Il libero scorrazzare dei cinghiali a Catanzaro è l’emblema di tutte le balle fioritiane. Del fallimento di un sindaco inadeguato sin dal primo momento dell’espletamento del mandato. Un lavoro per cui Nicola Fiorita appariva ben presto come i poveri Jordi Cruijff o Massimo Modugno, ad esempio. Figli d’arte, cioè, desiderosi di ripercorrere le orme dei rispettivi papà (uno militò un paio di stagioni nel Barca, uno cantò qualche anno a Domenica In mentre Nick è più modestamente riuscito a diventare sindaco). Ma con un cognome troppo pesante sulle spalle e quindi destinati a finire rapidamente nella… soffitta del successo. Quello vero, almeno. C’è tuttavia da dire come Fiorita abbia la fortuna di operare (a differenza dei Crujff e Modugno Jr) in un contesto (leggasi una città, che purtroppo è pure la nostra) con poche speranze di avere un buon governo. Pure dopo di lui, anche e soprattutto per colpa dei catanzaresi stessi, e della loro natura indolente e ‘cromosomicamente’ lecchina. Ergo, per Nick è più facile… mimetizzarsi. In particolare dispensando un po’ di favorini qua e là ai finti Kommunisti che lo difendono a spada tratta (e non solo a loro) così da guadagnarsi persino i complimenti di questa gente. Roba da pazzi, per come la vediamo noi!
“Tolleranza zero con i cinghiali”: una delle mille ca@@ate fioritiane
Comunque sia: il sindaco annunciava il 20 luglio di un anno fa “tolleranza zero” (leggi qui il nostro articolo sul vecchio blog solo social: https://irriverenteblogdanilocolacino.wordpress.com/2023/07/20/animalisti-catanzaresi-in-ansia-bonifica-cinghiali-al-parco-dellagraria-al-solito-modesto-fiorita-dichiara-dopo-nostro-intervento-estinta-specie-in-citta/) con i cinghiali promettendo che li avrebbe cacciati dal Parco delle Biodiversità (dell’Agraria). E per questo motivo da noi, e al solito soltanto da noi, subito perculato. Perché lo conosciamo troppo bene. E infatti il roboante annuncio fioritiano, all’atto pratico, ha al massimo sortito l’effetto di far traslocare i ‘simpatici ungulati’ di una manciata di chilometri. Pochi, pochissimi. Tanto che Catanzaro è ormai ufficialmente diventata la “Città del Cinghiale”. Ma attenzione, tale emergenza anche se a Roma è di fatto costata per buona parte un altro mandato alla prima sindaca pentastellata della storia capitolina, Virginia Raggi, non è di competenza comunale. Semmai regionale.
Solo un piccolo estratto delle mille balle fioritiane
Ci vien da ridere a pensare a tutte le balle finora impunemente rifilate alla gente da Nick. Ve ne forniamo un piccolo estratto: il cambiamento del nome dell’aeroporto di Lamezia; l’opposizione alla Facoltà di Medicina a Cosenza e al dimensionamento scolastico; il bike sharing a Lido (iniziativa fantasma su cui si interrogano ancora nelle trasmissioni Tv specializzate come quelle sugli alieni); il ripristino della stazione ferroviaria di Sala e decine di altre. Ca@@ate sesquipedali! Che se non ci penseranno Mimmo Lucano e Si a portarlo in Parlamento contribuiranno tra 3 anni a (ri)fare di Nick l’anonimo docente universitario che è a lungo stato. Seppur con un cognome assai noto in cima ai Tre Colli.
