Che nell’odierno consiglio comunale di Catanzaro, quello appena successivo all’epocale (uuua, on ti dicu!) azzeramento della Giunta Fiorita in realtà già fatto appena 13 mesi orsono, la montagna partorisse il classico topolino sapevamo già. E già vi abbiamo detto nelle ultime 12 ore circa. Così come vi avevamo riferito dei riposizionamenti a esclusivo uso e consumo di chi governa la città. Non solo il sindaco, come ovvio. Ma tutti quei personaggi (“signori delle preferenze”) e forze soprattutto, appartenenti a un sistema che rigenera se stesso mentre si balocca con il finto balletto tra destra e sinistra. Basti pensare a come, Valerio Donato e Gregorio Buccolieri esclusi per la verità, gli altri tre consiglieri da noi appena citati abbiano cambiato partito e schieramento più di quanto non abbia cambiato squadra Rumelu Lukaku dal 2019 a due settimane fa. Sempre con una scusa o un motivo valido, per carità. Ma altrettanto sempre andando ora di qua ora di là con l’eccezione dell’anomalo caso di Mancuso R. Che, invece, a prescindere da dove si candidi (quasi sempre il centrodestra) dopo le elezioni flirta con chi vince, a prescindere da chi sia. Al di là di tutto, “ci vuole coraggio ad avere coraggio”. Ecco perché.
I complimenti al sindaco per un gesto che invece andava indagato e semmai censurato
Nella nostra ‘a cittá ‘e Pullecenella, tanto doce e tanto bella, oggi è capitato anche un fatto senza precedenti. Vale a dire che un sindaco con il… curriculum di ben due azzeramenti di Giunta in appena 396 giorni senza fatti di particolare gravità, ma solo dovuti al dover mascherare la cacciata degli assessori che non avevano ab inizio, o hanno perso per strada, uno sponsor importante, riceva in Aula più complimenti di Volodymyr Zelens’kyj all’Onu mentre la sua Ucraina languiva sotto le bombe di Vladimir Vladimirovič Putin. A un certo punto ci è sembrato persino di sentire in streaming l’impareggiabile Fantozzi dall’Aldilà dire: ”Fiorita, ma com’è coraggioso lei…”. Però è vero: ci vuole coraggio ad avere il coraggio di presentarsi (senza ridere) nella casa comunale, da non dimissionario, a fare l’eroe quando si è invece dato il via alla “madre di tutti gli inciuci”. Ma, del resto, abbiamo già scritto di come il Consiglio al pari di certi film, pur ispirato a una “storia vera”, abbia dialoghi (fascio-leghista, Kommunista e persino mafioso) alterati per esigenze sceniche. E con ogni riferimento alla politica (quella autentica, almeno) puramente casuale.
La “minaccia” di Costanzo S. a Buccolieri: Grego’ fa’ u bravu, on t’allargara!”. Chiaro avviso ai naviganti!
Il buon Buccolieri è apparso visibilmente inebriato dalle messe di complimenti bipartisan rivolti a Nick Volodimir Fiorita, il Coraggioso, per l’eroico gesto dell’azzeramento (il secondo). E probabilmente era altrettanto ringalluzzito dal miraggio del Sol dell’avvenire della ricostituita sinistra catanzarese. Che purtroppo per lui però, dopo il disastro Fiorita, in Comune non toccherà palla per i prossimi 15 anni almeno. Fatto sta che ha provato a fare la voce grossa: “Dov’eravate voi (di destra, ndr) durante la fallimentare esperienza Abramo? Guardate come governiamo noi!”. Apriti cielo: immediatamente respinto, con perdite. Da Costanzo S. che, più o meno, gli ha replicato: “Grego’, noi vi vogliamo aiutare. Ma sulu si faciti i bravi! Altrimenti vi facciamo opposizione dura a suon di carte bollate e vi azzeriamo”. Non sappiamo a voi, ma a noi suona tanto come un chiaro avviso ai naviganti: “Da adesso rendete conto pure a noi su ciò che fate o saranno guai”. Mah, chissà se abbiamo ragione. Solo il tempo dirà, intanto però Buccolieri si è subito… sedato.
Il monito di Eugenio Riccio a chi, di destra o sedicente tale, intanto si abbevera alla… fontana fioritiana
Eugenio Riccio che ha nominato il Psc (la “vera ciccia” o cuccagna della città), di cui tutti Nick compreso sembravano ieri e oggi essersi dimenticati, ci è piaciuto. Non poco! Lo confessiamo, pur avendo battibeccato con lui un milione di volte. Sia chiaro! Ma detto ciò, gli ricorderemo come una “fastidiosa sveglia” alle prossime elezioni (non soltanto comunali) il suo diktat odierno: “Chi sottoscrive il patto fioritiano con noi non si candiderà più”. E noi gli crediamo. Ma gli crederemo assai di più quando magari, per qualunque campagna elettorale, il suo capo Filippo Mancuso avrà bisogno di voti (compresi quelli di Rosario Mancuso e Manuela Costanzo o di chi abbraccerà il credo fioritiano per mero interesse contingente) ma li rifiuterà da questi stessi soggetti. E spiegherà loro: “Non voglio le preferenze di gente di sinistra”. Euge’, u vidimu daveru stu film? Mah…
Le solite superflue inutili considerazioni, e stavolta pure baggianate, di Rosario Mancuso
Rosario Mancuso è categorico: “Fiorita, bravo, non dimetterti. Perché altrimenti arriva il commissario. E io che ero già qui (nel civico consesso, ndr) al tempo del commissariamento (di oltre 10 anni fa (pensate quindi da quanto tempo è consigliere senza aver inciso su alcunché, parere nostro come ovvio, ndr), so bene come sia una iattura per la città. Perché il commissario dice sempre no!”. A parte che dire no, in una città come Catanzaro, è quasi sempre un bene, Rosa’, ti diamo una notizia. In Liguria si voterà dopo 3 mesi dalle dimissioni del governatore Giovanni Toti. E non c’è nessuno, ma proprio nessuno, che a Catanzaro non sappia quanto consiglieri cerchiobottisti come te, sempre parere personale, possano fare in 5 anni assai meno di un bravo commissario in 3-4 mesi. Senza contare che se si cronometra il tempo da te impiegato per ringraziare e adulare “millemila persone” a ogni intervento che fai nell’arco di una consiliatura “atru ca tri misi”. “Ringraziamo tal de’ tali per… e poi ringraziamo Tizio per… ed ancora Mevio, Caio, Sempronio per…”. Un’immancabile stucchevole ordalia al termine di cui arriva un tuo intervento di circa 2-3 minuti, al massimo, ma giusto come intermezzo tra un… omaggio e l’altro a chiunque.
Prima domanda, un po’ faceta, al prof Valerio Donato e a Stefano Veraldi
Dio solo sa, e ce ne è testimone, quanto stimiamo il prof Valerio Donato. Uno dei pochi intellettuali (veri) superstiti di questa da tempo perdura città. Ma non gli facciamo sconti. Né a lui né a nessuno. Come non ne facciamo al simpatico Stefano Veraldi, che oggi però evidentemente imbeccato dal capo politico Roberto Guerriero da due anni orfano del Pd e nostalgico dell’amore finito con Nick, ha iniziato a puntare il dito contro i colleghi di centrodestra, anche con una certa ragione per carità, sulle cose da loro non fatte. Giusto. Ma Stefanu’, non è lo stesso centrodestra (paro paro) con cui tu, il prof e forse gli allora rancorosi fratelli Guerriero (nei confronti di Fiorita), vi eravate candidati proprio per battere l’altro prof Nicola?
Ed ancora: ma quando ti sei complimentato con i fioritiani per le cose fatte, ricordavi che rappresentano la stessa Amministrazione nei confronti di cui hai sollevato dubbi così pesanti tanto da essere (asseritamente) querelato (insieme a Donato e a Gianni Parisi) da Sieco? Illuminaci, ti preghiamo! Ma torniamo al “tuo” prof oggi tornato tale dopo essere stato in passato definito semplicemente consigliere perché il suo titolo non contava in Aula proprio dagli inviperiti fioritiani. Un Donato che noi, lo ribadiamo, invidiamo per intelligenza, cultura e stile. Inimitabili, almeno per noi.
Ma che oggi ha asserito: “Io non ho mai avuto questioni personali in quest’Aula. Solo politiche”. Sarà, ma allora spiega a noi dalle facoltà intellettive molto limitate rispetto a lui, cosa ci fosse di politico nel mandare affanc@lo, testuale, Antonello Talerico in un vecchio Consiglio. Chissà forse era uno… stilema lessicale (lui capirà) della tradizione politica del Pcus a cui lui è tanto affezionato: “Affank@losky Compagno Talerik!”.
Il vero… domandone a Donato
Questa appena rivolta era però una domanda in fondo faceta. O quasi. Perché un’altra affermazione donatiana in Aula ci ha fatto sobbalzare dalla sedia e noi pensiamo ben oltre 120 chili. Ergo, per farci sobbalzare, “ci vo nu… terremoto minimo”. Ebbene, il prof ha detto: “Come in passato, quando Fiorita farà qualcosa di buono per Catanzaro, noi ci saremo! Ma non vedo la novità. Noi volevamo e vogliano la ricostruzione della sinistra in città e soprattutto un nuovo slancio per la città stessa”. Sacrosanto, non fa una piega. Ma questo slancio, se resta Fiorita, non può che trarre spunto dal suo programma di governo cittadino. Ragion per cui, caro Valerio, si tratta (al di là dei comuni ideali di sinistra tra te e Nick, buoni come il prezzemolo per ogni minestra) del programma (già arcinoto in campagna elettorale) contro cui proprio tu, che in politica non vai mai contro le persone ma solo il loro agire, ti sei candidato. Ed è evidente come, quindi, lo giudicassi un programma inadeguato o insufficiente. Ed allora, da dove può arrivare “questo rinnovato slancio per Catanzaro?”. Solo da un rinnovato patto, che profuma però tanto di accorduni. O non è così? Ce lo chiarisci, please.
Nota stampa comunale su serbatoio idrico a Lido
Passo in avanti decisivo nei lavori di realizzazione del nuovo serbatoio Sorical che costituirà una risposta definitiva alla carenza idrica nel quartiere marinaro e, in particolar modo, nelle parti più alte come via Izzi de Falenta. Da lunedì prossimo 9 settembre, infatti, Sorical procederà con la posa in opera della condotta principale e questo renderà necessaria la chiusura proprio di Via Izzi De Falenta, che dal quartiere Aranceto raggiunge viale Crotone e il quartiere Lido e viceversa.
La strada sarà inibita al traffico veicolare in entrambe le direzioni di marcia per almeno una decina di giorni. Dal divieto di transito saranno esclusi i residenti, che dunque potranno percorrerla regolarmente.
Nel dare atto a Sorical del contributo fornito con questo intervento per fronteggiare il problema della carenza idrica che affligge la città, l’Amministrazione comunale è impegnata a vigilare affinché i lavori vengano eseguiti in tempi rapidi, sia pure nel rispetto della regola d’arte, così da ridurre il più possibile i disagi ai cittadini che utilizzano via Izzi De Falenta come alternativa al resto della viabilità per raggiungere Lido o, in senso opposto, i quartieri a monte. Tutto questo nella consapevolezza che i disagi medesimi sono comunque legati alla realizzazione di un nuovo serbato idrico, la cui importanza non può certo sfuggire ad alcuno.