Riceviamo e pubblichiamo
Tanto tuonò che piovve. Siamo soddisfatti per l’avvenuto risveglio degli animi, nella vicenda da noi più volte sollecitata della collocazione del nuovo nosocomio e/o ristrutturazione dell’ospedale della città di Catanzaro.
Non sarà certamente dipeso da una particolare convergenza astrale se, in occasione del consiglio comunale di lunedì scorso, il sindaco Fiorita ha richiamato l’intera assise comunale sul senso di responsabilità, in merito alla necessità di formulare una proposta politica coesa sul futuro del nosocomio cittadino.
Annunciando, peraltro, un incontro sul predetto tema con il presidente Occhiuto, il sindaco ha evidenziato il pregiudizio derivante da una mancanza di volontà chiara, da parte della politica comunale.
E allora davvero siamo compiaciuti, se il primo cittadino ha posto in evidenza l’urgenza di tale questione, nella misura in cui fino ad ora nulla di concreto era stato manifestato.
Aggiungiamo che, pur riconoscendo doverosamente i diversi ruoli in tale causa, con il primato della politica che deve decidere, magari sulla base di un apporto dei tecnici dell’argomento, ciò nondimeno possediamo alcune idee sull’argomento.
Quindi, riteniamo che intanto non si debba aspettare ulteriormente, per poter usufruire della gestione commissariale in capo al presidente Occhiuto.
Pur tuttavia, riteniamo imprescindibili alcuni punti fermi, nell’ambito di un percorso virtuoso.
Vale a dire, in primis, uno studio di fattibilità, ad opera degli organi competenti, che tenga conto delle circostanze di merito che siano da supporto per la decisione finale.
Dunque, procedendo su questa via, una comunque valorizzazione “settoriale” del Presidio Pugliese-Ciaccio, da coordinare e armonizzare saggiamente con una “eventuale” nuova struttura da edificare nei pressi del Policlinico universitario.
Ma, asseriamo fermamente che il tutto non possa prescindere da una seria riorganizzazione della tutela sanitaria ad ampio raggio, ponendo l’accento anche su quello che rappresenta la medicina di territorio, con indefettibile potenziamento delle sue aggregazioni funzionali, la quale ontologicamente include, da un lato la medicina di prossimità (con particolare attenzione ai pazienti più fragili e a quelli non autosufficienti), dall’altro la medicina di base e le guardie mediche.
Tutto questo deve avere operatività sinergica, anche e soprattutto sotto il profilo spaziale e geografico. In definitiva, seguiremo questa vicenda con l’attenzione massima che richiede.
E’ un obbligo civico verso la salute dell’intera comunità.
Sergio Gaglianese (presidente La Tazzina della Legalità)
Peppino Mariano (presidente Confassociazioni Calabria)
Francesco Bianco
Aldo Costa
Raffaele Lucia
