Sera di San Valentino 2025: i tifosi di Catanzaro e Cittadella la ‘festeggiano’ sugli spalti del Nicola Ceravolo o, forse persino più numerosi, incollati agli schermi collegati con la web tv che trasmette l’incontro. Del resto è amore anche quello per la propria squadra del cuore, che anzi nel 99.9% dei casi a differenza del sentimento provato per consorti e compagni non muta. Mai! Ed allora alle 20.30 niente cena di coppia… speciale in casa o in qualche locale. Ma occhi fissi su un pallone che… viaggia su un rettangolo verde con 22 calciatori in pantaloncini e magliette dietro. A dar vita a un match, il cui “film” al solito vi proponiamo di seguito, preceduto dal minuto di raccoglimento per la recente scomparsa del portiere del Catanzaro degli anni ‘70, Giorgio Pellizzaro.
Primo tempo:
Trenta secondi appena dal fischio d’inizio di Valerio Crezzini di Siena e nella nebbia, artificiale, causata dai fumogeni lanciati sul campo per destinazione dai tifosi di casa assiepati nella Curva Massimo Capraro Iemmello innesca Biasci in area veneta. Ma l’attaccante giallorosso viene disturbato al momento di tirare in porta da uno spericolato intervento di D’Alessio. Palla sul fondo e primo… giallo. È rigore? L’arbitro in effetti si ferma e si pensa a una “revisione del Var”. Però non è così: il piccolo stop serve solo per attendere il diradarsi del fumo con il conseguente ripristino di una perfetta visibilità nello stadio. Nessuna irregolarità ravvisata, dunque. Al 15’, invece, gran botta di Re Pietro (Iemmello of course). Pallone a lato. Si arriva poi alla mezz’ora: le Aquile spingono, ma la gara non decolla. Pagano ci prova, ottenendo però solo un corner. Al 39’ viceversa palo pieno, ancora di Re Pietro (stavolta di testa), su assist… involontario di Brighenti sugli sviluppi di uno dei vari corner battuti da Quagliata e soci. Tutto fermo, però. È fuorigioco. Poi, al 42’, è di nuovo Pagano a… sporcare i guanti del portiere avversario Maniero. È questa, di fatto, la fine del parziale.
Secondo tempo:
Primo parziale con poche emozioni vere. Nella ripresa non si può che migliorare, è l’auspicio. Di tutti. Nello stadio e davanti alla Tv. Tuttavia, come un’ora prima (compreso l’intervallo), la gara si accende subito. Nell’occasione sul fronte opposto, cioè con Pandolfi che chiama Pigliacelli a una parata nient’affatto banale al 1’. Il Catanzaro, in avvio di tempo, non riesce a spingere e così al 12’ Pandolfi si coordina al limite dell’area e mette ancora i brividi ai sostenitori giallorossi. Al 18’, invece, D’Alessandro prova a dare la scossa ai suoi e a sfondare dalla destra, ma Maniero la pensa diversamente e devia in angolo. Al 21’, però, accade l’imponderabile. Che favorisce un Catanzaro in evidente difficoltà, agevolato dal ‘frittatone’ targato Matino-Maniero. Che fanno a gara per lisciare il pallone, facendo così accomodare Iemmello in porta e in… rete (vuota e da gonfiare). È l’1-0 e a quel punto il Catanzaro cambia volto, tant’è vero che poco dopo Re Pietro manca clamorosamente il bis. Così come al 30’, quando il capitano è lanciato da Pontisso ma viene chiuso da un difensore avversario. Poi il raddoppio, sempre firmato Iemmello al 90’, che sembra rappresentare il… punto esclamativo apposto al match. Ma niente da fare, è fuorigioco e quindi niente 2-0.
Conclusioni:
Un Catanzaro in serata decisamente no riceve un inatteso.. regalone di San Valentino dal Cittadella. Che dopo una partita accorta e giudiziosa in difesa, anche caratterizzata da qualche sortita in avanti, ha deciso di fare harakiri. È successo dopo 21’ del secondo tempo. Quando i veneti si sono in pratica fatti gol da soli, a seguito di un intervento… suicida ai limiti della propria area di rigore a opera di Matino e Maniero. Che hanno, casualmente come ovvio, invitato Iemmello a segnare il decisivo 1-0. Che se non fosse arrivato così, stasera non sarebbe probabilmente arrivato.
