Mimmo LucanoMimmo Lucano

Articoli tratti da Il Tempo e Il Giornale (ripresi da Il Secolo d’Italia)

Nuova inchiesta esclusiva del quotidiano Il Tempo, che ha pubblicato le presunte intercettazioni risalenti al 4 agosto a carico di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e oggi eurodeputato con il gruppo Avs, all’epoca dei fatti indagato per le irregolarità nella gestione dei migranti. “Queste qua sono le mie controdeduzioni… Queste qua sono delle integrazioni fatte da un magistrato che si chiama Emilio Sirianni di Magistratura Democratica, che ovviamente è dalla nostra parte”, avrebbe detto Lucano al telefono, facendo emergere un sistema messo in piedi per tentare di salvare il cosiddetto “modello Riace”.

Da quanto emerso dall’articolo pubblicato dal quotidiano, quindi, al fianco di Lucano ci sarebbero stati anche i magistrati della corrente di sinistra.

Sempre il quotidiano il Tempo ha pubblicato anche stralci di intercettazioni in cui viene coinvolto anche il procuratore Nicola Gratteri, per il quale l’ex sindaco e la toga non hanno certo parole di simpatia.

È settembre quando Lucano e Sirianni parlano del procuratore. “Gratteri è un grandissimo figlio di buona donna, è uno che non se la guasta con nessuno, ma che cazzo ne so che ci passa per la mente a quello, non lo so”, avrebbe detto il togato. “Ma pensa con me… che ci ho timore di lui, che si sbaglia completamente”, avrebbe risposto l’attuale europarlamentare.

E dopo qullo che, stando alle intercettazioni pubblicate sul quotidiano sarebbe uno scambio con toni al vetriolo contro il procuratore, Sirianni avrebbe aggiunto: “Lui è quello che è, solo grazie ad una politica squalificata e priva di qualsiasi autorevolezza che ne ha fatto un divo, perché in un altro Paese non l’avrebbero cacato nemmeno di striscio, ma qua basta che uno arresta 4 mafiosi e fa conferenze stampa e scrive quattro puttanate sopra un libro e tutti quanti vanno alla corte”.

ILa posizione espressa, a mezzo social, di Fdi

Nuova bufera sulle (presunte) toghe rosse.

Dopo la mail contro Giorgia Meloni del giudice Marco Patarnello, le bocciature ideologiche sul modello Albania della presidente di Magistratura Democratica Silvia Albano, lo screenshot anti premier della togata Antonella Marrone, ecco che l’ultima esclusiva de Il Tempo, che ha rivelato le intercettazioni choc del giudice (di Catanzaro) Emilio Sirianni per salvare Mimmo Lucano dall’inchiesta sul modello Riace, scatena il caos.

E alla vigilia del Cdm, con un decreto che prevede sanzioni contro i giudici «di parte», la politica si infiamma, mentre la magistratura pensa alle prossime mosse per smontare l’evidenza dell’attivismo politico delle toghe.

«C’è una parte della magistratura ideologicamente schierata a sinistra e questo non è ammissibile. Bisogna prenderne atto», scrive sui social Fratelli d’Italia.

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