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Riceviamo e pubblichiamo

Riforma della disabilità: in provincia di Catanzaro si negano i diritti!!

La provincia di Catanzaro è tra le nove province italiane in cui è partita, in via sperimentale, la riforma della disabilità. Il D.lgs. 62/2024 introduce, infatti, nuove modalità di gestione delle domande di invalidità civile e delle prestazioni connesse ad una condizione di disabilità tra cui il nuovo certificato medico inviato telematicamente direttamente dai medici all’Inps. Nei fatti, però, una procedura che doveva snellire le tempistiche si è trasformata in una sospensione del diritto e tutto ciò è inaccettabile!

 La Cgil e l’Inca Cgil denunciano l’aumento dei costi dei certificati, le lungaggini per ottenere il certificato introduttivo da parte dei medici di medicina generale e spesso la vera e propria impossibilità ad ottenerlo a causa di professionisti che non riescono a smaltire le richieste o che non sono nelle condizioni di evaderle. I dati in possesso della Cgil  dicono che nel mese di gennaio 2025, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, sono state presentate il 90% delle domande in meno e tutto ciò palesa una stasi del diritto per tanti cittadini e minori in una condizione di fragilità.

Serve intervenire con urgenza, affrontare e risolvere le criticità che si stanno evidenziando. Serve farlo adesso per la provincia di Catanzaro, ma serve farlo senza tentennamenti perché dal primo gennaio 2026 la riforma diventerà operativa in tutto il Paese ed il rischio è quello di registrare in Calabria una vera paralisi del sistema a danno dei più deboli. Rivolgiamo perciò un appello al Governo, alla Regione ed all’Inps affinchè si convochi immediatamente una riunione con i soggetti interessati, con il sindacato, i patronati e l’ordine dei medici, per rimuovere i problemi e affrontare quella che è una vera e propria ingiustizia sociale!!

Chiediamo interventi immediati per garantire alle persone con disabilità i  diritti che oggi sono negati da un Governo che non guarda ai reali bisogni dei cittadini, dei pensionati e dei lavoratori, ma che continua a perseguire interessi clientelari lasciando indietro la maggioranza della popolazione e soprattutto quella più debole!

 

Enzo Scalese, segretario generale

Cgil Area Vasta Kr Cz VV

 

Giuseppe Guido, coordinatore regionale

Inca Cgil

 

Luigi Vitale, direttore provinciale

Inca Cgil

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