frutto di un lavoro di analisi e sintesi, non ha la pretesa di essere un programma politico, ma rappresenta un contributo tecnico e concreto a disposizione della politica regionale. L’edilizia in Calabria, con 12.190 imprese attive, vale il 12,9% degli investimenti sul PIL regionale e rappresenta oltre il 50% degli addetti dell’industria. Un comparto già riconosciuto come strategico per lo sviluppo economico dalla Regione Calabria e incluso nella Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), ma che oggi necessita di un vero e proprio piano industriale di settore.

«Non parliamo più di cemento, ma di sostenibilità, digitalizzazione, innovazione tecnologica – ha sottolineato Rugna –. L’edilizia è diventata il veicolo principale per attuare le strategie di Agenda 2030 e per tradurre in azioni concrete le politiche energetiche, ambientali e di qualità della vita. I temi dell’efficienza energetica, dell’economia circolare, della rigenerazione urbana non sono più il futuro, ma il presente con cui ogni giorno ci confrontiamo».

Infrastrutture strategiche e cantieri sostenibili

Il memorandum individua nella SS106 jonica, nel porto di Gioia Tauro e nel ponte sullo Stretto i cardini delle infrastrutture necessarie allo sviluppo della Calabria. «Non possiamo più permetterci ritardi o interventi a macchia di leopardo – ha evidenziato Rugna –. Serve una cabina di regia unica, che garantisca tempi certi, sicurezza dei cantieri e ricadute positive sulla filiera locale. Al tempo stesso, i grandi lavori devono essere accompagnati da strumenti per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione, in un’ottica di vera economia circolare».

Economia circolare e politiche estrattive

La transizione del settore richiede una chiusura del ciclo dei materiali, con selezione in cantiere, piattaforme di trattamento, tracciabilità e riuso come materie prime e seconde. Il documento sollecita la Regione a predisporre linee guida e incentivi per favorire il recupero e il riciclo, nonché il completamento della normativa sulle attività estrattive e la redazione di un Piano regionale delle cave.

Lavoro e formazione qualificata

Altro punto centrale è il fabbisogno di manodopera specializzata, stimato in oltre 2.500 unità lavorative. «Non possiamo crescere senza nuove competenze – ha detto Rugna –. Serve un piano strategico regionale che, attraverso gli Enti Scuola delle Casse Edili, accompagni formazione, inserimento lavorativo e aggiornamento professionale. L’esperienza positiva del progetto OIKOS dimostra che la strada è questa: investire in formazione significa garantire futuro alle imprese e stabilità occupazionale ai giovani».

Rigenerazione urbana e qualità della vita

Il documento richiama l’urgenza di completare la legge regionale sulla rigenerazione urbana, integrandola con la redazione del Piano Paesaggistico Regionale. «La competitività della Calabria non dipende solo dalle grandi reti di trasporto – ha rimarcato Rugna – ma anche dalla vivibilità delle città, dalla capacità di riqualificare i centri storici e di ricucire le periferie. Rigenerare significa restituire valore e identità ai territori, contenere il consumo di suolo e creare nuovi spazi di socialità ed economia».

Transizione green ed energia naturale

Grande attenzione è riservata alla sostenibilità ambientale: edifici ad emissioni zero, materiali ecocompatibili, bioedilizia, efficientamento energetico, recupero delle acque piovane, incremento del verde urbano. Tutti obiettivi coerenti con le direttive comunitarie e con il Piano regionale sull’energia.

Capacity building e semplificazione amministrativa

Per attuare questa visione, sottolinea il documento, è indispensabile una Pubblica amministrazione moderna, digitalizzata e capace di semplificare i procedimenti. «La qualità delle norme e delle procedure è decisiva – ha aggiunto Rugna –. Non si tratta di chiedere scorciatoie, ma di costruire regole chiare, tempi certi e valorizzare le professionalità tecniche e dirigenziali migliori. Solo così l’edilizia potrà diventare davvero un motore di sviluppo sostenibile per tutta la regione».

Un impegno per la Calabria

Il memorandum si chiude con un invito alla politica a compiere scelte chiare: legge sulla rigenerazione, piano paesaggistico, piano per il lavoro, attività estrattive, strumenti finanziari mirati e sostegno alla filiera. «Non chiediamo favori ma responsabilità – ha concluso Rugna –.

Questi obiettivi non servono soltanto alle imprese, ma a tutta la collettività. Investire nell’edilizia significa migliorare la qualità della vita dei cittadini calabresi e costruire una regione più moderna, sicura e inclusiva».

«Il nostro documento è pensato per un settore strategico come quello delle costruzioni, oggi centrale anche per l’avvio di molte opere infrastrutturali in Calabria.

Ance porta avanti da sempre la visione di un’edilizia orientata alla sostenibilità: proponiamo un piano estrattivo per le cave, sensibilizziamo sulla necessità di impianti di trattamento degli scarti di cantiere, e promuoviamo la rigenerazione urbana con edifici efficienti dal punto di vista energetico.

A Catanzaro, Crotone e Vibo è stata avviata una misura importante tramite la Cassa Edile: i fondi sono stati destinati a corsi di formazione sulla sicurezza dei lavoratori e sulla qualificazione professionale.

L’obiettivo è valorizzare al massimo i cantieri e garantire un prodotto finale di qualità superiore», ha affermato il presidente Luigi Alfieri.

«Crediamo molto nella formazione come strumento per contrastare lo spopolamento e offrire ai giovani opportunità concrete.

Una formazione qualificata permette assunzioni immediate e favorisce la rigenerazione dei centri urbani e storici, restituendo identità ai luoghi e creando condizioni favorevoli per nuovi investimenti», ha aggiunto il presidente Ceravolo.

«C’è bisogno di un vero piano sistemico e industriale di comparto. Il settore delle costruzioni incrocia in modo trasversale temi cruciali per la Calabria: mobilità, rigenerazione urbana, tenuta sociale, salvaguardia dell’ambiente.

Una politica chiara di settore può declinare risposte a più livelli e diventare volano di sviluppo per la Regione», ha sottolineato il presidente Laganà

«Abbiamo due punti fondamentali. Il primo è quello di liberare il settore dalla vecchia immagine dei “cementificatori”: l’edilizia oggi significa sostenibilità, transizione energetica, economia circolare, edifici innovativi. È un comparto che attraversa tutti i temi dello sviluppo e che la Regione stessa ha riconosciuto strategico, inserendolo nella strategia di specializzazione intelligente e nei fondi comunitari – ha concluso il direttore generale Leone -.

Ma occorre riempire questi strumenti di contenuti concreti: non a caso uno dei punti centrali del nostro memorandum è il piano per il lavoro, con la prospettiva di assorbire almeno 2.500 nuove unità. Ringraziamo tutti voi per l’attenzione: il nostro obiettivo è contribuire con responsabilità allo sviluppo sostenibile della Calabria».

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