Riceviamo e pubblichiamo
Sergio Costanzo (Forza Italia) lancia l’allarme: “Sull’UFA del Ciaccio e la centralizzazione delle terapie oncologiche serve chiarezza immediata. Situazione grave, silenzio inaccettabile.”
“La reale situazione che si sta vivendo è di grande confusione, quasi di rassegnazione. E comunque, di profonda tristezza.
Ciò che per anni è stato costruito con impegno e competenza presso il presidio De Lellis – e, più in particolare, nell’UFA (Unità Farmaci Antiblastici) dell’Ospedale Ciaccio – è stato spazzato via con un colpo di spugna.”
È quanto denuncia con forza il consigliere comunale di Forza Italia Sergio Costanzo, che interviene sulla decisione di accorpare e centralizzare le terapie oncologiche presso il Policlinico Universitario di Germaneto, decisione che sta generando gravi disagi per pazienti e personale sanitario.
“Ci si chiede,” prosegue Costanzo, “quale sia il senso vero e il criterio di questa manovra. Una scelta unilaterale che ricalca quanto accaduto mesi fa a Lamezia Terme, dove la chiusura dell’UFA ha prodotto effetti simili.
È chiaro che un’ottica aziendale può avere logiche organizzative, che la struttura dell’UFA aveva nel tempo manifestato segni “invecchiamento” e necessitava di ristrutturazioni a garanzia della sicurezza dei pazienti e degli operatori ma tutte queste problematiche non possono mai andare a discapito della qualità dell’assistenza e della dignità dei pazienti oncologici.”
L’UFA del Ciaccio, storicamente riconosciuta per l’efficienza e per essere stata tra le prime strutture del genere in Calabria, è stata a lungo considerata un modello di eccellenza.
“Oggi,” sottolinea Costanzo, “di colpo non se ne parla più. Tutto avviene nel silenzio più assoluto.
Nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna spiegazione ai cittadini. L’UFA del Ciaccio sarà ristrutturata e riaperta o si sta pensando a una chiusura definitiva? È questo che la cittadinanza ha il diritto di sapere.”
Il consigliere solleva anche interrogativi pesanti sul ruolo dei soggetti preposti al controllo e alla vigilanza: “Dov’erano i responsabili delle strutture, i capi dipartimento, la fisica sanitaria, quando si sarebbe potuto intervenire in tempo per evitare una simile emergenza?”.
I disagi segnalati dai pazienti sono gravi e documentati:
• Rinvi di terapie e allungamento dei cicli previsti,
• Ritardi nelle somministrazioni, anche di ore,
• Mancanza di firma sui farmaci preparati,
• Problematiche nel trasporto e nella conservazione dei farmaci oncologici, che richiedono standard rigorosi.
“È inaccettabile,” conclude Costanzo, “che le terapie vengano fornite in condizioni incerte, a orari non stabiliti, con difficoltà operative che mettono in crisi anche i sanitari in prima linea.
È inaccettabile che farmaci scadano o vengano cestinati perché privi di requisiti minimi di sicurezza. L’oncologia non può essere trattata come una variabile di bilancio.”
Serve subito trasparenza, prosegue il consigliere, “e risposte chiare alla cittadinanza e agli operatori. Non è tollerabile che si agisca nell’ombra su un tema così delicato.
La salute delle persone, soprattutto di chi combatte una malattia difficile come il cancro, merita rispetto, competenza e responsabilità.”
Sergio Costanzo
Consigliere comunale di Forza Italia