Sergio CostanzoSergio Costanzo

Riceviamo e pubblichiamo

Una pioggia di multe a tappeto ha colpito nel fine settimana il quartiere di Sala, a pochi giorni dalle denunce pubbliche del consigliere comunale Sergio Costanzo sulla sosta selvaggia e sull’assenza dei vigili urbani sul territorio.

Ma ecco cosa sostiene Costanzo: “La tempistica dell’intervento, improvviso e mirato, mi solleva più di un dubbio. Si tratta di una necessaria azione di controllo o di una rappresaglia politica? Questo mi chiedo!
Perché nei giorni scorsi, avevo evidenziato il caos viario e l’occupazione sistematica dei marciapiedi da parte delle auto, accusando apertamente il comando della polizia municipale di totale assenza sul territorio, soprattutto nei fine settimana. La mia denuncia pubblica – prosegue – non era certamente mirata a colpire i cittadini che si vedono ‘costretti’ a infrangere il codice proprio per la mancanza di adeguata segnaletica orizzontale e verticale, ma soprattutto per la mancanza di parcheggi in una zona ad alta intensità abitativa e per la presenza di attività commerciali lungo via degli Angioini. Lungi da me la richiesta di un’azione punitiva verso i cittadini, ma soltanto una segnalazione che metteva in evidenza la carenza di un servizio, quello del corpo dei vigili urbani e la scarsa attenzione dell’amministrazione nei confronti dei quartieri. Ho forse leso Maestà – afferma ancora – dicendo che il comandante ama trascorrere in pieno relax il weekend in famiglia invece di coordinare il servizio nel fine settimana? Chi è stato, dunque, il ‘mandante’ di questa azione che sa di ‘ripicca istituzionale’ scattata solo poche ore dopo le mie dichiarazioni?”.

Costa commenta poi: “È un atto che sa di proprio di rivalsa -. Per mesi nessun controllo, e oggi sembra quasi una dimostrazione di forza contro chi ha osato denunciare questo stato di cose”.

La vicenda – sempre secondo Costanzo –  apre un interrogativo politico e amministrativo: “È in corso un braccio di ferro tra me e il comando della polizia municipale? Oppure è stato un ordine diretto partito da palazzo De Nobili proprio per mettermi in cattiva luce? La tempistica e le modalità lasciano spazio a queste interpretazioni”.

Costanzo, da parte sua, non arretra: “Il mio dovere è segnalare i problemi dei cittadini. E se qualcuno pensa di intimidirmi o di fare propaganda con le multe, stravolgendo il senso della denuncia, ha sbagliato bersaglio. I controlli devono essere continui, non usati per lanciare messaggi”

L’episodio solleva dunque una riflessione più ampia dal punto di vista di Costanzo, che conclude: “Il controllo del territorio non può essere strumento di scontro politico, ma servizio pubblico al cittadino. I residenti di Sala chiedono regole chiare, controlli costanti, parcheggi e rispetto, non blitz improvvisi per alimentare tensioni tra istituzioni”.

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