Simbolo Codacons

Riceviamo e pubblichiamo

La vicenda che segnaliamo – afferma il Codacons – rappresenta un caso emblematico delle criticità nella gestione del patrimonio abitativo da parte di ATERP Calabria.

Un cittadino di Catanzaro, regolare assegnatario di un alloggio popolare, si è visto recapitare una richiesta di pagamento di alcune migliaia di euro per canoni di locazione.

Nonostante l’immobile risulti occupato abusivamente da terzi.

Già nel luglio 2019 l’assegnatario aveva presentato denuncia ai Carabinieri, segnalando l’occupazione abusiva; nella stessa denuncia ATERP era indicata come parte offesa, confermando la piena conoscenza dello stato dell’alloggio da parte dell’Ente.

Nonostante ciò, anziché intervenire per garantire i diritti di una famiglia vittima di un sopruso e ristabilire la legalità, ATERP ha preferito scagliarsi contro chi aveva osato denunciare l’abuso – con buona pace del buon senso e della logica amministrativa.
A seguito della richiesta di annullamento avanzata dal Codacons, So.G.E.T. – incaricata della riscossione per conto dell’Ente – ha chiarito di non poter procedere autonomamente, rinviando ogni decisione ad ATERP Calabria.

La vicenda evidenzia una falla nella gestione del patrimonio pubblico: un alloggio sottratto alla disponibilità dell’Ente, occupato da ignoti a titolo gratuito, mentre il legittimo assegnatario viene chiamato a rispondere economicamente per un bene di cui non può usufruire.

E questo da sette lunghi anni.
Una simile gestione – prosegue il Codacons – può integrare profili di danno erariale, sia per la mancata riscossione dei canoni dai reali occupanti, sia per i costi generati da procedure di recupero crediti prive di ogni logica e fondamento.

La gestione del patrimonio pubblico richiede efficienza, controllo e trasparenza, come previsto dalla Legge n. 241/1990 e, in casi analoghi, la Corte dei Conti ha già censurato comportamenti omissivi e carenze nella vigilanza sugli immobili pubblici.

In attesa di un riscontro da parte di ATERP, il Codacons chiede l’intervento della Procura Regionale della Corte dei Conti, affinché vengano accertate tutte le responsabilità amministrative e contabili e si evitino ulteriori situazioni dannose per i cittadini e per la collettività.

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