Riceviamo e pubblichiamo

Non credevo a quello che le persone mi dicevano riguardo la storica fiera di San Lorenzo. Mi dicevano che era ai minimi storici, sia a livello di presenze che a livello di espositori.

Incuriosito, come da tradizione, anch’io mi sono recato alla fiera, non potendo immaginare che mi sarei trovato dinanzi ad un imbarazzante situazione.

Solo appannaggio di ciò che era una volta la rigogliosa festa che tutti conoscevano.

La fiera è da sempre specializzata nelle esposizioni di artigianato e non solo, sempre pronta a presentare novità agli avventori. 

Oggi, invece, è sempre più misera e desolata e fa nascere un senso di malinconia nel ricordare cosa è stata veramente.

Una parvenza di novità era rappresentata dalle giostre, ma la fiera andrebbe sicuramente sviluppata e organizzata per tempo, non in fretta negli ultimi 30 giorni. 

Se davvero la si vuole far rivivere, riportando primizie ed espositori da tutto il Sud Italia, tra cui ricordo anche espositori pugliesi, si deve iniziare ad organizzare già da oggi per l’anno prossimo. 

Se non si farà, si avrà un’altra fiera senza cuore, privata della sua anima che attirava a sé tutto il circondario catanzarese e non solo.

Se si perde la propria identità, si finisce nel dimenticatoio e le nuove generazioni hanno bisogno di punti di riferimento, come la fiera di San Lorenzo, che rappresenta anche punto di aggregazione e identità, oggi scomparsa.



Andrea Critelli

Vice Presidente

Movimento Politico

NUOVA GENESI

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